Cgil Bologna denuncia aziende di delivery per mettere a rischio la sicurezza dei rider durante il maltempo

Cgil Bologna denuncia aziende di delivery per mettere a rischio la sicurezza dei rider durante il maltempo

La Camera del Lavoro di Bologna denuncia le aziende di delivery per aver continuato a operare durante il maltempo, presentando un esposto alla Procura per indagare su possibili responsabilità penali.
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Cgil Bologna denuncia aziende di delivery per mettere a rischio la sicurezza dei rider durante il maltempo - (Credit: www.ansa.it)

La Camera del Lavoro Metropolitana di Bologna ha intrapreso un’azione legale e presenterà un esposto alla Procura della Repubblica per indagare su possibili responsabilità penali da parte delle aziende di delivery. Questo provvedimento arriva dopo gli eventi drammatici che hanno avuto luogo sabato sera, quando forti piogge hanno colpito il capoluogo emiliano e le autorità comunali hanno esortato i cittadini a restare a casa. Nonostante l’allerta meteorologica, molti rider continuavano a svolgere il loro lavoro, sollevando preoccupazioni sia per la loro sicurezza che per la corretta gestione delle attività da parte delle piattaforme di consegna.

Il contesto metereologico e le direttive comunali

Sabato scorso, Bologna ha subito un intenso maltempo con piogge torrenziali che hanno reso le strade pericolose e hanno portato l’Amministrazione comunale a raccomandare vivamente ai cittadini di evitare spostamenti non necessari. In queste circostanze avverse, erano chiari i rischi connessi all’uscita per qualsiasi motivo, compresi i servizi di consegna a domicilio. Le autorità, avvertendo della situazione, hanno comunicato mediante vari canali che era opportuno rimanere in casa per garantire la sicurezza pubblica.

Tuttavia, molte aziende di delivery, diverse da Just Eat che ha sospeso le sue operazioni seguendo accordi nazionali con le organizzazioni sindacali, hanno continuato a operare. Questo comportamento ha sollevato una fortissima indignazione da parte della Cgil di Bologna e delle sue affiliate, che vedono questa decisione come irresponsabile e potenzialmente letale.

La reazione della Cgil e l’esposto alla Procura

In una nota ufficiale, la Cgil ha descritto le immagini di rider in motorino che affrontavano le intemperie come “scene allucinanti”. L’organizzazione ha espressamente denunciato il comportamento di quelle piattaforme di delivery che hanno ignorato gli avvertimenti del sindaco, sottolineando la necessità di una maggiore responsabilità da parte delle aziende nei riguardi della sicurezza dei propri lavoratori.

Il clima di rischio e incertezza legato a questi eventi meteorologici ha spinto la Cgil a prendere una posizione fermamente critica. La decisione di presentare un esposto alla Procura della Repubblica è rimarcata come fondamentale per indagare le condotte delle aziende e per accertare eventuali profili penali. Tale azione legale è vista come un passo necessario per proteggere i diritti dei lavoratori e per garantire la loro sicurezza in situazioni di crisi come quella del maltempo.

La crisi climatica e le nuove sfide per il lavoro

La nota della Cgil mette in evidenza un altro aspetto cruciale, che è la crisi climatica. Gli attuali eventi meteorologici estremi, definibili come una nuova normalità, pongono interrogativi su come le aziende di delivery e i vari settori del lavoro dovrebbero rispondere. La consapevolezza crescente in merito ai cambiamenti climatici implica una responsabilità condivisa nell’adattare le operazioni aziendali a queste nuove sfide.

La Cgil sottolinea come le condizioni climatiche avverse non debbano essere considerate come un evento isolato, ma piuttosto come parte di una crisi più ampia che avrà ripercussioni sia per i lavoratori sia per gli utenti dei servizi. È quindi fondamentale che le aziende, nei momenti di emergenza, adottino misure adeguate per proteggere i propri dipendenti e, nel caso specifico, i rider, che si trovano a operare in condizioni rischiose.

L’iniziativa della Cgil rappresenta, quindi, non solo una denuncia specifica ma anche una richiesta di una riflessione profonda su come le aziende di settore debbano gestire in futuro queste situazioni, tenendo sempre al centro la sicurezza e il benessere dei lavoratori.

Ultimo aggiornamento il 21 Ottobre 2024 da Sara Gatti

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