In Campania la percentuale di adulti fumatori raggiunge il 29%, la più alta in Italia, mentre quasi la metà della popolazione non pratica alcuna attività fisica. Questi dati allarmanti sono al centro della tappa campana del tour mediterraneo Vespucci, iniziativa nata per diffondere la cultura della prevenzione oncologica. L’evento coinvolge medici, associazioni e volontari, con l’obiettivo di informare sui rischi legati a fumo, sedentarietà e sovrappeso, condizioni presenti in misura rilevante nella regione.
La diffusione del fumo e della sedentarietà in campania
La Campania registra la quota più elevata di fumatori tra gli adulti dai 18 ai 69 anni, con un’incidenza del 29% contro una media nazionale del 24,5%. Il fumo rimane il principale fattore di rischio oncologico: “9 tumori polmonari su 10 sono collegati a questa abitudine.” Oltre al carcinoma del polmone, il fumo aumenta il rischio di neoplasie di cavo orale, gola, esofago, pancreas, colon, vescica, prostata e rene. Inoltre, è responsabile di almeno 27 patologie correlate, includendo broncopneumopatia cronica ostruttiva e malattie cardiovascolari. Un fumatore ha un rischio di morte per coronaropatia da 3 a 5 volte superiore rispetto a chi non ha mai fumato.
In Campania il problema si complica per l’elevata sedentarietà: il 48,2% della popolazione non svolge attività fisica regolare, posizionando la regione in cima a questa classifica negativa, seguita da Calabria e Puglia. Al contempo, metà della popolazione è in eccesso ponderale, con il 38,8% in sovrappeso e l’11,4% obesa. La combinazione di fumo, inattività e peso eccessivo moltiplica il rischio di sviluppare malattie croniche e tumori.
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Il tour mediterraneo vespucci e l’impegno degli oncologi in campania
Dal 13 al 16 maggio 2025, il veliero Vespucci ha attraccato a Napoli, presso la stazione marittima di Molo Beverello, con il villaggio in Italia, spazio dedicato a incontri con cittadini e attività divulgative. L’Associazione Italiana di Oncologia Medica , Fondazione AIRC, Fondazione AIOM e Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica hanno messo a disposizione esperti pronti a fornire consulenze gratuite e distribuire materiale informativo.
L’obiettivo è stimolare una maggiore consapevolezza degli stili di vita salutari e delle possibilità di prevenzione primaria. L’iniziativa, con il sostegno delle istituzioni, affronta temi cruciali come la riduzione del tabagismo, la promozione dell’attività fisica e l’alimentazione equilibrata. Tra le proposte spicca la campagna #SOStenereSSN, che suggerisce di aumentare di 5 euro il prezzo dei pacchetti di sigarette per finanziare il sistema sanitario nazionale e potenziare le misure di prevenzione.
Gli interventi degli specialisti sottolineano l’importanza di combattere abitudini nocive per ridurre non solo i tumori, ma anche le malattie cardiovascolari e respiratorie.
La rete oncologica campana e i percorsi di cura integrati
La Rete Oncologica Campana , attiva dal 2016 e coordinata dall’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli, rappresenta un modello di assistenza coordinata su tutto il territorio regionale. La ROC promuove gruppi oncologici multidisciplinari in cui medici di varie specialità collaborano per garantire diagnosi e terapie personalizzate.
Per facilitare il lavoro dei centri coinvolti, è stata sviluppata una piattaforma web che tiene traccia dei flussi assistenziali, integrando attività di prevenzione, cura e riabilitazione oncologica. Questo sistema assicura uniformità nelle cure erogate, rispetta criteri di appropriatezza ed equità di accesso, e permette una gestione più efficiente delle risorse. La piattaforma ROC supporta inoltre il monitoraggio di tumori ereditari, identificando pazienti e familiari portatori di mutazioni genetiche predisponenti.
Questi strumenti permettono di mettere in atto protocolli preventivi e diagnostici specifici per ridurre l’incidenza e la mortalità per forme ereditarie di neoplasie.
Prevenzione e screening oncologici in campania: dati e criticità
In Campania sono stimati ogni anno oltre 33mila nuovi casi di tumore. I più frequenti riguardano colon-retto, polmone, mammella, vescica e prostata. Nonostante la diffusione della rete oncologica e l’attenzione alle emergenze, l’adesione ai programmi di screening resta bassa. Solo il 20,3% della popolazione si sottopone al test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, strumento fondamentale per la diagnosi precoce del tumore del colon-retto.
Le donne che partecipano agli screening per il tumore del collo dell’utero e della mammella sono rispettivamente il 27,8% e il 33,6%. L’identificazione precoce dei tumori o dei loro precursori favorisce trattamenti più efficaci e meno invasivi, aumentando le probabilità di successo terapeutico.
Al momento in Campania non esiste uno screening pubblico per il tumore polmonare, pur essendo questo uno dei più letali. Le linee guida AIOM raccomandano la tomografia computerizzata a basso dosaggio per i forti fumatori, perché riduce la mortalità del 20% rilevando lesioni in fase iniziale. Questo esame è rapido, poco invasivo e non richiede mezzo di contrasto, risultando adatto per un programma di screening mirato.
Il ruolo di fondazione airc e l’impegno sul territorio
Fondazione AIRC sostiene da sessant’anni la ricerca oncologica indipendente, accanto a un’intensa attività di diffusione scientifica rivolta al grande pubblico. Nel comitato Campania, oltre alla promozione della cultura della prevenzione nelle scuole e nelle piazze, si tiene una serie di iniziative lungo tutto l’anno.
Nel villaggio in Italia, evento collaterale al tour mediterraneo Vespucci, la fondazione ha organizzato un convegno dedicato ai tumori eredo-familiari, un tema cruciale per la prevenzione primaria.
Secondo studi recenti, “circa il 40% dei tumori si potrebbe evitare modificando gli stili di vita, con particolare attenzione a dieta, attività fisica e fumo.” Fondazione AIRC ricorda ai cittadini di partecipare agli screening gratuiti e di adottare comportamenti più salutari per aumentare le possibilità di cura e sopravvivenza.
L’attività di divulgazione scientifica si affianca così al sostegno concreto delle strutture sanitarie per la lotta ai tumori in Campania.
Il tour mediterraneo vespucci come progetto di promozione culturale e sanitaria
Il tour mediterraneo Vespucci nasce dall’idea del ministro della difesa Guido Crosetto, in collaborazione con dodici ministeri. L’iniziativa si propone di portare nei porti italiani e internazionali un messaggio che unisce cultura, storia, scienza, tecnologia e ricerca.
Il veliero Vespucci, simbolo della tradizione marittima italiana, diventa palcoscenico per promuovere temi di interesse pubblico, dalla gastronomia alle innovazioni scientifiche. Questa tappa a Napoli si inserisce nel programma del villaggio in Italia, dove si incontrano istituzioni, medici e cittadini per discutere di prevenzione oncologica e stili di vita.
Prodotto da Difesa Servizi SPA e Ninetynine, il progetto intende rafforzare il legame tra l’identità nazionale e il benessere collettivo, portando avanti un racconto positivo dell’Italia contemporanea capace di coinvolgere la comunità in un dialogo aperto e informato.