Collaborazione tra polizie di Trieste, Capodistria e Pola per il contrasto all’immigrazione clandestina

Collaborazione tra polizie di Trieste, Capodistria e Pola per il contrasto all’immigrazione clandestina

Cooperazione tra le polizie di Italia, Slovenia e Croazia per contrastare immigrazione clandestina e criminalità transfrontaliera, con controlli attivi ai confini e strategie condivise fino al 2025.
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Collaborazione tra polizie di Trieste, Capodistria e Pola per il contrasto all’immigrazione clandestina - Gaeta.it

Il tema della cooperazione transfrontaliera tra le polizie di Italia, Slovenia e Croazia riveste una grande importanza, specialmente nel contesto dell’immigrazione clandestina e dello sfruttamento dei migranti. L’incontro tra il questore di Trieste, Pietro Ostuni, e i suoi omologhi di Capodistria e Pola ha sottolineato l’impegno di queste forze dell’ordine nell’affrontare sfide comuni, specialmente in vista delle festività natalizie.

Controlli di frontiera e risultati operativi

Il questore Ostuni ha evidenziato come dal mese di ottobre 2023 siano stati ripristinati i controlli di frontiera con la Slovenia. Questa decisione strategica si allinea con l’obiettivo di garantire la sicurezza e il controllo della criminalità lungo i confini. Tali controlli, previsti per proseguire almeno fino al primo semestre del 2025, stanno già portando a risultati tangibili. In un arco di 13 mesi, la polizia di Stato ha arrestato circa 230 passeur, un dato che attesta l’efficacia delle operazioni condotte.

La gestione dei controlli non si limita ai valichi di frontiera, ma include anche pattuglie miste che operano sui treni e percorsi stradali provenienti dalla Slovenia. Questo approccio integrato e coordinato ha come obiettivo non solo il contrasto immediato dell’immigrazione clandestina ma anche la prevenzione dello sfruttamento dei migranti, un fenomeno purtroppo ancora presente in queste aree. La sinergia tra gli uffici investigativi delle diverse nazioni sta contribuendo a creare una rete di protezione e controllo, dimostrando come la collaborazione possa essere un fattore decisivo nel raggiungimento degli obiettivi.

Riflessioni sulla criminalità transfrontaliera

Alen Klabot, questore istriano, ha parlato di una “buona collaborazione” con le polizie italiane e slovene. Egli ha messo in evidenza l’importanza della rete di controllo attiva nel territorio per prevenire la criminalità. Questa affermazione sottolinea la proattività delle forze dell’ordine nell’affrontare le problematiche legate alla criminalità organizzata e ai trafficanti di esseri umani.

Il dialogo costante tra le tre nazioni ha creato un clima di fiducia che permette di affrontare efficacemente i reati connessi all’immigrazione e alla criminalità transfrontaliera. Le operazioni e le strategie condivise hanno dimostrato di essere efficaci sia nel monitoraggio dei confini sia nella gestione delle criticità connesse alla sicurezza.

Obiettivi comuni nella lotta al terrorismo internazionale

Alenka Korosec, questora di Capodistria, ha parlato dell’importanza della cooperazione con l’Italia, evidenziando come i controlli ai confini non siano soltanto finalizzati alla gestione dell’immigrazione, ma abbiano l’obiettivo anche di contrastare il terrorismo internazionale. Questa dimensione rappresenta un aspetto fondamentale della sicurezza, capace di unire le forze di polizia delle tre nazioni in uno sforzo comune.

Oltre alla questione dei migranti, la Korosec ha assicurato che non sussistono problemi per i respingimenti in Slovenia. Ogni persona priva di diritti di soggiorno in Italia, secondo gli accordi internazionali, riceve assistenza nei centri sloveni, dimostrando un approccio umano anche nelle questioni più complesse. La forte cooperazione tra le polizie consente di monitorare la situazione in tempo reale e di intervenire in modo congiunto quando necessario, limitando così il fenomeno della criminalità transfrontaliera.

A fronte di una collaborazione sempre più consolidata tra le forze di polizia dei tre Paesi, si delinea un futuro di maggiore sicurezza e protezione per i cittadini, grazie a operazioni coordinate e ad un dialogo costante.

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