Borse europee in rialzo nonostante incertezza sui dazi e attesa per la fed, petrolio in calo pesa sui mercati

Borse europee in rialzo nonostante incertezza sui dazi e attesa per la fed, petrolio in calo pesa sui mercati

Le borse europee chiudono in modo misto tra tensioni sui dazi americani, attesa per le decisioni della Fed e calo del petrolio che pesa sul settore energetico e i mercati finanziari.
Borse Europee In Rialzo Nonost Borse Europee In Rialzo Nonost
Le borse europee chiudono incerte tra lievi rialzi e cali, influenzate dalle attese sulle decisioni della Fed, tensioni sui dazi USA e dal calo del prezzo del petrolio. - Gaeta.it

Le borse europee mostrano una giornata mista con leggeri rialzi in alcuni mercati e cali in altri mentre l’attenzione resta puntata sulle prossime mosse della fed e sulle tensioni legate ai dazi americani. Nel frattempo il prezzo del petrolio scende, influenzando l’intero comparto energetico del Vecchio continente.

Andamento dei principali indici europei durante la seduta

L’indice stoxx 600 apre la giornata con una variazione quasi nulla, fermandosi su un -0,05%, segno di una certa indecisione generale. Francoforte registra un rialzo del +0,5%, spinta da alcuni comparti in crescita, mentre madrid sale lievemente e milano chiude appena sopra la parità . Parigi scende del -0,7%, insieme ad amsterdam che perde lo 0,3%. Bucarest soffre di più con un calo dell’1,6%, condizionato dagli esiti del ballottaggio presidenziale tra Nicusor Dan, di orientamento filoeuropeo, e George Simion, esponente dell’estrema destra, che ha creato incertezza politica e riflessi negativi sui mercati locali.

Settore energetico e prezzo del petrolio

Il settore energetico pesa sul listino generale, calando dello 0,4%. La decisione dell’Opec+ di aumentare la produzione di petrolio ha innescato un ribasso del prezzo del greggio, influenzando negativamente produttori e azioni legate all’energia. Questo andamento è osservato con attenzione dai trader, confermando la stretta relazione tra materie prime e mercato azionario in Europa.

Tensioni sui dazi americani e attesa per le decisioni della fed

Il clima d’attesa domina la scena legata alle politiche commerciali. Le dichiarazioni di Donald Trump sui dazi continuano a mantenere alta la tensione tra Stati Uniti e partner commerciali. Gli operatori finanziari sono osservatori attenti delle prossime mosse sulla tariffazione import-export, fondamentali per determinare la direzione dell’economia globale.

Nel frattempo il mondo degli investitori si prepara alla decisione della Federal Reserve americana, con particolare attenzione alle parole di Jerome Powell. I mercati sanno che le indicazioni della banca centrale sugli scenari economici e sui tassi di interesse influenzeranno fortemente gli investimenti a breve e medio termine negli Stati Uniti e all’estero. I future su Wall Street mostrano un calo e lasciano intravedere una partenza in territorio negativo, accentuando la cautela nelle borse europee.

Andamento dei settori e performance delle singole società

Nel settore finanzario si nota un leggero rialzo , con particolare interesse per Ernste Group Bank che guadagna il 7% grazie all’acquisizione degli asset polacchi di Santander. Al contrario quest’ultima perde lo 0,2%. Le banche italiane mostrano segni di debolezza generale: Unicredit cala dello 0,8%, mentre MPS e Banco BPM perdono lo 0,4%. Intesa Sanpaolo riesce a mettere un segno positivo di +0,5%, spinta dall’attesa dei conti in arrivo.

Mercato del lusso e società italiane a piazza affari

Il comparto del lusso si mostra in difficoltà con un calo dello 0,9%, probabilmente influenzato dai timori su dazi e politiche protezionistiche americane. Tra le altre società italiane a Piazza Affari, Campari registra un calo marcato dell’1%, mentre Unipol sale dell’1,6%, Amplifon avanza dell’1,4% e Generali cresce dell’1,2%, segnalando performance differenziate nel mercato domestico.

Andamento delle valute e titoli di stato in europa

Sul fronte valutario il dollaro si indebolisce rispetto alle principali valute globali. L’euro si porta a 1,1346 sulla valuta americana, consolidando un leggero vantaggio. La sterlina sale a 1,3312 e il franco svizzero si rafforza a 1,2147 rispetto al dollaro. Questi movimenti riflettono in parte le aspettative sulle politiche monetarie e la situazione geopolitica in corso.

I titoli di stato europei mostrano una lieve discesa dei rendimenti con lo spread tra BTP e Bund che scende a 109 punti, mentre il tasso del decennale italiano si assesta al 3,60%. L’oro si mantiene stabile, intorno ai 3.312 dollari per oncia, segno che gli investitori continuano a considerarlo una riserva sicura in situazioni di incertezza economica.

Gli eventi odierni mantengono alta l’attenzione sul comportamento dei mercati, con tanti punti da seguire tra decisioni politiche, prezzi delle materie prime e reazioni delle grandi istituzioni monetarie. La giornata si chiude con scenari ancora in movimento in un contesto globale complesso.

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