Colori e arte tra i borghi del Monferrato tra murales, fiori e mostre storiche nel 2025

Colori e arte tra i borghi del Monferrato tra murales, fiori e mostre storiche nel 2025

Il Monferrato celebra il colore nel 2025 con murales a Quattordio, fioriture al castello di Piea, eventi folkloristici a Montechiaro d’Asti e mostre dedicate a Il Moncalvo e Enrico Colombotto Rosso.
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Il Monferrato celebra il colore nel 2025 con eventi che uniscono arte, natura e tradizioni locali, tra murales, fioriture, mostre d’arte e gastronomia tipica. - Gaeta.it

La tradizione artistica e naturale del Monferrato si risveglia tra le sue vie, i giardini e le piazze, offrendo un calendario di eventi che celebra il colore in tutte le sue forme. Dal ricco patrimonio floreale alle manifestazioni culturali e artistiche, i paesi del territorio propongono esperienze diverse dove arte e natura si intrecciano. Negli appuntamenti del 2025 si ritrovano murales di artisti internazionali, fioriture straordinarie e dipinti di grandi maestri, accompagnati da eventi enogastronomici che raccontano la tradizione locale.

I murales di quattordio e le fioriture del castello di piea

A Quattordio, noto per la produzione di vernici di fama mondiale, le strade si animano con murales coloratissimi firmati da artisti di urban art provenienti da tutto il mondo. I dipinti trasformano gli spazi urbani in gallerie a cielo aperto, offrendo una prospettiva globale inserita in un contesto locale. Questa iniziativa porta nuova vitalità al paese e valorizza il lavoro degli stessi produttori di vernici locali, mostrando qualità e varietà cromatiche.

A pochi chilometri, il giardino del castello di Piea attira visitatori grazie alla fioritura di circa 40 mila narcisi che colorano il paesaggio con un manto giallo brillante. La bellezza naturale si estende anche alle camminate organizzate a Viarigi e Camagna Monferrato, dove si possono ammirare orchidee spontanee di forme e colori vari: rosa, fucsia, viola e giallo tenue, con petali punteggiati o maculati. Questi percorsi guidati offrono un’immersione nella natura e nel patrimonio florovivaistico regionale.

Fiori e arte che si incontrano

Il connubio tra la creatività urbana e la natura rigogliosa sottolinea l’identità unica di questo angolo di Piemonte.

Coniolo fiori e gli sbandieratori di montechiaro d’asti

Il borgo di Coniolo mantiene viva una tradizione ormai consolidata con Coniolo Fiori, una mostra mercato florovivaistica che da quasi 25 anni richiama appassionati e produttori. In questa esposizione si incontrano varietà di piante e fiori che celebrano la ricchezza del territorio.

Durante lo stesso periodo si svolgono anche manifestazioni folkloristiche come l’esibizione degli sbandieratori del Comitato Palio di Montechiaro d’Asti. Le bandiere dai colori vividi sventolano nelle piazze, richiamando la memoria storica e l’energia delle competizioni medievali. Non mancano poi momenti dedicati alle auto d’epoca: una carovana di Fiat 500 storiche attraversa i borghi del Monferrato astigiano, portando un tocco di vintage lungo le vie.

Sapori e tradizioni: un binomio inscindibile

Nel campo della gastronomia, le Proloco e le associazioni locali mettono in tavola piatti tradizionali. Fra questi spicca l’insalata estiva di bollito misto, proposta come simbolo della rassegna Golosaria Monferrato, un’opportunità per assaggiare i sapori autentici del Monferrato, accompagnati da verdure di stagione che ne esaltano i colori e la freschezza.

Enrico colombotto rosso e romina rosso: arte e significato del colore

Il cognome Rosso è presente in due figure artistiche coinvolte negli eventi del Monferrato. Il maestro Enrico Colombotto Rosso è ricordato con una mostra dedicata all’interno della chiesa di San Gottardo a Camino. La sua opera, che spazia nel surrealismo, ha segnato la scena artistica piemontese. In contemporanea si svolge un workshop di pittura che permette di approfondire la sua tecnica e visione.

Romina Rosso, giovane storica dell’arte, metterà a disposizione la sua competenza in un incontro nella “Casa sul Portone” di Montemagno. Il tema dell’evento è il “profondo significato del colore nell’arte”, un’occasione per esplorare il ruolo dei pigmenti e delle tonalità nella comunicazione artistica, dalla loro valenza simbolica ai diversi linguaggi visivi.

Il roseto della sorpresa e il risotto ai petali di rosa a castell’alfero

A Castell’Alfero apre il Roseto della Sorpresa, all’interno di una villa ottocentesca. Il professore Piero Amerio ha raccolto in trent’anni una collezione di rose botaniche e antiche, che conta ormai circa 500 varietà. Fra queste spiccano specie selvatiche quasi un centinaio, tratte dai testi botanici più autorevoli, insieme a vecchie rose da giardino europee, nate prima degli incroci con piante cinesi e una vasta gamma di Rosa gallica, con molte cultivar rare.

La presenza di questa collezione gode di grande interesse scientifico e culturale. Nei giorni di apertura, l’attenzione si sposta anche sul piatto creato insieme alla Proloco di Coniolo: il risotto con riso rosa ai petali di rosa. Questa preparazione culinaria unisce sapori locali e colori naturali, offrendo un’esperienza che mette in dialogo gastronomia e botanica.

Un angolo di piacere per i sensi

Un progetto che fonde giardino e cucina in un percorso sensoriale unico nel suo genere.

Le opere del moncalvo tra alessandria e i borghi monferrini

Ad Alessandria, nell’edificio Palatium Vetus di piazza della Libertà, è ospitata la mostra “Il Moncalvo e la sua bottega. Movimento e sentimento nella Controriforma”. Guglielmo Caccia, detto Il Moncalvo , figura centrale della pittura piemontese, viene raccontato attraverso le sue opere e quelle dei suoi allievi.

La mostra si distribuisce anche in borghi limitrofi: la parrocchiale SS. Nome di Maria a Calliano, la chiesa di Santa Maria Assunta a Grana Monferrato e la parrocchiale di Grazzano Badoglio. Questi luoghi custodiscono significativi dipinti attribuiti a Il Moncalvo, esposti in un itinerario che ricostruisce la storia artistica e religiosa del periodo controriformista.

La pittura sacra tra sentimento e dinamismo

La rassegna mette in luce sia il lato emotivo che quello dinamico della pittura sacra, facendo emergere la dimensione umana e drammatica dei soggetti. Rafforza così il valore culturale del Monferrato anche attraverso la conservazione e valorizzazione del suo patrimonio artistico diffuso.

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