La crisi climatica sta avendo un impatto sempre più significativo su molti aspetti della vita quotidiana, in particolare per le fasce più vulnerabili della popolazione. Per affrontare questa emergenza, il Sindacato Pensionati Cgil ha proposto cinque azioni concrete da attuare in Liguria, un’area caratterizzata da elevate fragilità ambientali e demografiche. L’incontro tenutosi a Genova ha avuto lo scopo di discutere le iniziative necessarie per proteggere anziani e territorio dagli effetti negativi dei cambiamenti climatici.
Interventi necessari per un territorio sostenibile
Le cinque azioni proposte dallo Spi Cgil si concentrano su diverse aree chiave. La prima riguarda la manutenzione dei rivi tombinati, essenziale per prevenire allagamenti e migliorare la gestione delle acque. La seconda azione è l’ottimizzazione del riutilizzo delle acque trattate, promuovendo la loro destinazione per attività industriali e uso civile. Tali misure possono contribuire a una gestione idrica più sostenibile, fondamentale in un contesto di scarsità d’acqua.
In terzo luogo, il sindacato sollecita una riduzione dell’uso della plastica, evidenziando l’importanza di alternative eco-compatibili. Tale misura si integra con la quarta proposta, che prevede la riqualificazione delle fermate dei mezzi pubblici. L’idea è di dotare queste aree di piante ombreggianti, spazi verdi e fontanelle per offrire refrigerio ai passanti, rendendo il viaggio più confortevole e sostenibile.
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Infine, la quinta azione riguarda la limitazione delle nuove edificazioni e infrastrutturazioni, elemento imprescindibile per preservare le poche aree verdi residue e proteggere gli ecosistemi locali. Queste cinque misure, secondo il sindacato, possono offrire risposte immediate e promuovere un’idea di sviluppo in armonia con l’ambiente.
Il contesto demografico e ambientale della Liguria
Il contesto in Liguria è particolarmente delicato, con la popolazione over 65 che rappresenta quasi un terzo del totale. Tra questi, oltre 41 mila persone convivono con malattie croniche, rendendo il tema della salute e del benessere ancora più urgente. Il Sindacato Pensionati Cgil ha messo in luce come l’indice Istat di fragilità comunale posizioni Genova tra i comuni più esposti a rischi ambientali, con uso del suolo e rischio frane ai massimi storici. Inoltre, La Spezia non fa meglio, registrando un consumo di suolo preoccupante.
La situazione dell’edilizia in Liguria aggrava ulteriormente il quadro. Con il 43% degli edifici di Genova costruiti oltre un secolo fa, la necessità di adeguare le strutture secondo standard energetici moderni è fondamentale. Non solo; il verde urbano è in carenza e necessita di un incremento, per migliorare sia la qualità della vita che la sostenibilità ambientale.
Una chiamata all’azione per il benessere della comunità
Durante l’incontro tenutosi a Genova, Guido Fassio, Segretario dello Spi Cgil Liguria, ha sottolineato l’urgenza di adottare azioni concrete che possano avere effetti rapidi e tangibili sui cambiamenti climatici in atto. Secondo Fassio, è possibile unire esigenze ambientali, sociali ed economiche, trasformando le attuali modalità di sviluppo per arrivare a un modello più responsabile.
La richiesta di un impegno collettivo e la responsabilità condivisa sono centrali per il sindacato. La sfida è ambiziosa, ma l’obiettivo è di promuovere un consumo zero del territorio, garantendo così un miglioramento duraturo della qualità della vita per le generazioni presenti e future. L’approccio sistemico suggerito dal sindacato mira a coinvolgere tutte le parti interessate in un’azione coordinata per salvaguardare non solo l’ambiente ma anche la salute e il benessere delle persone.