L’intelligenza artificiale generativa sta entrando con forza nelle organizzazioni non profit, modificando metodi di lavoro e gestione interna. Manageritalia Lombardia ha promosso un convegno per capire come i manager possono affiancare gli enti del terzo settore nel percorso di adozione di queste nuove tecnologie, mantenendo un equilibrio tra sviluppo tecnologico e principi etici. L’evento ha coinvolto rappresentanti istituzionali, esperti di AI e operatori del mondo no profit, evidenziando opportunità e sfide dell’innovazione digitale nei servizi sociali.
Il convegno a milano e il ruolo dei manager per il sociale
Il 2025 ha visto a Milano, presso la sede del Parlamento Europeo durante la Milano Civil Week, un incontro organizzato dal gruppo manager per il sociale di Manageritalia Lombardia. Allo spazio di Corso Magenta si sono riuniti dirigenti di imprese, istituzioni e rappresentanti del terzo settore per confrontarsi sul futuro dell’AI nei contesti non profit. Paolo Scarpa, presidente di Manageritalia Lombardia, ha sottolineato come l’intelligenza generativa possa migliorare sia le attività che l’amministrazione degli enti, rafforzando la capacità di erogare servizi e ampliare il sostegno alle persone fragili.
Scarpa e la visione di un volontariato competente
Scarpa ha ribadito la necessità di un volontariato che non sia solo dedito alla presenza ma anche competente nel gestire il cambiamento tecnologico. L’accompagnamento umano e digitale deve convergere per rendere le organizzazioni più efficaci e resilienti. La tavola rotonda promossa da Santino Mafodda ha messo in luce l’impegno del gruppo manager per il sociale nel sostenere enti del terzo settore, offrendo assistenza su formazione e applicazione dell’AI nei processi interni, dalle attività di staff al coordinamento dei volontari.
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La regolamentazione europea e la visione dell’europarlamentare benifei
Durante il convegno si è discusso anche degli aspetti normativi che regolano l’intelligenza artificiale in Europa. Brando Benifei, europarlamentare, ha ricordato come la comunità europea abbia anticipato altri territori normando l’uso dell’AI, ponendo al centro la protezione dei diritti della persona. Questo quadro normativo assicura che l’adozione dell’intelligenza artificiale avvenga con attenzione alla qualità dei dati, alla sicurezza e al mantenimento di un controllo etico umano.
Le parole di benifei sull’equilibrio tra innovazione e tutela
Benifei ha evidenziato il potenziale dell’AI di incrementare produttività e servizi sia nel profit sia nel non profit. Ha richiamato però la necessità di evitare abusi o impieghi non trasparenti, per garantire la dignità e i diritti di tutti gli individui assistiti dagli enti del terzo settore. Il legislatore europeo si dimostra così attento a bilanciare innovazione tecnologica e tutela sociale.
Trend e difficoltà dell’intelligenza artificiale negli enti non profit italiani
Secondo dati aggiornati raccolti da Manageritalia Lombardia, una larga parte degli enti del terzo settore in Italia opera senza personale assunto, affidandosi quasi esclusivamente a volontari. Le realtà piccole, che contano pochi dipendenti o nessuno, faticano a integrare competenze digitali specifiche per sfruttare l’intelligenza artificiale. Solo una minima percentuale di enti ha strutture con oltre 20 addetti in grado di supportare una gestione AI-oriented.
Limiti nell’adozione tecnologica
In questi contesti, la tecnologia rimane spesso limitata alla produzione di contenuti creativi, trascurando funzioni più complesse come il monitoraggio degli esiti sui progetti, la gestione del personale, i processi amministrativi o la personalizzazione delle campagne di raccolta fondi. L’AI generativa ha molto potenziale per migliorare l’efficienza organizzativa e l’impatto sociale, ma senza capacità manageriali e know-how dedicato rischia di restare sotto-utilizzata.
Il contributo del gruppo manager per il sociale di manageritalia lombardia
Il gruppo manager per il sociale di Manageritalia Lombardia, attivo dal 1999, offre supporto alle organizzazioni di volontariato e no profit mettendo a disposizione competenze acquisite in anni di esperienza professionale. Attualmente conta oltre 300 manager, tra pensionati e in attività, che si dedicano gratuitamente a progetti di riorganizzazione, gestione, fundraising e innovazione digitale degli enti.
Impatto concreto nel no profit
Sono più di 350 le iniziative già accompagnate dal gruppo, con un impatto diretto sull’inclusione e sull’attenzione verso categorie fragili. L’adozione dell’intelligenza artificiale rappresenta un nuovo ambito dove il gruppo intende estendere la propria consulenza, aiutando a sviluppare capacità interne per una migliore gestione e un ampliamento dei servizi. Gli enti interessati possono richiedere supporto scrivendo a mxs.lombardia@manageritalia.it.
L’importanza di integrare competenze e tecnologia nel terzo settore
Il terzo settore italiano si trova davanti a una svolta digitale che necessita di figure capaci, oltre alla buona volontà, di governare strumenti complessi come l’intelligenza artificiale generativa. L’esperienza di Manageritalia Lombardia mostra come un approccio guidato da competenze manageriali porti a risultati concreti nell’organizzazione dei processi e nel miglioramento degli output.
Non è solo questione di usare piattaforme o software avanzati, ma di riorganizzare il lavoro in modo da trarre il massimo beneficio dall’AI, mantenendo attenzione agli aspetti etici e sociali. Il confronto tra istituzioni, aziende e no profit evidenzia che la sfida non riguarda solo la tecnologia, ma la capacità delle persone di governarla per fini sociali concreti. Un dialogo che proseguirà nei prossimi mesi, con l’obiettivo di accompagnare il cambiamento con strumenti e strategie adeguate.