Cacciatore 80enne soccorso dopo malore su un’altana a Candelara: intervento dei soccorritori

Un cacciatore di 80 anni colpito da malore su un’altana a Candelara è stato soccorso con successo dal Soccorso Alpino, evidenziando i rischi della caccia per le persone anziane.
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Cacciatore 80enne soccorso dopo malore su un'altana a Candelara: intervento dei soccorritori - Gaeta.it

Un episodio di forte apprensione si è verificato nella zona boschiva di Candelara, nel comune di Pesaro Urbino, dove un cacciatore di 80 anni ha accusato un malore mentre si trovava su un’altana da caccia. L’uomo, collocato a otto metri d’altezza, si è trovato in una situazione critica, che ha richiesto l’intervento immediato delle squadre di soccorso. Questo incidente mette in luce i rischi legati a questa attività, in particolare per chi, come nel caso di quest’uomo, non è più nel prime della vita.

L’intervento tempestivo delle squadre di soccorso

Le operazioni di soccorso hanno visto il rapido mobilitarsi delle squadre della stazione di Pesaro del Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche. L’uomo, inizialmente in stato di incoscienza, ha ricevuto assistenza medica direttamente sull’altana, dove i soccorritori hanno prontamente stabilizzato le sue condizioni. Nonostante la complessità della situazione, i tecnici sono riusciti a effettuare la stabilizzazione e a prepararlo per una successiva manovra di discesa in totale sicurezza.

Una squadra supplementare, costituita dai tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico e dai Vigili del Fuoco, ha allestito una manovra tecnica di discesa della barella utilizzando corde specializzate. Questo approccio ha consentito di trasferire l’uomo dalla sua posizione elevata con cautela, minimizzando ogni rischio durante la fase di calo, una operazione che richiede notevoli skill tecnico-logistici da parte dei soccorritori.

La delicatezza del trasporto in barella

Una volta completato il difficile e articolato processo di discesa, il cacciatore è stato adagiato su una barella portantina. I soccorritori, con grande attenzione, hanno trasportato l’uomo fino all’ambulanza del 118, pronta a trasferirlo in ospedale per ulteriori accertamenti e cure. Le manovre eseguite sono state cruciali per stabilizzare le condizioni di salute dell’80enne, che è stato poi assistito da personale medico arrivato sul luogo.

La decisione di utilizzare una barella portantina, in virtù della delicatezza della situazione, ha dimostrato l’importanza di tecniche specifiche di soccorso montano e l’esperienza degli operatori che, nonostante le difficoltà legate al fuoristrada e alla posizione elevata, sono riusciti a garantire un trasporto sicuro per il paziente. L’episodio evidenzia la costante necessità di preparazione e competenza da parte di chi opera in situazioni di emergenza, particolarmente quelle che coinvolgono il rischio legato agli sport all’aperto.

La percezione del rischio nella caccia

Questo incidente porta l’attenzione su una questione fondamentale: il rischio insito nelle pratiche di caccia, che coinvolgono non solo esperti del settore ma anche persone di età avanzata. Sebbene la passione per la caccia possa durare per tutta la vita, è importante che i cacciatori, in particolare quelli nella fascia di età più alta, valutino attentamente i punti critici e i potenziali pericoli in cui possono incorrere. Situazioni critiche come queste sottolineano quanto sia fondamentale avere sempre a disposizione un adeguato supporto e pianificare interventi in caso di emergenze.

Il ruolo del Soccorso Alpino e Speleologico diventa, quindi, di vitale importanza non solo per il soccorso immediato, ma anche come punto di riferimento per la promozione della sicurezza nelle attività outdoor, educando i praticanti ad affrontare il proprio hobby con responsabilità e preparazione. Con l’aumento degli incidenti di questo tipo, la consapevolezza e la preparazione sono elementi chiave per prevenire situazioni pericolose.

Ultimo aggiornamento il 12 Ottobre 2024 da Marco Mintillo

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