Como ha adottato nuove norme per gestire al meglio l’arrivo di turisti e limitare le pratiche ritenute invasive nelle aree pubbliche. La giunta comunale ha approvato modifiche al regolamento di polizia urbana con l’obiettivo di arginare il fenomeno dei cosiddetti “buttadentro” e regolamentare le attività di promozione, specificamente sul lungolago e nelle zone di maggiore affluenza.
Divieto di sostare davanti ai locali per invitare clienti: le nuove regole
Da oggi a Como è vietato sostare all’esterno dei locali pubblici con lo scopo di invitare potenziali clienti a sedersi ai tavolini. Questa pratica, riconosciuta come “buttadentro”, è stata dichiarata illegale con una modifica al regolamento di polizia urbana. Chiunque verrà sorpreso a esercitare questa attività potrà essere sanzionato, anche se l’ammontare della multa verrà deciso in una fase successiva.
Questa decisione arriva dopo anni di segnalazioni da parte di residenti, esercenti e autorità riguardo al disagio causato da una presenza troppo insistente e spesso molesta davanti ai locali della città. La disposizione intende rendere le passeggiate nel centro cittadino e in zone di interesse turistico più tranquille, limitando i tentativi pressanti di attirare la clientela attraverso contatti diretti e personali.
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La misura punta inoltre a tutelare sia i cittadini sia i visitatori, migliorando la percezione degli spazi pubblici senza però oscurare l’attività commerciale lecita. È chiaro che l’obiettivo è porre fine a un fenomeno che, con il tempo, ha contribuito a creare tensioni e qualche forma di disagio nelle aree centrali più frequentate.
Restrizioni sulla promozione del trasporto turistico in strada e nei locali
La giunta comunale, guidata dal sindaco Alessandro Rapinese, ha inoltre scelto di vietare la promozione delle attività di trasporto turistico – che siano stradali, nautiche o aeree – nelle vie pubbliche e nei luoghi aperti al pubblico, comprese aree molto frequentate come il lungolago.
Prima di questa norma, era comune vedere operatori avvicinare turisti per proporre gite in barca o tour aerei, spesso in modo insistente. Ora questa pratica diventa illegale e chi tenterà di promuovere in questo modo le proprie offerte sarà passibile di multa.
Divieto esteso ai locali pubblici
Il divieto non si limita solo alla strada. È stata estesa anche ai locali pubblici come bar, tabaccherie e alberghi. In pratica, nessun esercizio potrà più promuovere a voce o con contatti diretti questo tipo di servizi di trasporto turistico al suo interno o nelle immediate vicinanze.
Con questa misura la giunta intende ridurre la pressione che le offerte turistiche esercitano sui passanti. L’esperienza turistica, secondo questa interpretazione, deve mantenere un livello di serenità e rispetto per l’ambiente circostante senza invadere lo spazio pubblico con continue campagne pubblicitarie faccia a faccia.
Nuove regole per i gruppi turistici in visita a Como: limiti e divieti
Nella stessa seduta che ha introdotto i divieti per i “buttadentro” e la promozione, Como ha stabilito nuove regole per i gruppi di turisti. Ogni gruppo non potrà superare la quota di 25 persone. Questa misura serve a evitare assembramenti e garantire la fluidità del traffico pedonale nelle aree di maggior interesse.
Inoltre, è proibito per le guide turistiche usare sistemi di amplificazione della voce durante le visite. L’obiettivo è abbassare l’impatto acustico in un centro storico dove la convivenza tra residenti, lavoratori e turisti deve procedere senza disturbo eccessivo o invasioni non controllate degli spazi comuni.
Vigilanza e rispetto per la mobilità urbana
Le guide dovranno poi vigilare affinché i gruppi non ostruiscano vie necessarie al passaggio o agli accessi di edifici pubblici. Si punta così a mantenere un accesso libero e sicuro, evitando situazioni che possano compromettere la mobilità urbana o la fruizione degli edifici.
Queste disposizioni rappresentano un insieme di misure coordinate per mantenere ordine e rispetto tra turisti, cittadini e operatori, soprattutto nelle zone più frequentate della città. Vengono così affrontate alcune criticità generate dal turismo di massa, che ha interessato Como negli ultimi anni.