L’incontro tra il primo ministro della Repubblica Slovacca, Robert Fico, e Papa Francesco ha avuto luogo nella residenza del Pontefice, a Casa Santa Marta. Questo colloquio si è svolto in un contesto di grande complessità internazionale, toccando temi cruciali come la situazione in Ucraina, la fragile tregua in Medio Oriente e le difficoltà umanitarie a Gaza. Fico, accompagnato da una delegazione, ha affrontato questioni di vitale importanza, mentre il Papa, reduce da un periodo di malessere, continua il suo operato in forma limitata.
L’udienza con Papa Francesco
L’udienza del Papa con Fico, durata circa mezz’ora, si è svolta dalle 9:00 alle 9:30. Nonostante le recenti difficoltà di salute legate a una bronchite, Francesco ha ricevuto il primo ministro e la sua delegazione composta da sei membri, inclusa la madre del premier, di 83 anni. Il primo ministro ha rivelato tramite i suoi canali social l’importanza di questo incontro, sottolineando il valore delle relazioni bilaterali tra Slovacchia e Vaticano.
Durante questo incontro privato, il Pontefice ha avuto modo di interagire a tu per tu con il primo ministro, trattando temi legati alla fede e all’impegno sociale. Non è stata solo un’occasione di protocollo, ma un momento di confronto su problemi di rilevanza globale, sottolineando l’importanza del dialogo e della cooperazione.
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Dialogo in Segreteria di Stato
Successivamente, il primo ministro Fico ha proseguito il suo incontro nel Palazzo Apostolico, parlando con il cardinale Pietro Parolin e monsignor MirosÅ‚aw Wachowski. Questi colloqui hanno evidenziato l’apprezzamento reciproco e il rinnovato impegno verso la coesione sociale e tutti quei temi inerenti l’antropologia, la famiglia e l’educazione.
Un focus particolare è stato dato all’analisi della situazione internazionale: la persistente instabilità in Ucraina, con discussioni sulle possibili prospettive di pace, ha occupato il centro dei colloqui. Inoltre, i partecipanti hanno parlato della tregua, tuttora fragile, in Israele e Palestina, insieme alla grave emergenza umanitaria che colpisce Gaza, dove le condizioni sono drammatiche e richiedono un’attenzione costante. Queste crisi richiedono un dialogo approfondito e un’attenzione continua da parte della comunità internazionale.
Gli scambi di doni
Alla fine dell’incontro privato, è consuetudine che si svolga uno scambio di doni. In questa occasione, Papa Francesco ha consegnato al primo ministro slovacco un’opera in terracotta intitolata “Tenerezza e amore“, un gesto simbolico che rappresenta i valori di pace e solidarietà . Fico ha ricevuto anche documenti papali, inclusi il Messaggio per la Pace di quest’anno e il volume “Perseguitati per la verità “, un album fotografico sulla vita clandestina della Chiesa greco-cattolica ucraina.
In cambio, Fico ha omaggiato il Papa con un’opera in bronzo che ritrae i Santi Cirillo e Metodio, patroni d’Europa, in aggiunta a una pittura su legno di un’artista slovacca. Questi recano un significato particolare, specialmente in un contesto dove l’identità culturale e religiosa gioca un ruolo fondamentale.
Il ricordo dell’attentato
Oggi, in un momento di riflessione, Fico visiterà il Pontificio Collegio slovacco dei Santi Cirillo e Metodio. Questa visita assume un significato maggiore dato il recente passato drammatico del premier: lo scorso anno, a maggio, Fico fu vittima di un tentato omicidio, quando fu colpito da colpi d’arma da fuoco. L’attentato ha lasciato un segno profondo, non solo su di lui, ma ha sollevato quesiti sulle tensioni e sul clima di sospetto diffuso. Si ricorda che anche Papa Francesco, nello scorso gennaio, aveva parlato di questo episodio in un discorso, sottolineando l’effetto corrosivo delle fake news sulla convivenza civile e la stabilità delle nazioni.
Le relazioni internazionali sono in continua evoluzione, e incontri come quello tra Fico e Papa Francesco evidenziano un impegno condiviso per affrontare le sfide attuali e costruire un futuro migliore, tenendo presente le sofferenze e le difficoltà di numerose popolazioni in crisi.