Un processo esaminato con attenzione, avvalora le accuse contro Maurizio Tentarelli, sindaco di Chiaverano, coinvolto in un caso di presunto peculato riguardante l’area camper lungo il lago Sirio. Durante le udienze sono emersi dettagli allarmanti relativi alla gestione dei pagamenti e al funzionamento dei sistemi di incasso automatizzati. Le indagini avviate dall’allora sindaco, Maurizio Fiorentini, segnano un punto cruciale nella storia amministrativa della località.
Le irregolarità nel sistema di pagamento
La vicenda ha avuto inizio nel maggio 2022, quando i responsabili comunali hanno notato una serie di anomalie nei pagamenti riguardanti i parcheggi. In particolare, il cartello “ingresso gratuito” è apparso all’improvviso, facendo sorgere sospetti su un malfunzionamento dei sistemi automatici. La consulta con la ditta incaricata dell’assistenza ha rivelato che, contrariamente a quanto dichiarato, il meccanismo di accesso funzionava correttamente. Ciò ha portato a congetture sulle modalità di incasso dei proventi, che apparivano disattese.
I testimoni in aula, tra cui la responsabile dell’ufficio tecnico, Sara Massè, hanno confermato che il periodo in questione coincideva con un’affluenza massiccia di veicoli. Il fatto che i carabinieri siano stati costretti a intervenire per liberare camperisti e automobilisti bloccati al parcheggio ha segnalato la gravità della situazione. Anomalie nei pagamenti attraverso la cassa automatica hanno alimentato le preoccupazioni su possibili malversazioni da parte di Tentarelli, il quale è accusato di essersi appropriato di somme derivanti dalle ricevute che dovevano essere versate al Comune.
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Le accuse mosse a Maurizio Tentarelli
Maurizio Tentarelli, già vice sindaco, era in carica quando sono emerse le irregolarità. L’inchiesta avviata dall’amministrazione Fiorentini ha portato, quindi, l’ente comunale a costituirsi parte civile contro Tentarelli nell’ambito del processo. Le accuse di peculato si fondano sul fatto che il sindaco abbia trattenuto per sé i pagamenti in contante, anziché versarli nelle casse comunali. La somma in questione supera i 5.000 euro, un danno significativo per le finanze locali.
La rimostranza di Fiorentini, che ha testimoniato in aula, ha le sue radici nei risultati di indagini interne che rivelarono l’assenza di qualsiasi versamento da parte di Tentarelli nell’ultimo anno. Questa evidenza ha sollevato interrogativi su come un unico individuo possa essersi appropriato di tali fondi senza destare sospetti, soprattutto alla luce della gestione di un sistema automatizzato concepito per migliorare le operazioni di incasso.
La situazione attuale del parcheggio e le misure future
Il Comune di Chiaverano ha subito un notevole impatto economico a causa delle irregolarità accertate nella gestione delle ricevute e dei pagamenti. Attualmente, il parcheggio, un’importante fonte di entrate per l’amministrazione, è in una fase di ristrutturazione e controllo più rigoroso. La disabilitazione della sbarra automatica e la cessazione dell’uso della cassa automatica rappresentano misure definitive adottate per prevenire ulteriori abusi.
Le udienze future si preannunciano centrali per delineare le responsabilità e per fare luce sui fatti. La testimonianza della vigilessa che ha avviato l’inchiesta potrebbe chiarire ulteriormente le modalità operative improprie che hanno causato queste anomalie. La situazione di Chiaverano serve da monito per altre realtà amministrative, indicando l’importanza di una gestione trasparente e verificabile delle riscossioni e un’adeguata supervisione dei sistemi automatizzati nei servizi pubblici.