Cerimonia di commemorazione a Trieste per l'80° anniversario della liberazione di Auschwitz

Cerimonia di commemorazione a Trieste per l’80° anniversario della liberazione di Auschwitz

Cerimonia emozionante alla Risiera di San Sabba per l’80° anniversario della liberazione di Auschwitz, con autorità locali e associazioni unite nel richiamo alla memoria e alla lotta contro l’odio.
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Cerimonia di commemorazione a Trieste per l'80° anniversario della liberazione di Auschwitz - Gaeta.it

Il cortile del monumento nazionale della Risiera di San Sabba a Trieste si è riempito di emozione e di riflessione in occasione della cerimonia per la Giornata della Memoria. Questo evento segna l’80° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz e rappresenta un richiamo fondamentale alla memoria storica e alla lotta contro l’odio. Sono state deposte corone d’alloro in onore delle vittime, segnando l’inizio di una celebrazione che coinvolge l’intera comunità locale e visita i temi della memoria e della resistenza.

Le autorità presenti alla cerimonia

A presiedere la commemorazione c’erano diverse figure istituzionali, tra cui il prefetto di Trieste, Pietro Signoriello, il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza. La presenza di queste autorità ha sottolineato l’importanza della giornata, un’opportunità per ribadire valori come la solidarietà e la giustizia. Al loro fianco, i gonfaloni delle città di Trieste e Muggia, decorate con medaglie al valore militare, hanno rappresentato il contributo e il sacrificio di molte persone nella storia della libertà. Il momento ha visto anche la partecipazione di rappresentanti delle diverse confessioni religiose e delle associazioni che si battono per la memoria storica.

L’evento ha anche visto la presenza di labari e delegazioni di gruppi e enti dedicati alla memoria delle vittime, incluse le associazioni di deportati e perseguitati politici, i partigiani e le associazioni d’arma. L’unità di intenti di tutte queste organizzazioni testimonia un impegno collettivo a tenere viva la memoria degli orrori del passato, rendendo la celebrazione un momento di riflessione profonda su opere fra cui il rispetto e l’uguaglianza.

Il messaggio del sindaco di Trieste

Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste, ha pronunciato parole significative che hanno accresciuto il valore della cerimonia. Ha sottolineato come la memoria non rappresenti solo un esercizio intellettuale, ma una forma di resistenza contro l’oblio. In un contesto attuale in cui il revisionismo e la disinformazione sembrano farsi strada, la volontà di ricordare le atrocità dell’Olocausto diventa un imperativo civile e morale. Secondo Dipiazza, ogni ricordo delle vittime deve trasformarsi in un richiamo all’azione, invitando la società a combattere contro il razzismo, l’antisemitismo e tutte le forme di odio che sono ancora presenti nel quotidiano.

Il sindaco ha avvertito che le lezioni del passato non devono rimanere nei libri, ma devono influenzare le decisioni e le azioni quotidiane. Ha infine ricordato quanto sia importante abbattere il silenzio e far sentire ogni voce, sottolineando che il Giorno della Memoria serve a mettere in guardia e stimolare consapevolezza riguardo i rischi di discriminazione e intolleranza nei giorni d’oggi.

La cerimonia, dunque, non è stata solo un momento di commemorazione, ma anche un’opportunità per riflettere su come l’intera comunità possa continuare a costruire un processo di memoria e di giustizia.

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