A Bologna, città che Ezio Bosso aveva scelto come casa, si terrà un evento musicale importante per celebrare la sua memoria a cinque anni dalla scomparsa, avvenuta nel maggio 2020. Il concerto si svolgerà nella basilica di San Petronio, il 18 maggio alle 18:30, con l’obiettivo di far rivivere l’eredità artistica del compositore torinese attraverso le sue opere e l’interpretazione di musicisti che hanno collaborato con lui. Il ricavato sarà devoluto a Emergency.
Il concerto in basilica san petronio: programma e artisti coinvolti
L’evento del 18 maggio a Bologna è organizzato con il sostegno del cardinale Matteo Zuppi e di Annamaria Gallizio, storica assistente personale di Ezio Bosso. La cornice scelta è la basilica di San Petronio, una delle chiese simbolo della città , capace di mettere in risalto la risonanza delle composizioni. Il programma prevede l’esecuzione delle Quattro Stagioni di Vivaldi, reinterpretate da Max Richter, accanto a composizioni originali di Bosso come The Nights e Clouds.
Sul palco salirà Anna Tifu, violinista riconosciuta a livello internazionale, che aveva lavorato direttamente con Bosso. La accompagnerà l’orchestra d’archi Buxus Consort Strings, diretta da Relja Lukic. I musicisti dell’orchestra sono legati artisticamente al compositore e hanno contribuito alla diffusione del suo lavoro in passato. L’evento sarà dunque un’occasione per ascoltare da vicino la qualità e l’intensità della musica di Bosso, eseguita da interpreti a lui prossimi.
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Il messaggio di pace del cardinale matteo zuppi
Durante la presentazione del concerto, l’arcivescovo di Bologna ha sottolineato come la musica di Ezio Bosso rappresenti un importante messaggio di pace, soprattutto nel contesto internazionale segnato da conflitti. Zuppi ha chiamato l’attenzione sulle sofferenze causate dalla guerra, definita “una pandemia che coinvolge tutte le persone.” In questo quadro, l’eredità artistica e umana di Bosso emerge come una fonte capace di unire, mettere in contatto emozioni e amplificare il desiderio di riconciliazione.
La musica per Bosso non è mai stata solo un esercizio tecnico, ma una forma di comunicazione accessibile a tutti. L’artista aveva dedicato gran parte del suo lavoro a costruire luoghi e modalità per favorire l’incontro tra pubblico e musicisti. La musica classica avrebbe dovuto superare ogni barriera sociale o culturale, diventando un’occasione di condivisione collettiva. Questo approccio ha caratterizzato l’intera carriera di Ezio Bosso, e Bologna ha saputo accoglierlo come una città dove realizzare questa visione.
Gli anni di bosso tra torino, londra e bologna: una vita dedicata alla musica
Ezio Bosso è nato a Torino e ha vissuto diversi anni anche a Londra, dove ha approfondito la sua attività di direttore d’orchestra. Il suo percorso professionale lo ha portato a collaborare con alcune delle istituzioni musicali più importanti nel panorama internazionale. Nonostante ciò, aveva scelto Bologna come città adottiva, forse per il suo ambiente culturale e la sua vivacità artistica.
Nel corso della sua carriera, è stato compositore, musicista e direttore, ruoli che gli hanno permesso di sperimentare diversi modi di rapportarsi con il pubblico. L’esperienza personale e artistica di Bosso ha lasciato un segno duraturo. Il modo in cui raccontava la musica, anche nelle interviste e negli incontri pubblici, aiutava ad avvicinare anche chi solitamente si tenesse distante dal mondo classico. La sua storia personale, segnata da sfide anche di salute, ha contribuito a renderlo un volto pubblico amato e riconosciuto.
Solidarietà e sostenibilità : il concerto a sostegno di emergency e il buxus consort festival
L’iniziativa bolognese è realizzata in collaborazione con Emergency, organizzazione umanitaria impegnata ad aiutare vittime di guerre e povertà . Il ricavato dell’evento sarà devoluto a questo scopo con offerta libera. Questo legame con l’impegno sociale rende il concerto ancor più significativo e coerente con il messaggio umanitario che Bosso aveva sempre espresso, attraverso la sua musica e la sua persona.
Il concerto è inoltre un’anticipazione del Buxus Consort Festival, in programma ogni settembre a Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia. Questa rassegna musicale è un appuntamento fisso dedicato a Ezio Bosso e offre ogni anno la possibilità di ascoltare la sua musica e quella degli artisti che continuano a lavorare sul suo repertorio. Il festival rappresenta un’occasione per mantenere viva la memoria di Bosso nel tempo attraverso eventi dal vivo e momenti di confronto artistico.