Cessate il fuoco tra Israele e Iran annunciato da Trump: tregua iniziata dopo giorni di attacchi

Cessate il fuoco tra Israele e Iran annunciato da Trump: tregua iniziata dopo giorni di attacchi

Il conflitto tra Israele e Iran raggiunge il picco con attacchi a Teheran e Be’er Sheva; Donald Trump annuncia una tregua il 15 gennaio 2025, sottolineando la necessità di pace e giustizia nella regione.
Cessate Il Fuoco Tra Israele E Cessate Il Fuoco Tra Israele E
Il conflitto tra Israele e Iran ha raggiunto un picco di violenza con attacchi missilistici e esplosioni, ma il presidente USA Donald Trump ha annunciato una tregua a partire dal 15 gennaio 2025, sostenuta da una recente pressione militare su siti nucleari iraniani. - Gaeta.it

Negli ultimi giorni il conflitto tra Israele e Iran ha raggiunto un punto critico con una serie di attacchi che hanno colpito soprattutto la capitale iraniana Teheran e il sud di Israele. Nonostante la tensione e l’incertezza sulle date e modalità vere, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato una tregua che sarebbe entrata in vigore nella mattina del 15 gennaio 2025. Questo cessate il fuoco arriva dopo una notte di bombardamenti e missili che avevano rialzato il livello dello scontro. Vediamo i dettagli di quanto accaduto, le reazioni e le implicazioni del momento.

La tregua annunciata da trump e il suo messaggio su truth

Alle prime ore del 15 gennaio 2025, intorno alle 6 del mattino ora italiana, Donald Trump ha pubblicato un messaggio sul suo profilo social Truth per informare il mondo che il cessate il fuoco tra Iran e Israele era entrato in vigore. Ha chiesto esplicitamente di non violare la tregua sottolineando che la decisione era stata presa da entrambe le parti. Anche se mancava ancora una conferma ufficiale da parte dei due governi, le parole del presidente americano sono state chiare e dirette.

Il messaggio di trump

Trump ha descritto il momento come una vittoria per tutta la regione mediorientale e ha ricordato che entrambe le nazioni coinvolte hanno tutto da guadagnare mantenendo la pace. Nel suo post ha fatto cenno a un futuro ricco di opportunità per Iran e Israele, se sapranno mantenere la “strada della giustizia e della verità”. Ha concluso con un augurio di benedizione per entrambi i popoli, lasciando intendere che la tregua potrebbe essere un primo passo verso una pace più duratura.

Le esplosioni a teheran e il lancio di missili su israele

La mattina del 15 gennaio la quiete è stata spezzata da una serie di potenti esplosioni che hanno scosso Teheran. Poco prima degli eventi, l’esercito israeliano aveva comunicato l’evacuazione di una zona nel centro della città, probabilmente come misura preventiva. Gli esplosivi hanno colpito diverse aree, ma non è ancora chiaro il loro impatto completo.

Parallelamente a queste esplosioni in Iran, i raid iraniani hanno colpito Israele con numerosi missili balistici. Secondo una prima stima delle forze di difesa israeliane , sono stati lanciati da 10 a 15 missili in più ondate. Uno di questi ha colpito un edificio residenziale a Be’er Sheva, nel sud di Israele, causando almeno quattro morti e una ventina di feriti. Le ricerche sono ancora in corso per individuare eventuali sopravvissuti sotto le macerie.

Questi attacchi incrociati hanno rappresentato l’episodio più intenso in un’escalation che già nelle ore precedenti aveva mostrato segni di pericolo crescente. In quel contesto si inserisce la richiesta di tregua che poi Trump ha annunciato, tentando di fermare la spirale di violenza.

Le operazioni di evacuazione e soccorso

Le autorità locali hanno attivato l’evacuazione e i soccorsi immediati, con squadre di emergenza impegnate nel recupero delle vittime e nella messa in sicurezza delle zone colpite.

Dettagli e tempistiche degli ultimi lanci di missili

I missili partiti dall’Iran nella notte tra il 14 e il 15 gennaio sono arrivati per ondate. Le IDF hanno confermato che almeno sei ondate di attacchi missilistici hanno colpito diverse zone di Israele. A intervalli regolari, le sirene antiaeree hanno suonato nelle città israeliane per avvisare la popolazione del pericolo in arrivo.

Be’er Sheva è stata la città più colpita, soprattutto da un missile balistico che ha raggiunto un condominio. Il bilancio del bombardamento è già drammatico, con almeno quattro persone morte e numerosi feriti che vengono trasportati negli ospedali locali. Le operazioni di soccorso si sono concentrate sulle macerie nel tentativo di recuperare altri feriti o dispersi.

Le forze di difesa israeliane hanno tenuto aggiornamenti continui per la popolazione, cercando di gestire l’emergenza e valutare i danni. Nelle ore successive, con l’annuncio della tregua da parte di Trump, le operazioni belliche si sono interrotte, anche se la tensione rimane alta su entrambi i fronti.

Il ruolo di trump e il riferimento al raid sui siti nucleari iraniani

Il cessate il fuoco tra Israele e Iran ha ricevuto un impulso decisivo da parte degli Stati Uniti, con Trump in prima linea. Nel suo messaggio su Truth, il presidente americano ha ricordato un’operazione militare di qualche giorno prima che aveva visto coinvolti bombardieri B-2 e piloti americani. Quella azione, descritta come “un colpo perfetto”, ha colpito siti nucleari iraniani e avrebbe aperto la strada all’accordo di tregua.

La pressione militare come leva negoziale

Trump ha sottolineato il ruolo degli aviatori coinvolti in quell’attacco notturno, attribuendo loro merito nel facilitare la tregua raggiunta. Il riferimento a quell’intervento suggerisce che il negoziato si sia mosso anche attraverso una pressione militare ben calibrata.

L’annuncio della tregua da parte di Trump ha messo in evidenza la sua posizione di mediatore in un conflitto che dura da anni. Il presidente ha evidenziato l’intenzione di entrambi i paesi di fermare la violenza, facendo leva sul potenziale di prosperità e rispetto reciproco. Questo momento segna un episodio importante in una regione spesso al centro di crisi, con la speranza che la tregua regga nelle prossime ore e giorni.

Change privacy settings
×