Le recenti elezioni in Romania hanno sorpreso tutto il paese, gettando nel caos le aspettative politiche. Il premier uscente, Marcel Ciolacu, si è trovato escluso dal secondo turno delle votazioni, mentre i romeni si preparano a scegliere il prossimo primo ministro tra due nuovi volti: Calin Georgescu, un ultranazionalista filorusso, ed Elena Lasconi, riformista ed ex giornalista.
Elezioni in Romania: risultati sorprendenti e candidati in lizza
Il primo turno delle elezioni ha visto Calin Georgescu con il 22,94% dei voti, mentre Elena Lasconi ha raggiunto un buon 19,17%, permettendole di superare di un soffio Ciolacu, che si è fermato al 19,15%. Questo esito ha sorpreso molti analisti e commentatori, poiché il premier in carica era considerato il favorito. I cittadini romeni dovranno quindi scegliere l’8 dicembre tra Georgescu, noto per la sua ferma opposizione agli aiuti per l’Ucraina e una visione critica nei confronti della NATO, e Lasconi, che è riuscita a far breccia tra i giovani e gli elettori urbani grazie alle sue posizioni progressiste.
Georgescu ha espresso soddisfazione per il risultato, dichiarando che l’incertezza economica, accumulata nel paese negli ultimi trentacinque anni, ha innescato un cambiamento nelle dinamiche politiche. Il suo avversario più radicato nel passato, Ciolacu, ha visto questa tensione risolversi a suo sfavore. In questo contesto, la candidatura di Elena Lasconi emerge come una ventata di freschezza, rappresentando una nuova prospettiva nel panorama politico rumeno.
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Profilo di Calin Georgescu: dalla carriera accademica alla politica
Călin Georgescu, nato a Bucarest nel 1962, è un esperto in sviluppo sostenibile e vanta un dottorato in Pedologia. Ha avuto una carriera variegata che lo ha visto ricoprire ruoli chiave sia a livello accademico che governativo. In passato, ha lavorato come consulente per l’ONU e ha ricoperto il ruolo di segretario generale del Ministero dell’Ambiente, nonché diverse posizioni al Ministero degli Esteri.
Presentandosi come candidato indipendente, Georgescu ha centrato la sua campagna sul programma “Hrana, Apa, Energia”, che promuove l’autosufficienza nazionale attraverso la valorizzazione dei piccoli produttori locali. Questa proposta ha trovato eco tra gli elettori, desiderosi di un cambiamento significativo dopo anni di politiche incentrate sul sostegno estero, in particolare nei confronti degli aiuti all’Ucraina.
Il suo approccio ultranazionalista e i toni critici nei confronti delle alleanze internazionali, sebbene controversi, sono stati ben accolti da una parte della popolazione che sente di non essere stata rappresentata negli ultimi anni. L’elettorato di Georgescu si identifica con un messaggio di autosufficienza e identità nazionale, fattori che potrebbero rivelarsi determinanti nel voto finale.
Profilo di Elena Lasconi: una nuova voce per il cambiamento
Elena Lasconi, nata nel 1972, è attualmente la sindaca del comune di Câmpulung e ha alle spalle una carriera significativa come giornalista. Sostenuta dal partito progressista USR, ha saputo costruirsi un’immagine di riformista, sempre attenta alle necessità dei cittadini e dell’ambiente urbano. Con il suo programma elettorale, puntando su riforme amministrative e miglioramenti nei servizi pubblici, si è guadagnata il supporto di un suffragio diversificato, compresa una forte adesione da parte dei giovani.
La campagna elettorale di Lasconi ha enfatizzato la modernizzazione del paese e l’inclusività , mirando a creare una Romania più giusta e aperta. I suoi progetti mirano a promuovere una governance più responsabile e reattiva alle esigenze dei cittadini. Con una visione proiettata verso il futuro, Lasconi si propone di affrontare le sfide economiche e sociali, guadagnando così consensi in un clima di crescente insoddisfazione nei confronti delle forze politiche tradizionali.
L’8 dicembre rappresenterà una data cruciale per la Romania, dato che gli elettori si troveranno a dover scegliere tra due candidati ai poli opposti del panorama politico, entrambi in grado di rispondere alle attese di una nazione in cerca di nuovi equilibri.