Un’importante cerimonia ha avuto luogo questa mattina a Trento, dove sono stati abilitati 19 nuovi avvocati che si uniscono all’albo dell’Ordine locale. Questo evento, inserito nel contesto della sessione 2022-23, si è svolto nella storica sala della Corte d’assise del Tribunale di Trento. La cerimonia non solo rappresenta un passaggio fondamentale per i giovani professionisti legali, ma anche un momento di riflessione sulla professione forense nel territorio.
Il contesto della professione forense a Trento
La professione forense sta affrontando sfide significative negli ultimi anni, e il presidente dell’Ordine, Antonio Angelini, ha messo in evidenza un trend preoccupante: il calo dell’attrattiva e del prestigio sociale della professione legale. Secondo Angelini, questo ha portato a una diminuzione del numero di praticanti avvocati e di coloro che sostengono l’esame di abilitazione, con una perdita di circa un terzo in pochi anni. Nonostante questa crisi di attrattività, il numero di avvocati iscritti all’Ordine di Trento è rimasto relativamente stabile, suggerendo che il mercato legale locale potrebbe essere in una fase di ristrutturazione piuttosto che di contrazione totale.
Il presidente ha affermato che, pur di fronte a queste difficoltà, il ruolo degli avvocati rimane cruciale per la società, poiché hanno l’onore e la responsabilità di incidere profondamente nella vita delle persone. Questo impegno richiede sempre di mantenere la lealtà verso la legge e adempiere al mandato professionale, nonostante le sfide economiche e sociali.
Riconoscimenti durante la cerimonia
Nella cerimonia di abilitazione sono stati presenti anche figure significative della giustizia trentina: Eugenio Gramola, presidente della Corte di appello di Trento, Luciano Spina, presidente del Tribunale, e Patrizia Corona, vicepresidente del Consiglio nazionale forense. Le loro partecipazioni hanno sottolineato l’importanza della sinergia tra i vari segmenti del sistema giudiziario e la professione forense.
Durante l’evento, sono state consegnate anche onorificenze speciali per coloro che hanno raggiunto traguardi significativi nella professione. In particolare, è stato consegnato il “Micheletto d’oro” ai professionisti con 40 anni di iscrizione all’Ordine, segno del duraturo impegno e della dedizione nel campo della giustizia. Inoltre, sono stati presenti riconoscimenti per coloro che hanno compiuto 50 anni di attività, rafforzando l’importanza della tradizione e della continuità nel servizio legale.
La strada da percorrere per i nuovi avvocati
Per i 19 nuovi avvocati che hanno completato il loro percorso formativo e ricevuto l’abilitazione, la strada avanti rappresenta un’opportunità avvincente ma anche complessa. L’entrata nel mondo professionale richiede non solo competenze giuridiche solide, ma anche una capacità di adattamento alle nuove dinamiche del mercato legale.
Il contesto attuale, caratterizzato da un’evoluzione costante delle leggi e delle normative, pone una sfida particolare ai neoavvocati. Essi devono affrontare non solo la competizione all’interno del settore, ma anche le aspettative elevate da parte della società nei confronti della professione. Investire in formazione continua, specializzarsi in settori specifici e saper gestire le interazioni con una clientela sempre più esigente sono elementi chiave per avere successo.
Con il supporto dell’Ordine e delle istituzioni, i nuovi avvocati di Trento hanno la responsabilità di contribuire al rilancio dell’immagine della professione legale e alla salvaguardia della giustizia, mantenendo sempre in primo piano la loro etica professionale e il rispetto per la normativa vigente.
Ultimo aggiornamento il 25 Settembre 2024 da Armando Proietti