Il Comune di Chieti ha avviato un’iniziativa cruciale per affrontare le emergenze invernali, lanciando il primo piano freddo operativo da qualche giorno. Questo progetto è rivolto a persone senza fissa dimora o in situazioni di vulnerabilità che necessitano di un riparo adeguato durante i mesi più freddi. Per accedere a questa importante misura di aiuto, è sufficiente contattare il numero telefonico 347/9175805, per manifestare necessità o segnalare situazioni particolarmente critiche.
Il progetto di accoglienza: uniti per il benessere dei più vulnerabili
L’iniziativa è frutto della collaborazione tra il Comune e la cooperativa Amare Sempre Amare tutti, focalizzandosi su un approccio che valorizza l’accoglienza diretta e il sostegno ai cittadini più fragili. Il sindaco Diego Ferrara e l’assessora alle Politiche Sociali Alberta Giannini hanno condiviso il loro orgoglio per questo progetto che non solo offre un riparo, ma si distingue per il suo carattere innovativo e concreto, integrando i servizi sociali comunali nel processo.
Le strutture non sono tipici dormitori aperti solo di notte; il piano prevede l’accessibilità a due appartamenti dedicati che possono accogliere i beneficiari durante tutto l’arco della giornata. Questa caratteristica assume un’importanza fondamentale, dato che le temperature rigide non colpiscono solo di notte ma anche durante le ore diurne. Presso questi appartamenti, sono già state accolte diverse persone, garantendo loro riscaldamento, abbigliamento, cibo e un luogo sicuro dove riposare, lontano dal disagio della vita in strada.
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La scelta di utilizzare appartamenti piuttosto che centri di accoglienza tradizionali è particolarmente significativa, poiché consente una maggiore privacy e comfort per gli ospiti, differenziando anche le accoglienze a seconda del genere. Il progetto si avvale anche della collaborazione con La Capanna di Betlemme dell’associazione comunità Papa Giovanni XXIII, un ente con un’esperienza consolidata nel supporto a persone vulnerabili.
Servizi e supporto: un approccio integrato per il reinserimento
Il piano freddo rappresenta non solo un riparo temporaneo, ma è strutturato per favorire un percorso di reinserimento sociale. Gli ospiti ricevono assistenza diretta attraverso i servizi sociali del Comune. Questo supporto consiste in un accompagnamento per affrontare non solo le difficoltà immediate legate alla mancanza di una casa, ma anche per pianificare un futuro autonomo e dignitoso.
Luca Fortunato, rappresentante della cooperativa Amare Sempre Amare tutti, sottolinea l’importanza della disponibilità di appartamenti attrezzati. “Il nostro obiettivo è accogliere chi vive in strada, in garage, o in boxes senza servizi. Vogliamo che queste persone trovino un rifugio sicuro e caldo per tre mesi,” commenta Fortunato, specificando che la cooperativa gestisce una linea telefonica disponibile 24 ore su 24 per garantire assistenza a chi è a rischio.
Continuare a ricevere sostegno tramite eventuali segnalazioni di emergenza è essenziale, ma gli organizzatori enfatizzano anche l’importanza di non abusare di questo servizio. Le risorse del piano freddo sono limitate e, per ora, il progetto sarà attivo fino all’arrivo della primavera.
Impatto e aspettative: una sfida che continua
Il piano freddo a Chieti non rappresenta solo un intervento limitato nel tempo, ma si configura come un passo importante verso la dignità delle persone in difficoltà. Le autorità affermano che un tetto sicuro non è solo una questione di salvezza fisica, ma anche un modo per restituire dignità a chi vive sulla strada. Le storie di coloro che hanno bisogno di aiuto spesso sono complesse e richiedono un ascolto attento e soluzioni personalizzate.
Il progetto ha già visto l’ingresso di alcuni ospiti nelle strutture di accoglienza, creando una rete di supporto in grado di gestire le diverse esigenze. Il sindaco e l’assessora Giannini hanno esternato la loro gratitudine a tutto il personale coinvolto nella realizzazione del progetto, confermando che il comune ha intenzione di continuare a lavorare attivamente per garantire che ogni persona in difficoltà possa avere accesso ai servizi necessari.
Questo approccio mira a costruire una comunità più solidale, in cui nessuno deve affrontare il freddo e la solitudine dell’inverno da solo.