Caivano continua a trovarsi al centro di un’attenzione crescente da parte dei media e delle autorità locali, portando alla luce problematiche inquietanti che vanno oltre il solo degrado evidente del Parco Verde e delle piazze di spaccio. La situazione critica si estende anche ad altre aree della città, con problemi di sicurezza che stanno diventando sempre più gravi. Un esempio lampante di questa realtà è il marciapiede lungo l’ex stadio “Ernesto Faraone” in via A. Diaz, che versa in condizioni allarmanti e rappresenta un pericolo concreto per tutti i cittadini.
La situazione del marciapiede in via A. Diaz
Il marciapiede lungo l’ex stadio “Ernesto Faraone” presenta un quadro di completo abbandono. Con calcinacci e rifiuti che lo ricoprono, questo spazio che dovrebbe facilitare il passaggio pedonale diventa invece un vero e proprio ostacolo per chiunque lo utilizzi. La situazione è ulteriormente aggravata dalle piogge, che rendono il percorso ancora più insidioso, aumentando il rischio di cadute e incidenti. Testimonianze dirette dai residenti del quartiere confermano un crescente malcontento per la mancanza di interventi da parte delle autorità competenti.
Un cittadino del posto ha espresso le sue preoccupazioni: “Questa situazione non può più essere trascurata. Ci sono famiglie che passano di qui ogni giorno, ed è solo questione di tempo prima che qualcuno si faccia male.” Frasi come queste sottolineano il timore sempre più presente tra i cittadini, che vedono nella loro vita quotidiana l’emergere di problemi che potrebbero facilmente essere risolti con un intervento mirato.
L’appello delle istituzioni locali
La situazione critica non è rimasta inosservata da parte della politica locale. Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, ha ricevuto segnalazioni in merito al pericolo rappresentato dal marciapiede abbandonato e ha sollecitato interventi immediati. “Abbiamo chiesto interventi per il recupero e la messa in sicurezza,” ha dichiarato Borrelli, evidenziando quanto sia urgente la questione. Le sue parole, però, sollevano anche una riflessione più ampia sulla condizione delle periferie, frequentemente trascurate dalle istituzioni.
La critica alle istituzioni è chiara: spesso si interviene solo in seguito a tragedie, come nel caso delle recenti violenze nel territorio. Il deputato mette in discussione la reale presenza e l’efficacia dello Stato nella tutela e nella prevenzione del degrado territoriale. Un approccio più costante e proattivo potrebbe, secondo lui, non solo prevenire eventi tragici, ma soprattutto migliorare la qualità della vita dei residenti nelle aree più in difficoltà.
Le potenzialità di un intervento immediato
La messa in sicurezza del marciapiede lungo via A. Diaz non è solo una questione di ordine pubblico, ma rappresenta anche un’opportunità per migliorare la vivibilità del quartiere. La riqualificazione di questi spazi potrebbe portare a una maggiore sicurezza e a una riduzione dei disagi quotidiani per i cittadini.
La presenza delle istituzioni, se ben organizzata e costante, potrebbe stimolare un processo di rinascita per le aree più degradate di Caivano. Investimenti in infrastrutture e servizi pubblici, nonché una maggiore attenzione alle esigenze della comunità, sono elementi cruciali per costruire un ambiente più sicuro e vivibile. Solo attraverso un impegno reale e tangibile gli enti competenti possono sistematicamente affrontare il problema del degrado e dell’abbandono di queste zone, consentendo un vero cambiamento che restituisca dignità ai cittadini di Caivano.