La corte di Cassazione ha confermato la condanna a tre anni di reclusione per Amanda Knox per il reato di calunnia ai danni di Patrick Lumumba, l’uomo cui era stata ingiustamente attribuita l’accusa di omicidio di Meredith Kercher. Il verdetto chiude il caso giudiziario relativo all’errata implicazione di Lumumba nei fatti, sottolineando la responsabilità della Knox quale calunniatrice e ribadendo la sua estraneità al delitto.
La sentenza della cassazione e le motivazioni ufficiali
Nel marzo 2025 la Cassazione ha depositato le motivazioni che hanno portato alla conferma della condanna di Amanda Knox. Il dispositivo giudiziario chiarisce come la giovane americana non sia stata vittima di alcun errore giudiziario ma abbia consapevolmente diffamato Patrick Lumumba. È stato accertato che le accuse rivolte a Lumumba erano infondate e hanno danneggiato la sua reputazione e la sua vita in modo significativo.
Le motivazioni evidenziano in particolare intercettazioni telefoniche tra Knox e sua madre in carcere, nelle quali Amanda ammette di aver compromesso ingiustamente la posizione di Lumumba e mostra rammarico, riconoscendo di dovergli delle scuse. Questo passaggio rivela la piena consapevolezza della Knox sull’estraneità di Patrick al fatto delittuoso. Il giudice ha giudicato inequivocabile il dolo nella sua accusa, confermando la piena responsabilità penale per calunnia.
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La sentenza si allinea a precedenti decisioni della giustizia italiana che avevano valutato congiuntamente le prove a carico di Knox. Le corti di appello avevano già escluso ogni dubbio ragionevole sulla sua colpevolezza nel reato di calunnia. Con questo verdetto, la Cassazione ha definito in modo definitivo la posizione processuale in relazione alla falsa accusa contro Lumumba.
Il ruolo di patrick lumumba nel caso kercher
Patrick Lumumba, un uomo originario della Repubblica Democratica del Congo e gestore di un locale a Perugia, fu coinvolto negli anni passati nelle indagini sull’omicidio di Meredith Kercher, studentessa britannica uccisa nel 2007 all’interno di un appartamento condiviso con la stessa Knox. Amanda Knox lo aveva indicato come complice del delitto durante le fasi iniziali delle indagini italiane.
Lumumba venne arrestato e tenuto in custodia per alcuni giorni, nonostante non ci fossero prove che lo collegassero al crimine. Successivamente fu prosciolto, riconosciuto estraneo ai fatti. Il coinvolgimento ingiustificato di Lumumba è stato uno degli aspetti più controversi e dolorosi della vicenda, poiché ha causato un danno irreparabile alla sua immagine e alla sua vita personale. Le accuse infondate erano nate da false dichiarazioni di Knox che volevano distogliere l’attenzione dalle indagini.
La conferma della condanna per calunnia mira a ristabilire una forma di giustizia per Lumumba, evidenziando il danno subito e la natura ingiustificata delle accuse. Il verdetto contribuisce a riportare luce sulle responsabilità di chi ha manipolato il corso delle indagini con dichiarazioni mendaci.
Le dichiarazioni dell’avvocato carlo pacelli dopo la sentenza
Carlo Pacelli, legale di Patrick Lumumba, ha espresso una valutazione chiara a seguito della pubblicazione delle motivazioni della Cassazione. In una nota ufficiale ha sottolineato l’importanza dei passaggi contenuti nella sentenza, in particolare quelli relativi alle conversazioni intercettate tra Amanda Knox e sua madre. Pacelli ha evidenziato come nei dialoghi era evidente il rammarico della Knox per aver compromesso la posizione di Lumumba e come mostrasse consapevolezza dell’estraneità dell’uomo al delitto.
L’avvocato ha definito la decisione come “definitiva” e perfettamente in linea con le sentenze precedenti, tutte tese a confermare la responsabilità penale di Knox per calunnia. Secondo Pacelli, il verdetto elimina ogni dubbio, stabilendo oltre ogni ragionevole dubbio la colpevolezza della giovane americana nelle false accuse.
Questa presa di posizione dell’avvocato conferma l’attenzione sulla correttezza del procedimento e la determinazione a tutelare la persona ingiustamente accusata. Le dichiarazioni puntano a ribadire che la giustizia italiana ha percorso la strada giusta nel riconoscere la falsità delle accuse contro Lumumba e nel sanzionare chi ne ha compromesso ingiustamente la vita.
Nel corso degli ultimi anni la vicenda ha presentato diverse svolte e questo capitolo giudiziario chiude un periodo di incertezze e contese legali che hanno segnato la vita di chi è stato coinvolto. Il caso Kercher resta uno degli episodi più seguiti dagli osservatori per le implicazioni legali e umane che ha prodotto.