Cerimonia a Pescara in memoria di Emilio Alessandrini, magistrato assassinato nel 1979

Cerimonia a Pescara in memoria di Emilio Alessandrini, magistrato assassinato nel 1979

Cerimonia a Pescara per commemorare Emilio Alessandrini, magistrato assassinato nel 1979, con la partecipazione di autorità e familiari, sottolineando l’importanza della memoria e dei valori democratici.
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Cerimonia a Pescara in memoria di Emilio Alessandrini, magistrato assassinato nel 1979 - Gaeta.it

Questa mattina Piazza Unione a Pescara ha ospitato una toccante cerimonia in onore di Emilio Alessandrini, magistrato assassinato il 29 gennaio 1979 per mano di un commando terroristico di Prima Linea. L’evento, organizzato dal Comune di Pescara, ha visto la partecipazione di familiari, autorità locali e cittadini, rinvigorendo il significato del ricordo di un servitore dello Stato il cui impegno per la giustizia continua a risuonare.

Il ricordo di un eroe

La manifestazione è iniziata con la benedizione della corona di alloro, officiata dal parroco di San Cetteo, Don Francesco Santuccione. Questo gesto simbolico ha segnato un momento di riflessione e rispetto verso una figura che ha sacrificato la sua vita per il bene della comunità. La corona è stata poi deposta sul monumento dedicato alle vittime del terrorismo, un luogo che rappresenta un patrimonio della memoria per Pescara e oltre.

Alla cerimonia hanno partecipato numerose autorità. Tra di esse, il Sindaco di Pescara, Carlo Masci, il Presidente del Consiglio Comunale Gianni Santilli, il Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri, e il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Pescara, Giuseppe Bellelli. Hanno preso parte all’evento anche il Viceprefetto Melania Mucci e la famiglia Alessandrini. Marco Alessandrini, figlio di Emilio, ha rappresentato un legame diretto con la memoria personale e pubblica del genitore.

Le parole di Marco Alessandrini

Nel suo intervento, Marco Alessandrini ha descritto il 29 gennaio come il giorno più triste dell’anno per la sua famiglia. Ha espresso gratitudine verso il Comune di Pescara per aver istituzionalizzato questa data, trasformando un ricordo privato in un momento condiviso dalla comunità. “Il ricordo di una figura esemplare come quella di mio padre rappresenta un modo per ricercare valori condivisi entro cui riconoscersi”, ha dichiarato Marco, evidenziando l’importanza di mantenere vivo il ricordo di Emilio Alessandrini, non solo tra i familiari, ma anche nella coscienza collettiva.

Questa celebrazione non è solo un omaggio ma anche un invito alla riflessione sugli ideali di giustizia, libertà e democrazia che Alessandrini ha incarnato. Marco ha sottolineato l’importanza di continuare a trasmettere questi valori alle nuove generazioni, affinché non venga mai dimenticato il sacrificio di chi ha dato la vita per il bene comune.

Le parole del sindaco Carlo Masci

A chiudere la cerimonia è stato il sindaco Carlo Masci, che ha elogiato Emilio Alessandrini come un “eroe del nostro tempo”. Ha descritto il magistrato come un servitore dello Stato che ha pagato con la vita il suo impegno per la giustizia e la libertà. Masci ha esortato le giovani generazioni e tutti i cittadini a trarre esempio da Alessandrini, sottolineando come la sua memoria debba fungere da faro per chi crede nei valori democratici.

Il sindaco ha enfatizzato l’importanza di mantenere viva la memoria di parole e atti che rappresentano un monito contro il terrorismo e le ingiustizie. La commemorazione ha avuto non solo lo scopo di ricordare un passato drammatico, ma anche di rafforzare l’impegno della società odierna verso una convivenza civile e rispettosa dei diritti di ciascuno.

La cerimonia di Pescara ha rappresentato un importante momento di unione e riflessione, contribuendo a trasmettere la memoria di Emilio Alessandrini e il suo messaggio di giustizia a tutte le generazioni.

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