Charlotte Gainsbourg, figlia di Jane Birkin e Serge Gainsbourg, è diventata un volto noto del cinema con un percorso segnato dalla ricerca della propria identità. A 53 anni, ha confessato di aver imparato solo da poco a distinguersi dalla fama dei genitori, miti degli anni ’70, e di aver trovato la forza necessaria per fare del cinema la sua vera professione. La sua esperienza personale e artistica è emersa con chiarezza durante il festival di Cannes 2025, dove ha partecipato al panel di Women in Action.
Il peso dell’eredità familiare e la conquista della propria identità
Charlotte ha vissuto a lungo all’ombra della celebrità dei genitori, Jane Birkin e Serge Gainsbourg, iconici protagonisti della scena musicale e culturale degli anni ’70. Il suo percorso per diventare “se stessa” è stato complesso e intriso di momenti di difficoltà. Solo di recente, ha raccontato, ha capito cosa significa emanciparsi dall’immagine di “figlia di”. Questa presa di consapevolezza l’ha aiutata a guardare alla propria carriera con rinnovata determinazione. Ha ammesso che giocare il ruolo di attrice e trovare nel cinema la sua dimensione è stato per lei un processo lungo e difficile. Charlotte ha sempre avuto un carattere riservato, ma a Cannes è riuscita a mostrare un sorriso più aperto, segno della sua evoluzione personale e professionale.
La realizzazione di “jane by charlotte” e il rapporto con la madre
Nel 2021, Charlotte ha attirato l’attenzione internazionale con il documentario “Jane by Charlotte”, un ritratto intimo e profondo della madre malata. Il film racconta il viaggio che madre e figlia hanno fatto insieme, mostrando momenti di tenerezza e conflitto, inediti fino ad allora. Raccontare la mamma in quel periodo così difficile è stato faticoso per Charlotte. A volte si è sentita sopraffatta, arrivando persino a detestare alcune situazioni per la loro intensità emotiva. Nonostante ciò, ha portato avanti il progetto, che oggi rimane una testimonianza preziosa dell’ultimo capitolo della vita di Jane Birkin. Per la regista, il lutto ha rappresentato una svolta anche come attrice. Dopo la morte della madre, ha deciso di orientarsi verso ruoli meno drammatici e più leggeri, virando verso la commedia per sperimentare ritmi e toni diversi.
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Il ruolo in etoile, la serie sulla danza che riunisce parigi e new york
Nel 2025 Charlotte Gainsbourg è protagonista di “Etoile”, una serie prodotta da Amy Sherman-Palladino e Daniel Palladino, noti per “The Marvelous Mrs. Maisel”. La serie, ambientata nel mondo del balletto, mette in scena la rivalità e collaborazione tra due compagnie di fama mondiale, una parigina e l’altra newyorkese. Charlotte interpreta la direttrice artistica ad interim del Ballet National di Parigi, mentre Luke Kirby veste i panni del direttore artistico del New York Metropolitan Ballet, ex bambino prodigio della danza classica. “Etoile” ha raccolto interesse a Cannes, soprattutto per la qualità della scrittura e delle interpretazioni, posizionandosi come una candidata per diversi premi. Questo ruolo ha permesso a Gainsbourg di esplorare un personaggio con un forte carisma e di confrontarsi con una storia lontana dal suo vissuto personale, ma altrettanto intensa.
Collaborazioni con registi di rilievo e prossimi progetti cinematografici
Charlotte Gainsbourg ha spesso scelto di lavorare con registi che hanno segnato la sua carriera, su tutti Lars von Trier. Il rapporto professionale con il regista danese è iniziato con “Antichrist” , grazie al quale ha vinto il premio come migliore attrice al festival di Cannes. Nei film successivi di von Trier, come “Melancholia”, “Nymphomaniac” e “La casa di Jack”, ha consolidato un percorso interpretativo complesso e variato. Charlotte ha spiegato che non ha mai dovuto lottare per ottenere ruoli, a eccezione di questa collaborazione, frutto di una sua precisa volontà. In arrivo c’è un nuovo progetto, dedicato alla figura di Gisèle Halimi, avvocata e attivista femminista francese. Il film sarà diretto da Lauriane Escaffre e Yvo Muller e narrerà la vita di una donna chiave per la lotta al diritto all’aborto negli anni ’70, in associazione con Simone de Beauvoir.
Il cameo in wes anderson e la presenza a cannes 2025
Accanto a ruoli drammatici e televisivi, Charlotte Gainsbourg è stata vista anche in un cameo firmato Wes Anderson, in “La trama fenicia”, lungometraggio in concorso per la Palma d’Oro a Cannes 2025. Nel film interpreta la prima moglie del protagonista, Benicio Del Toro, e madre del personaggio di Mia Threapleton. Questo ruolo rappresenta un altro tassello di una carriera densa e diversificata. La sua presenza al festival ha confermato l’interesse per le sue scelte artistiche, tra cinema d’autore e produzioni contemporanee di qualità.
Al festival di Cannes quest’anno Gainsbourg ha ribadito la sua appartenenza al cinema con ruoli intensi e originali, continuando a costruire una carriera che, lontana dall’ombra dei genitori, parla della sua maturità artistica e personale.