Richiedere o rinnovare il passaporto da oggi è possibile anche negli uffici postali sparsi su tutto il territorio nazionale. Un servizio attivo da oltre un anno ha semplificato l’accesso a questo documento, evitandoti lunghi spostamenti o attese in questura. Già migliaia di cittadini hanno usufruito di questa opzione in pratica diffusa tra comuni piccoli e grandi città.
Il servizio postale per passaporti: cosa offre e come funziona
La nuova procedura per ottenere o rinnovare il passaporto tramite gli uffici postali si basa su pochi passaggi accessibili a chiunque ne abbia bisogno. Per richiederlo, ti serve una carta d’identità valida, codice fiscale e due foto recenti come da regolamento. Il pagamento include un bollettino di 42,50 euro e una marca da bollo da 73,50 euro. Nel caso degli aggiornamenti, bisogna aggiungere anche il vecchio passaporto oppure la denuncia di smarrimento o furto quando necessario.
Dal momento che consegni tutto al personale postale, questi si occupano di prendere le impronte digitali e foto sul posto prima di inoltrare la domanda alla polizia di stato. Nei centri urbani maggiori il servizio prevede la prenotazione anticipata direttamente sul sito di Poste italiane, consentendoti di scegliere un appuntamento comodo. C’è poi la possibilità di ricevere il passaporto a casa con consegna tramite posta, una scelta diffusa soprattutto nei comuni più piccoli dove il 77% degli utenti la preferisce. Nelle città più grandi la richiesta di recapito a domicilio scende al 34%.
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Origine e crescita del progetto polis per sportelli unici in uffici postali
La sperimentazione del rilascio e rinnovo passaporti negli uffici postali parte da poco più di un anno, con l’avvio del progetto Polis. L’iniziativa ha portato quasi 7 mila sportelli postali ubicati in comuni con meno di 15mila abitanti a diventare punti unici dove muoversi tra più servizi pubblici, tra cui ovviamente il passaporto. La premessa era portare servizi chiave più vicino alle persone, evitando lunghe trasferte.
Successivamente, l’accordo tra Poste italiane e ministero dell’Interno si è esteso alla rete postale delle grandi città, ampliando la disponibilità del servizio a centri come Roma, Milano, Napoli e Bologna. Oggi, complessivamente 2.305 uffici postali Polis nei comuni piccoli e 415 uffici postali urbani offrono il servizio, dimostrando un’ampia copertura urbana e territoriale. Tra questi uffici si trovano anche sedi in province come Vicenza, Verona, Ferrara, Cagliari e altre località strategiche.
Il ruolo del servizio postale nella riduzione delle distanze tra territori e grandi città
L’obiettivo alla base di questo progetto rimane soprattutto quello di diminuire il divario tra zone isolate e centri maggiori. Prima di questa opzione, chi viveva in comuni piccoli doveva percorrere chilometri in auto o affidarsi a mezzi pubblici poco frequenti per ottenere il passaporto. Casi come Macra, il comune più piccolo d’Italia con appena 41 abitanti, testimoniano il vantaggio di avere un ufficio postale che offre passaporti senza dover affrontare un viaggio di 35 chilometri o più.
Ancora più estremo è Terranova di Pollino, dove fino al 2023 si raggiungevano anche 150 chilometri per presentare la domanda di passaporto in questura. Questo servizio consente a residenti di località del genere di risparmiare tempo, spesa e fatica, aumentando l’accessibilità di documenti fondamentali specialmente prima delle vacanze o viaggi all’estero.
Dati sulle richieste di passaporti e diffusione del servizio in italia
Dal lancio del progetto sono state presentate 67.106 domande per rilascio e rinnovo del passaporto dagli uffici postali italiani. La maggior parte è arrivata dai 2.305 uffici postali di comuni con meno di 15mila abitanti, che hanno gestito 46.052 richieste, mentre nei 415 uffici urbani se ne sono contate 21.054. Le province con il maggior numero di pratiche sotto il progetto Polis sono Vicenza con oltre 5.800 domande, Verona con oltre 5.500 e Bologna che conta quasi 3.800 richieste; proprio Bologna è stata la prima grande città a entrare nel circuito del rilascio passaporti postale.
Questi numeri rivelano un’adozione significativa soprattutto nella provincia veneta, segno che il modello funziona e risponde a esigenze tangibili dei residenti, soprattutto in provincia dove la mobilità può rappresentare un ostacolo. Il servizio, pensato per essere un’alternativa semplice e accessibile, sta consolidando la sua presenza in tutta Italia.