Carabinieri perquisiscono la casa di Domenico Lanza, indagato per sequestro di persona

Carabinieri perquisiscono la casa di Domenico Lanza, indagato per sequestro di persona

Intensificata la ricerca di Daniela Ruggi, scomparsa da oltre due mesi a Montefiorino. Domenico Lanza, ultimo contatto della giovane, è indagato per sequestro e arrestato per possesso di armi.
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Carabinieri perquisiscono la casa di Domenico Lanza, indagato per sequestro di persona - Gaeta.it

Le autorità stanno intensificando l’operazione di ricerca per Daniela Ruggi, 31enne scomparsa da oltre due mesi a Montefiorino, Modena. Domenico Lanza, 66 anni, noto come “lo sceriffo,” si trova al centro delle indagini. È attualmente indagato per sequestro di persona e, nei giorni scorsi, è stato arrestato per il possesso di armi da fuoco. Lanza è una delle ultime persone ad aver visto Daniela prima della sua misteriosa sparizione.

L’arresto e la perquisizione della casa

I Carabinieri del RIS hanno effettuato ieri perquisizioni nell’abitazione di Domenico Lanza, dopo averlo arrestato per detenzione non autorizzata di armi. La convalida dell’arresto è avvenuta stamattina; pochi istanti prima dell’udienza, il legale di Lanza, Fausto Gianelli, è stato avvisato di questa operazione. Lanza era già noto alle forze dell’ordine per questioni legate alla sua vita privata e ai suoi comportamenti, ma la sua vicinanza alla giovane scomparsa ha sollevato numerose interrogazioni.

Le indagini hanno evidenziato che Lanza è stato uno degli ultimi ad avere contatti con Ruggi, con cui aveva instaurato una relazione. Durante un’intervista con un programma televisivo, il 66enne ha affermato di aver conosciuto Daniela per caso, mostrando anche elementi personali della donna, come biancheria intima, custoditi nel bagagliaio della sua auto. Questa rivelazione ha sollevato non pochi dubbi e preoccupazioni riguardo al suo ruolo nella scomparsa della giovane.

Le dichiarazioni di Lanza e il suo avvocato

Dopo la sua cattura, il difensore di Domenico Lanza ha rilasciato dichiarazioni alla stampa riguardo alla natura delle armi trovate. Gianelli ha sostenuto che il suo assistito deteneva le armi “con leggerezza e superficialità” e che queste non erano funzionanti, ma erano pezzi di antiquariato appartenenti al padre, ex collezionista con porto d’armi. L’avvocato ha inoltre richiesto una perizia per confermare che le armi non sono state utilizzate né da Lanza né dal padre, in grado di dimostrare l’innocenza del suo cliente.

Riguardo alla nuova perquisizione avvenuta questa mattina, il legale ha dichiarato che Lanza sta collaborando pienamente con le autorità. Nonostante ciò, il 66enne avrebbe riferito di non aver avuto più contatti con Daniela dopo il 18 settembre. Il suo racconto sulla giovane descrive un’amicizia, indicando che Ruggi si trovava in condizioni di vulnerabilità e spesso necessitava di aiuto.

La misteriosa scomparsa di Daniela Ruggi

La scomparsa di Daniela Ruggi ha suscitato un notevole interesse da parte dei media e dell’opinione pubblica. La donna era stata vista per l’ultima volta a metà settembre, proprio quando la sua presenza nei pressi di Domenico Lanza è stata documentata. Le forze dell’ordine hanno avviato ricerche per localizzarla, ma purtroppo non sono ancora riuscite a trovare alcuna traccia.

Le indagini proseguono senza sosta e si stanno raccogliendo prove nel tentativo di comprendere il contesto in cui potrebbe essere avvenuto un eventuale sequestro. I Carabinieri stanno esaminando il cellulare di Lanza e stanno portando avanti la ricerca di elementi utili alle indagini. Sia la comunità locale che i familiari di Daniela sperano in una rapida risoluzione di questo caso, mentre le autorità continuano ad approfondire la questione.

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