Il mondo del formaggio celebra un’importante iniziativa di scambio culturale e commerciale tra l’Italia e il Messico. Reggio Emilia ha fatto da cornice all’incontro tra il Consorzio del Parmigiano Reggiano e una delegazione di Michoacán, uno degli stati messicani con una tradizione gastronomica di tutto rispetto. Questa visita ha un doppio obiettivo: condividere conoscenze sulla produzione del Parmigiano Reggiano e rafforzare il legame con le Indicazioni Geografiche sul territorio.
La delegazione di Michoacán e il suo patrimonio caseario
Guidati dal governatore Alfredo Ramírez Bedolla, 11 importanti rappresentanti di istituzioni politiche e produttori del Cotija, un formaggio locale a Denominazione di Origine Protetta, hanno viaggiato fino al Consorzio per immergersi nella storia e nelle tecniche di lavorazione del celebre Parmigiano Reggiano. Questo incontro ha offerto l’opportunità di discutere le dinamiche di mercato e le strategie di marketing, oltre a permettere un approfondimento delle politiche europee riguardanti le IG. Michoacán è famosa per la sua straordinaria diversità agroalimentare, con il 30% del volume delle esportazioni messicane provenienti da prodotti di quest’area, che include una varietà di ingredienti e ricette locali.
In Messico, le IG rivestono un’importanza cruciale, con 18 denominazioni riconosciute a livello nazionale, tra cui spiccano nomi celebri come Tequila e Mezcal. La giornata si è concentrata sull’importanza di queste certificazioni non solo come garanzia di qualità, ma anche come strumento di sviluppo economico e sociale. Questi uomini e donne della delegazione hanno potuto apprendere come un prodotto tradizionale possa diventare un simbolo per un’intera comunità, grazie a pratiche di gestione sostenibile e a un marchio riconosciuto globalmente.
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L’importanza del Parmigiano Reggiano nel panorama delle ig
Il Consorzio del Parmigiano Reggiano non si limita a produrre un formaggio di alta qualità, ma si erge a modello di gestione per le Indicazioni Geografiche nel contesto mondiale. Riccardo Deserti, il direttore del Consorzio, ha messo in luce come le IG non siano semplicemente un fattore economico, ma rappresentino anche un’opportunità per il rilancio e lo sviluppo dei territori d’origine. Questo approccio è essenziale nel contesto di un mercato globale sempre più competitivo e interconnesso.
Le IG, per definizione, non possono essere trasferite. Questo concetto non solo tutela il produttore, ma promuove anche il richiamo turistico e commerciale orientato alla regione di origine. La presenza della delegazione messicana rappresenta un passo significativo verso la costruzione di reti di cooperazione tra aree diverse del mondo unite dalla tradizione gastronomica. L’idea è che attraverso un dialogo costante si possa costruire un patrimonio comune, rendendo i diversi mercati più forti e consapevoli, in un contesto in cui le IG acquisiscono sempre più valore.
Strategie di sviluppo e collaborazione futura
Le parole di Deserti risuoneranno come una promessa di impegno reciproco: “Oggi il Consorzio è un esempio studiato da tante comunità internazionali legate alle IG.” Espandere e tutelare le IG è una missione fondamentale per il Consorzio, soprattutto per territori come il Messico, che si caratterizza per un potenziale significativo nel comparto. Il paese potrebbe diventare un catalizzatore di sviluppo per l’intera area latino-americana, portando benefici tangibili a produttori e agricoltori.
Investire nella formazione e nella sensibilizzazione dei produttori messicani riguardo alle normative e alle pratiche europee potrebbe condurre a una consapevolezza collettiva maggiormente robusta. La collaborazione tra Italia e Messico si configura quindi non solo come una questione di scambio commerciale, ma come un cammino verso l’affermazione di un modello di sviluppo integrato, che inviti altre realtà nazionali a seguire il medesimo percorso.
Queste attività evidenziano quanto sia cruciale il legame tra tradizione e innovazione. Il contributo delle IG al patrimonio culturale e gastronomico globale non può essere sottovalutato e richiede sforzi comuni per garantire una tutela che abbracci tutte le comunità coinvolte.