Cgil, cisl e uil proclamano agitazione per 150 precari delle cooperative nella asl dell'aquila e richiedono tavolo regionale

Cgil, cisl e uil proclamano agitazione per 150 precari delle cooperative nella asl dell’aquila e richiedono tavolo regionale

Cgil, Cisl e Uil proclamano lo stato di agitazione per 150 lavoratori precari della Asl dell’Aquila, coinvolti cooperative Biblos, Az Solutions e Vigilantes Group, a causa del blocco delle proroghe contrattuali.
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I sindacati CGIL, CISL e UIL hanno proclamato lo stato di agitazione per 150 lavoratori precari della Asl dell’Aquila, sospesi a causa del mancato rinnovo dei contratti, chiedendo un intervento urgente delle istituzioni regionali per garantire stabilità occupazionale e il buon funzionamento del servizio sanitario. - Gaeta.it

Le organizzazioni sindacali cgil, cisl e uil hanno messo in stato di agitazione circa 150 lavoratori precari impiegati nell’ambito amministrativo e tecnico della Asl dell’Aquila. I dipendenti interessati sono impiegati tramite le cooperative biblos, az solutions e Vigilantes Group. La decisione arriva dopo che questi precari sono stati messi in ferie forzate a seguito della mancata proroga dei loro contratti da parte dell’azienda sanitaria.

Stato di agitazione e gestione dei precari nelle cooperative della asl dell’aquila

I tre sindacati hanno formalizzato la proclamazione dello stato di agitazione per il personale di supporto tecnico e amministrativo, concentrandosi in particolare sui lavoratori precari con contratti in scadenza. Secondo la nota delle organizzazioni sindacali, i contratti non sono stati rinnovati in attesa del nuovo bando, fermo a causa di problemi legati al dipartimento regionale della salute sull’assetto del bilancio sanitario. Le decisioni hanno portato all’immediata collocazione in ferie forzate degli addetti, senza una soluzione temporanea a tutela della continuità occupazionale.

Raffreddamento e conciliazione: legge 146/1990

Le procedure di raffreddamento e conciliazione attivate fanno riferimento alla legge 146/1990 e successive modifiche e integrazioni, che regolano le azioni sindacali in casi di conflitto. Questo passaggio è funzionale anche all’avvio delle misure per ottenere ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori precari, che rischiano di restare senza reddito in tempi di stallo amministrativo.

Il ruolo delle istituzioni regionali e locali nelle trattative sindacali

Cgil, cisl e uil hanno chiesto alla Regione Abruzzo di intervenire convocando un tavolo di confronto che coinvolga i principali attori istituzionali. Tra i convocati indicati spiccano il presidente della giunta regionale, marco marsilio, e l’assessora regionale alla salute, nicoletta verì. Oltre ai rappresentanti della giunta, si sollecita la partecipazione del direttore del dipartimento salute e welfare, emanuela grimaldi, e del presidente del comitato ristretto dei sindaci, pierluigi biondi, insieme ai componenti dello stesso comitato.

Attori chiave per la gestione dell’emergenza

Nella lista delle figure coinvolte figura anche il direttore generale della Asl1 dell’Aquila, ferdinando romano, figura centrale per gestire l’emergenza sul personale precario. La convocazione del tavolo ha lo scopo di tentare un accordo che eviti ulteriori tensioni, trovi soluzioni concrete per la stabilizzazione dei lavoratori e superi le criticità che derivano dal blocco del bando per l’assunzione.

Impatto della situazione sul sistema sanitario abruzzese e sulle cooperative coinvolte

Il blocco delle proroghe e le ferie forzate del personale in supporto amministrativo e tecnico colpiscono direttamente l’organizzazione interna della Asl dell’Aquila. L’assenza di queste figure rende più difficile la gestione quotidiana e rischia di rallentare procedure essenziali, compresi i processi di controllo e verifica all’interno della rete sanitaria. Le cooperative coinvolte, biblos, az solutions e Vigilantes group, forniscono un apporto fondamentale nelle attività di supporto, e la loro temporanea esclusione dal lavoro alza il livello di criticità per l’intera struttura.

Criticità più ampie nella sanità abruzzese

Questa situazione si inserisce in un contesto più ampio caratterizzato da un “buco” nelle risorse della sanità abruzzese, già segnalato più volte nei mesi precedenti. I ritardi nella copertura economica e la mancata approvazione del nuovo bando amplificano le difficoltà di chi lavora da tempo con contratti a termine, lasciando senza risposte chi rischia di perdere il lavoro o di restare a reddito zero senza interventi di sostegno.

La posizione dei sindacati è chiara e avverte la necessità di un intervento rapido per ridurre i danni e salvaguardare la tenuta del personale e delle strutture. Lo stato di agitazione rappresenta uno strumento per sollecitare un confronto urgente e operativo con tutte le istituzioni coinvolte, anche in vista delle possibili iniziative di mobilitazione in caso di mancato passo avanti.

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