Caos in Aula Giulio Cesare: tensioni tra il VI Municipio e l’amministrazione capitolina

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Caos in Aula Giulio Cesare: tensioni tra il VI Municipio e l'amministrazione capitolina - Gaeta.it

Il 5 settembre 2023, l'assemblea capitolina di Roma è stata teatro di un acceso scontro tra i rappresentanti del VI Municipio e l'amministrazione comunale. Al centro della polemica la grave carenza di personale nel territorio gestionale di Nicola Franco, presidente del Municipio. L'incidente ha sollevato interrogativi sulla gestione delle risorse e sul rispetto dei diritti dei cittadini.

Il tentativo di intervento di Nicola Franco

Il contesto della protesta

Nella mattinata di martedì, Nicola Franco, accompagnato dai membri della sua giunta e dagli assessori, ha fatto la sua comparsa nel Campidoglio con l’intento di richiamare l'attenzione dell'assemblea sulla situazione critica del personale nel VI Municipio. Franco sostiene che l'esigenza di più risorse umane sia diventata imprescindibile, date le crescenti difficoltà di gestione dei servizi locali.

Tuttavia, la presidente del Consiglio, Svetlana Celli, ha immediatamente bloccato la richiesta di intervento, definendo la manovra di Franco inammissibile secondo le normative interne del Consiglio. Questo diniego ha accresciuto la tensione tra le parti, evidenziando la fragilità delle relazioni tra gli enti municipali e l’amministrazione comunale.

L’insistenza della delegazione municipale

Nonostante il rifiuto, la delegazione del VI Municipio, sostenuta dal consigliere capitolino Maurizio Politi, ha continuato a pretendere che Franco potesse esporre le problematiche del suo territorio. L'atmosfera in aula è diventata rapidamente tesa, sfociando in una contestazione aperta. A questo punto, Emanuele Licopodio, consigliere municipale, ha varcato la barriera di sicurezza direzionandosi verso il banco della presidenza, chiedendo insistentemente di poter ascoltare Franco.

L’episodio ha rappresentato un momento di forte conflitto, mostrando la frustrazione dei rappresentanti locali di fronte a una situazione che considerano insostenibile e illegittima.

L’epilogo della protesta e le reazioni politiche

L'espulsione dalla sala consiliare

In risposta alla crescente agitazione, i vigili urbani sono stati chiamati a intervenire. Licopodio è stato espulso dall'aula su ordini della presidente Celli, insieme agli altri membri della delegazione del VI Municipio. Questa decisione ha segnato un punto di rottura, lasciando la delegazione con un carico di indignazione accumulato da anni di inascoltati appelli per una maggiore attenzione da parte dell'amministrazione.

Subito dopo l'uscita forzata, Licopodio ha sfogato la sua frustrazione attraverso i social media, accusando il sindaco e l’amministrazione di mancare di rispetto ai cittadini del VI Municipio. Il suo post sottolineava come la delegazione si fosse recata in Campidoglio per difendere i diritti della comunità, ma si fosse vista costretta a lasciare dopo un’espulsione considerata ingiusta.

Le reazioni nel panorama politico

La situazione ha suscitato diverse reazioni politiche anche al di fuori del VI Municipio. Il gruppo consiliare del Partito Democratico ha condannato l'episodio, definendo la condotta della delegazione come "inaccettabile" e accusandola di avere atteggiamenti che richiamano a pratiche di squadrismo. Il Partito Democratico ha espresso piena solidarietà alla presidente Celli, evidenziando come comportamenti del genere minino il rispetto delle istituzioni democratiche.

D'altro canto, il consigliere della Lega, Fabrizio Santori, ha espresso sostegno alla delegazione del VI Municipio, denunciando la situazione di grave carenza di personale come insostenibile. Santori ha fatto riferimento a un consiglio municipale straordinario svoltosi a giugno, dove, nonostante la presenza dell’assessore competente Andrea Catarci, non si erano registrati progressi tangibili per risolvere le problematiche evidenziate. La sua posizione ha messo in evidenza la necessità di un immediato intervento da parte dell'amministrazione comunale per supportare il lavoro di chi opera nel territorio.

Ultimo aggiornamento il 5 Settembre 2024 da Laura Rossi

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