Borse europee in rialzo dopo accordo temporaneo tra usa e cina su dazi commerciali

Borse europee in rialzo dopo accordo temporaneo tra usa e cina su dazi commerciali

L’accordo tra Stati Uniti e Cina per ridurre i dazi per 90 giorni rilancia i mercati europei, con forti guadagni a Milano, Francoforte e Parigi, mentre resta alta l’incertezza legata al conflitto Russia-Ucraina.
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L'accordo tra Stati Uniti e Cina per una riduzione temporanea dei dazi ha rilanciato i mercati europei, con forti guadagni soprattutto a Milano, Francoforte e Parigi, mentre resta alta l’incertezza legata al conflitto Russia-Ucraina e alle tensioni geopolitiche. - Gaeta.it

L’intesa tra Stati Uniti e Cina per ridurre per 90 giorni i dazi reciproci ha scatenato una reazione positiva sui mercati europei. I principali listini hanno registrato forti guadagni, sospinti dall’ipotesi che la guerra commerciale possa rallentare o risolversi a breve. Nel frattempo gli investitori tengono d’occhio anche l’evolversi del conflitto tra Russia e Ucraina, che resta un fattore di incertezza per l’economia globale.

Come funziona l’accordo tra washington e pechino e cosa cambia per i mercati

L’accordo annunciato prevede una riduzione significativa dei dazi applicati su molte merci scambiate tra Stati Uniti e Cina. Gli Stati Uniti hanno deciso di abbassare le tariffe dal 145% al 30%, mentre la Cina le ha ridotte dal 125% al 10%. Il provvedimento durerà novanta giorni, un lasso di tempo in cui entrambe le parti si impegnano a sospendere ulteriori aumenti tariffari. Questo stop temporaneo ha rilanciato la speranza di una possibile tregua commerciale duratura.

Sul fronte dei mercati, la notizia ha immediatamente influito sugli indici europei, dando un impulso rialzista diffuso. I trader hanno reagito con un generale incremento di acquisti dopo settimane di tensioni che avevano pesato sugli scambi internazionali. La paura di nuove escalation è momentaneamente rientrata, portando un clima più sereno, almeno fino a futura comunicazione. Si tratta di un segnale importante, poiché il conflitto commerciale tra le due maggiori economie mondiali influenzava direttamente le prospettive di crescita per diversi settori industriali.

Performance delle piazze di milano, francoforte e parigi

Il rialzo dei mercati si è visto soprattutto in Italia, Germania e Francia, con Milano che ha guadagnato circa il 2%. Francoforte è salita dell’1,63%, seguita da Parigi che ha segnato un +1,39%. Questi rialzi riflettono un ritorno di fiducia degli investitori nel contesto globale, almeno nel breve termine.

Milano ha beneficiato particolarmente dell’annuncio, complice anche un quadro economico domestico che mostra segnali di stabilità. Anche Francoforte e Parigi hanno reagito bene, con gli investitori pronti a riconsiderare alcune posizioni. Tuttavia, resta alta la cautela su possibili sviluppi, dato che l’assenza di un accordo definitivo lascia margine a nuovi attriti. Le oscillazioni degli ultimi giorni dimostrano quanto i mercati restano sensibili a notizie politiche e commerciali.

Settori azionari colpiti dalle variazioni e principali titoli in crescita

L’ottimismo ha coinvolto diversi comparti industriali, con aumenti generalizzati sui titoli legati al lusso, ai settori tecnologici, energetici e automobilistici. In particolare l’energia ha reagito all’aumento del prezzo del greggio, incentivando i valori azionari di imprese petrolifere e di quelli che operano in campo energetico.

Il settore del lusso ha guadagnato, considerando che l’accordo potrebbe facilitare anche il commercio di prodotti di fascia alta tra i due Paesi. I titoli tecnologici hanno tratto vantaggio dalle prospettive di una riduzione delle barriere tariffarie, con l’ipotesi di un commercio più fluido per componenti e prodotti finali. Le azioni di aziende automotive hanno beneficiato delle notizie insieme al settore energia.

Al contrario, i settori più difensivi, come quello delle utilities e quello farmaceutico, hanno reagito meno positivamente. Questi comparti tendono a essere meno sensibili alle notizie economiche immediate e più legati a dinamiche di lungo termine, perciò la spinta rialzista è rimasta contenuta. L’atteggiamento differenziato degli investitori riflette una ricerca di equilibrio tra rischio e stabilità nel portafoglio.

Come si muove il mercato valutario e le conseguenze per l’euro

In parallelo alle variazioni azionarie si è osservato un indebolimento dell’euro rispetto al dollaro. La valuta unica europea ha perso terreno sulla divisa americana, probabilmente influenzata da diversi fattori, tra cui la politica monetaria e l’incertezza geopolitica.

Il deprezzamento dell’euro può favorire le esportazioni europee, rendendo i prodotti del Vecchio continente più competitivi sui mercati internazionali. Ma al contempo aumenta il costo delle importazioni e influisce sui prezzi al consumo. Gli investitori guardano con attenzione alle mosse della banca centrale europea e alle tensioni globali per valutare come si muoverà il cambio nei prossimi mesi.

Questi movimenti valutari contribuiscono a creare un quadro complesso per le imprese internazionali, soprattutto quelle esposte in modo diretto con Stati Uniti e Cina. Il contesto resta delicato, con un mix di segnali positivi e rischi ancora presenti che condizionano ogni decisione strategica nel breve periodo.

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