Cerimonia di Commemorazione per Calogero Zucchetto a Civitanova Marche: Il Ricordo di un Eroe

Cerimonia di Commemorazione per Calogero Zucchetto a Civitanova Marche: Il Ricordo di un Eroe

Cerimonia a Civitanova Marche in memoria di Calogero “Lillo” Zucchetto, poliziotto ucciso dalla mafia nel 1982, per onorare il suo sacrificio e promuovere la lotta contro la criminalità organizzata.
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Cerimonia di Commemorazione per Calogero Zucchetto a Civitanova Marche: Il Ricordo di un Eroe - Gaeta.it

A Civitanova Marche si è tenuta una cerimonia in memoria di Calogero “Lillo” Zucchetto, un poliziotto ucciso dalla mafia a soli 27 anni. Il 14 novembre 1982, il suo sacrificio ha segnato una pagina dolorosa nella storia della lotta contro la criminalità organizzata. Questo evento ha richiamato l’attenzione delle autorità locali e della comunità, sottolineando l’importanza del ricordo delle vittime della mafia e del lavoro incessante delle forze dell’ordine.

La commemorazione al parco intitolato a “Lillo” Zucchetto

La cerimonia si è svolta nel parco comunale a sud della città, dedicato a Calogero Zucchetto. Presenti alla cerimonia le più alte cariche civili e militari della Provincia e numerosi cittadini. Durante l’evento, è stata deposta una corona di alloro presso il monumento a lui dedicato, un gesto simbolico per onorare la sua memoria e il sacrificio compiuto in nome della giustizia. Calogero Zucchetto, nel periodo in cui era in servizio alla Squadra Mobile di Palermo, era un collaboratore stretto del vice questore Ninni Cassarà, un’altra figura tragicamente uccisa dalla mafia.

L’organizzazione dell’evento è stata curata dalla Questura di Macerata e dal Comune di Civitanova Marche, evidenziando l’impegno collettivo nel ricordare coloro che hanno perso la vita nella lotta contro la mafia. La cerimonia ha richiamato l’attenzione su come, negli anni Ottanta, la mafia rappresentasse una ferita profonda nel tessuto sociale ed economico della Sicilia e di quelle regioni italiane più vulnerabili.

Il sacrificio di Calogero Zucchetto: un eroe di Stato

Calogero “Lillo” Zucchetto viene ricordato non solo come un poliziotto, ma come un eroe che ha dedicato la sua vita alla protezione della società. Gli è stata conferita la medaglia d’oro al valor civile, un riconoscimento che rispecchia il suo impegno e il coraggio esemplare dimostrato nel servizio. Era consapevole dei pericoli che correva, ma ha scelto di affrontarli, ponendo il dovere e la giustizia al di sopra della propria vita.

La sua uccisione, avvenuta in un periodo oscuro della storia italiana, rappresenta un macabro promemoria della violenza che ha insanguinato le strade di Palermo e di altre città. Calogero era parte di una generazione di uomini e donne delle forze dell’ordine che, nonostante le minacce e i rischi, continuarono a battersi contro un nemico invisibile e spietato come la mafia. Il suo impegno ha contribuito a porre le basi per una cultura di legalità e giustizia, valori che continuano a essere fondamentali per la società attuale.

Un monumento alla memoria e alla lotta contro la mafia

Nel parco a lui dedicato, è stata inaugurata, il 6 novembre 2018, una scultura per onorare la memoria di Zucchetto. Alla cerimonia era presente il Capo della Polizia, testimoniando l’importanza di simili eventi nella promozione della memoria storica e nel rafforzamento del legame tra le istituzioni e i cittadini. La scultura, benedetta dal cappellano della Polizia di Stato, don Adam Baranski, rappresenta un simbolo di speranza e di resistenza contro ogni forma di violenza.

Vari rappresentanti delle forze dell’ordine, insieme a esponenti istituzionali, hanno partecipato all’incontro, sottolineando il ruolo fondamentale che ogni uomo e donna in uniforme ricopre nella difesa della società dai nuovi e complessi fenomeni di criminalità. I vigili del fuoco, l’Associazione Nazionale Polizia di Stato e l’Associazione Nazionale Carabinieri erano presenti per testimoniare l’unità e il supporto reciproco tra le varie istituzioni nella lotta contro la mafia.

Questo evento, dunque, non è stata solo una cerimonia commemorativa, ma un’importante occasione per riflettere sull’eredità lasciata da Calogero Zucchetto e sull’impegno collettivo necessario per sconfiggere le mafie e proteggere le future generazioni.

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