Carla Agosti presenta il suo libro sulla maternità e la disabilità alla Primula di Casale Prampolini

Carla Agosti presenta il suo libro sulla maternità e la disabilità alla Primula di Casale Prampolini

Il 6 dicembre 2024, l’Associazione La Primula ha ospitato Carla Agosti per presentare il suo libro sulla maternità e la disabilità, promuovendo inclusione e dialogo nella comunità locale.
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Carla Agosti presenta il suo libro sulla maternità e la disabilità alla Primula di Casale Prampolini - Gaeta.it

Il 6 dicembre 2024, un pubblico numeroso ha partecipato all’evento letterario organizzato dall’Associazione La Primula, un’iniziativa che si ripete ormai da un anno. Situata nel Casale Prampolini, questa storica associazione ha dedicato la sua esistenza, da quasi quarant’anni, all’inclusione delle persone con disabilità e al supporto delle famiglie. Il programma della serata era incentrato sulla presentazione di un libro significativo, un’occasione che ha ulteriormente avvicinato la comunità locale a temi fondamentali come l’identità e l’accoglienza nella diversità.

L’incontro con Carla Agosti, madre e scrittrice

L’ospite della serata, Carla Agosti, ha condiviso con il pubblico il suo libro “Il più bel geranio del mio giardino”, una narrazione che si basa sulla sua esperienza di madre di Romina, una giovane donna affetta dalla sindrome di Down. Il testo rappresenta un viaggio personale che raccoglie pensieri e riflessioni scritti nel corso di quasi quarant’anni, il cui obiettivo è comunicare le gioie e le sfide quotidiane legate alla maternità di una bimba “diversa”. Agosti ha definito se stessa una “scrittrice quotidiana”, un’affermazione che racchiude la sua capacità di raccogliere emozioni e esperienze attraverso la scrittura, permettendole di comprenderle a un livello più profondo.

Nel libro, l’autrice affronta apertamente il tema delle difficoltà legate alla disabilità, smentendo le visioni idealizzate o “politicamente corrette” con cui si è soliti approcciare queste esperienze. Attraverso la sua narrazione sincera, racconta gli alti e bassi della vita di tutti i giorni: dalla reazione delle persone in casa e il supporto, ma anche il rifiuto, da parte di amici e familiari. La frustrazione e la gioia, l’amore e la discordia, si alternano in un racconto dove ogni emozione trova spazio su carta, contribuendo a mettere in luce la complessità del suo cammino.

Una narrazione di vita e relazioni

Carla Agosti ha utilizzato il simbolismo del geranio per rappresentare la sua esperienza: spesso ci si aspetta un fiore perfetto, mentre ci si trova ad affrontare la realtà di un geranio, che ha le sue peculiarità. Ogni colore del geranio porta con sé messaggi profondi: dalla malinconia alla fedeltà, dall’amicizia alla stabilità. In modo simile, l’autrice ci invita a riconoscere e ad accettare tutte le sfumature dell’esperienza con la disabilità, mostrando che anche in ciò che può apparire imperfetto ci sono elementi di bellezza e beneficio.

Durante il suo intervento, la regista Stefania Ambrosi ha condotto un dialogo con l’autrice, insieme a Maurizio Rossi. Questo confronto ha permesso a Carla di sottolineare i punti salienti della sua narrazione. Il pubblico, attento e coinvolto, ha mostrato un grande interesse, rivolgendole domande e condividendo esperienze personali, creando così un’atmosfera di empatia e sostegno reciproco.

Un messaggio di autenticità e supporto

Nonostante la sua opera non sia stata candidata per premi letterari prestigiosi, come il premio Strega, “Il più bel geranio del mio giardino” rimane un regalo per chiunque si ritrovi in una situazione simile, in particolare per le giovani coppie. Carla Agosti offre un messaggio chiaro e potente: non lasciate che altri vi giudichino o vi guardino con occhi diversi. La vera essenza dell’essere genitori è quella di offrire sostegno e amore incondizionato ai propri figli, accompagnarli nella crescita e rispettarne la diversità.

A chiudere la serata, un buffet ha favorito nuovi scambi tra i partecipanti, dando l’opportunità di approfondire la conoscenza con Carla e di condividere momenti di convivialità in un clima di comprensione e sostegno. La Primula continua così la sua missione di inclusione e sostegno, confermando il suo ruolo centrale nella comunità.

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