Celebrazioni del giubileo della sanità a Verona in occasione della Giornata mondiale del malato

Celebrazioni del giubileo della sanità a Verona in occasione della Giornata mondiale del malato

Verona celebra la Giornata mondiale del malato con il “Giubileo della sanità veronese”, evidenziando l’importanza della cura e del supporto, unendo fede e salute nella comunità.
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Celebrazioni del giubileo della sanità a Verona in occasione della Giornata mondiale del malato - Gaeta.it

Il 2025 segna un momento significativo per Verona, con le celebrazioni in onore della Giornata mondiale del malato che si sono svolte presso la Cappella del Policlinico Rossi. Qui, il Vescovo Domenico Pompili ha dato avvio al “Giubileo della sanità veronese”, un’iniziativa che mira a sottolineare l’importanza della cura e del supporto verso chi soffre. Questa occasione ha visto la partecipazione attiva del personale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e dell’Ulss 9 Scaligera, impegnati in un evento che rinnova e rinfocola il legame tra fede e sanità.

Riti e significato del giubileo

La celebrazione è cominciata con l’apertura della porta della cappella, un gesto simbolico che segna l’inizio di un periodo di indulgenza giubilare. Per tutta la durata dell’anno giubilare, la Diocesi di Verona ha deciso di designare luoghi sacri in cui i fedeli possono ottenere l’indulgenza. Tra questi, si evidenziano le Cappellanie del Polo Chirurgico Confortini a Borgo Trento e del Policlinico Rossi. Questi spazi sono stati scelti non solo per la loro importanza religiosa, ma anche per il loro legame diretto con la sanità, un aspetto centrale nella vita della comunità veronese.

Pompili, durante il suo intervento, ha richiamato l’attenzione su un importante messaggio contenuto nel Vangelo: “Non si può toccare senza essere toccati”. Questo invito a riflettere sul significato della cura e dell’umanità risuona profondamente, specialmente in un contesto in cui il potere di guarire è alla base del legame tra operatori sanitari e pazienti. Il Vescovo ha ribadito che le cure devono essere accessibili a tutti, sottolineando l’importanza di alzare il livello di attenzione della società civile e della comunità cristiana verso la salute e il benessere collettivo. L’impegno di fornire supporto a chi vive momenti di difficoltà è un valore che deve coinvolgere tutte le famiglie.

Ricerca e inclusione nella sanità

Anche il rettore dell’Università di Verona, Pier Francesco Nocini, ha preso la parola, evidenziando come la ricerca sia una pietra miliare su cui si costruisce la sanità. Nocini ha sottolineato che il settore della salute non può prosperare senza un continuo impegno nella ricerca e nell’inclusione, soprattutto quando si trattano temi delicati come la malattia e la cura. L’importanza di un’apertura al dialogo tra diversi ambiti della vita, incluse le diverse forme di fede, è stata per lui occasione di riflessione profonda. Nella sua visione, ogni integrazione tra il sapere scientifico e il credere è fondamentale per affrontare le sfide sanitarie con rispetto ed efficacia.

La presenza delle Cappellanie, che saranno sempre aperte per la preghiera e per la celebrazione dei sacramenti, rappresenta un’importante risorsa per i pazienti e le loro famiglie. All’Ospedale di Borgo Trento, si continuano a celebrare Sante Messe, offrendo momenti di spiritualità e supporto a chi si trova in situazioni di vulnerabilità. Questi spazi di incontro tra fede e cura non solo forniscono conforto, ma scommettono anche su un futuro dove la sanità e l’umanità sono strettamente legate.

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