Cantieri edili a modena violano il divieto di lavoro nelle ore più calde, scattano le denunce della fillea cgil

Cantieri edili a modena violano il divieto di lavoro nelle ore più calde, scattano le denunce della fillea cgil

A Modena cinque cantieri edili violano l’ordinanza anti-caldo dell’Emilia-Romagna, lavorando nelle ore più calde; la Fillea Cgil denuncia e chiede orari flessibili per tutelare la salute dei lavoratori.
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A Modena, cinque cantieri edili hanno violato l’ordinanza regionale che vieta lavori all’aperto nelle ore più calde per tutelare la salute dei lavoratori; la Fillea Cgil ha denunciato le infrazioni e chiesto modifiche negli orari di lavoro per garantire sicurezza e produttività. - Gaeta.it

Nella città di modena, cinque cantieri edili hanno ignorato l’ordinanza regionale che proibisce attività lavorative durante le ore più calde della giornata. La segnalazione arriva dalla fillea cgil, che ha denunciato questa violazione alle autorità competenti dopo aver constatato la presenza di operai sul posto di lavoro dalle 12,30 alle 16, orario in cui il provvedimento vieta lo svolgimento di lavori all’esterno per tutelare la salute dei lavoratori sotto il caldo estremo. L’Emilia-Romagna ha introdotto questa misura il 2 luglio per contrastare i rischi legati al surriscaldamento durante l’estate.

Ordinanza anti-caldo in emilia-romagna e ambiti di applicazione

L’ordinanza firmata dalla regione emilia-romagna vieta in modo chiaro l’esposizione prolungata al sole nelle ore centrali del giorno, quando il pericolo per la salute è più alto. Questa misura si applica ai cantieri edili, ai piazzali della logistica, ai settori agricolo e del florovivaismo. La scadenza dell’ordinanza è fissata al 15 settembre, coprendo così tutto il periodo estivo ritenuto a rischio per il lavoro all’aperto. Rispetto all’edizione precedente del 2024, la novità è l’estensione della protezione anche ai piazzali della logistica, che prima non erano inclusi nel divieto.

Finalità e obblighi per le aziende

Questa disposizione ha lo scopo di impedire che gli operai siano costretti a lavorare in condizioni di elevata temperatura e radiazione solare, spesso responsabili di malori e colpi di calore. Le aziende sono quindi obbligate a sospendere le attività o a riorganizzarle in modo da evitare che gli operai operino nelle ore più calde, garantendo pause frequenti e aree d’ombra. Non rispettare questa norma espone le imprese a sanzioni che possono arrivare fino a denunce ufficiali alle autorità pubbliche.

Controlli della fillea cgil e rilievi nelle aree di lavoro a modena

La fillea cgil di modena ha effettuato controlli diretti in diversi cantieri cittadini per verificare il rispetto della normativa. Dai rilevamenti è emerso che cinque cantieri hanno ignorato il divieto, mantenendo operai al lavoro durante la fascia oraria vietata, tra mezzogiorno e le 16 del pomeriggio. Alcune violazioni sono state denunciate alle forze dell’ordine, in particolare alla polizia locale, che è stata informata dell’irregolarità per procedere agli accertamenti del caso.

Rischi per la salute dei lavoratori

La denuncia del sindacato evidenzia come le condizioni di lavoro esposte al sole in quelle ore mettano in pericolo la salute e la sicurezza dei lavoratori. Esporsi al caldo intenso senza adeguate pause o protezioni può provocare disidratazione, malesseri gravi e incidenti. Il problema non riguarda solo un singolo cantiere ma sembra coinvolgere più imprese nella zona, indicendo la necessità di un maggiore controllo. La fillea cgil si è impegnata ad aumentare i sopralluoghi in tutta la regione e a segnalare tutte le infrazioni rilevate.

Richieste della fillea cgil e proposte per modifiche negli orari di lavoro

Oltre ad accusare le aziende responsabili, la fillea cgil ha rivolto una richiesta precisa alle amministrazioni locali. Il sindacato chiede di adottare ordinanze in deroga che permettano, in via eccezionale, lo svolgimento di lavori prima delle 8 del mattino. Questa proposta nasce dall’esigenza di spostare il lavoro nelle ore in cui le temperature sono più basse, evitando di dover sospendere completamente le attività nelle giornate più calde.

Bilanciamento tra sicurezza e produzione

L’ipotesi di intervenire sugli orari di lavoro si basa su una riorganizzazione reale delle attività, che consenta di tutelare i lavoratori senza fermare la produzione e i lavori edili. La richiesta è che gli enti locali autorizzino questa flessibilità nei tempi di lavoro per mantenere alta la sicurezza senza penalizzare troppo le imprese. Si tratta di un bilanciamento tra esigenze produttive e la necessità di salvaguardare la salute pubblica dei lavoratori al lavoro sotto il sole cocente.

Le amministrazioni dovranno valutare con attenzione queste istanze, confrontandosi con sindacati e aziende. Nel frattempo i controlli e le denunce proseguiranno con rigore, per far rispettare il divieto regionale che ha l’obiettivo di evitare rischi durante la stagione estiva. La situazione è destinata a essere monitorata fino al 15 settembre, data in cui terminerà ufficialmente l’ordinanza anti-caldo.

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