il valore del Trento doc supera i 180 milioni di euro con una crescita costante dal 2015

il valore del Trento doc supera i 180 milioni di euro con una crescita costante dal 2015

Il Trento doc cresce in produzione e fatturato, con export verso Stati Uniti e Svizzera; il Trento doc Festival a settembre presenta 166 eventi con ospiti come Telmo Pievani e Francesco Pannofino.
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Il Trento doc, simbolo delle bollicine italiane, ha raddoppiato produzione e fatturato in dieci anni, rafforzando la sua presenza internazionale. A fine settembre si terrà a Trento la quarta edizione del Trento doc Festival, con eventi culturali e ospiti di rilievo. - Gaeta.it

Il Trento doc, marchio simbolo delle bollicine italiane, ha consolidato negli ultimi dieci anni la sua posizione sul mercato nazionale e internazionale raggiungendo un valore complessivo di circa 180 milioni di euro. La denominazione, composta da 69 case spumantistiche, prosegue nel suo percorso di crescita tra produzione, export e riconoscimento del brand, confermando la sua importanza all’interno del comparto enologico trentino e oltre.

Crescita costante per produzione e fatturato nel decennio recente

Nel corso dell’ultimo decennio la produzione di bottiglie firmate Trento doc è passata da 7 milioni a oltre 12,3 milioni. Questa espansione quantitativa ha coinciso con un raddoppio del fatturato per il comparto, segno di una domanda elevata sia sul territorio nazionale sia fuori dai confini italiani. Le cantine associate hanno quindi intensificato la propria attività produttiva senza perdere di vista la qualità che contraddistingue questo spumante.

L’export ha contribuito in misura significativa a questa crescita. Circa il 15% del volume totale delle vendite è destinato all’estero, con i mercati principali rappresentati dagli Stati Uniti e dalla Svizzera. La richiesta internazionale ha spinto le aziende a implementare politiche commerciali e di marketing mirate, per conquistare spazi anche in zone storicamente sensibili alla concorrenza di altri vini spumanti.

Strategie per il rafforzamento del marchio

Stefano Fambri, presidente dell’Istituto Trento doc, sottolinea come questo avanzamento non sia casuale, bensì frutto di un lavoro coordinato e mirato. La denominazione, infatti, in questi anni ha aumentato la propria notorietà e percezione di valore tra consumatori e operatori, sia in Italia che all’estero. L’impegno nella comunicazione e nell’immagine ha sostenuto questa ascesa anche in mercati complessi.

Fambri evidenzia inoltre la resistenza del comparto spumantistico Trento doc in un mercato generale delle bollicine che presenta sfide pressanti. Nonostante una lieve flessione del 2,7% a valore nella recente fase, il settore mantiene una posizione solida e fa intravedere capacità di tenuta e ripresa. Questo piccolo calo viene interpretato come un assestamento fisiologico dopo anni di crescita intensa.

Le aziende più piccole e medie, in particolare, sono riuscite a rafforzare la propria produzione e la distribuzione, dimostrando che la denominazione non si limita ai grandi player ma si fonda su un tessuto economico diffuso, capace di sostenere nuovi passi avanti.

Il Trento doc festival tra eventi e ospiti di rilievo

Dal 26 al 28 settembre, nella città di Trento, va in scena la quarta edizione del Trento doc Festival. L’evento, promosso dall’Istituto Trento doc insieme a Trentino Marketing e il Corriere della sera, si conferma appuntamento cruciale per presentare le novità del settore e valorizzare le cantine. La manifestazione prevede un programma ricco, con ben 166 eventi.

Ospiti e programma interdisciplinare

Luciano Ferraro, direttore artistico e vicedirettore del Corriere della sera, ha curato un palinsesto che punta sull’interdisciplinarità. Non a caso sono attesi ospiti come il filosofo Telmo Pievani e l’attore e doppiatore Francesco Pannofino, figure che arricchiranno l’esperienza del festival con riflessioni e momenti culturali.

Questa edizione intende proseguire la strada tracciata dalle precedenti, offrendo spazi di confronto e occasioni di approfondimento sui temi legati al vino, alla cultura, e al territorio. La presenza di numerose case spumantistiche fa sì che il festival rappresenti un punto di riferimento per addetti ai lavori e appassionati.

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