Bodycam in Emilia-Romagna: un'iniziativa per la sicurezza del personale di Trenitalia

Bodycam in Emilia-Romagna: un’iniziativa per la sicurezza del personale di Trenitalia

A partire da marzo 2024, in Emilia-Romagna trenta capitreno di Trenitalia Tper testeranno bodycam per migliorare la sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri durante il servizio ferroviario.
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Bodycam in Emilia-Romagna: un'iniziativa per la sicurezza del personale di Trenitalia - Gaeta.it

In Emilia-Romagna, un’importante novità sta prendendo forma nel settore dei trasporti. A partire da marzo 2024, trenta capitreno di Trenitalia Tper indosseranno, su base volontaria, delle bodycam per valutare l’efficacia e la praticità di questo nuovo strumento. La sperimentazione durerà sei mesi e coinvolgerà i capitreno in servizio, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza sia per i dipendenti che per i passeggeri. Questo progetto rappresenta un passo significativo nella tutela dei lavoratori e nella creazione di un ambiente di viaggio più sicuro per tutti.

Il progetto delle bodycam: un passo verso la sicurezza

L’iniziativa delle bodycam trae ispirazione da contesti in cui la sicurezza è fondamentale. Per la prima volta, un ampio numero di capitreno avrà la possibilità di utilizzare questa tecnologia. Secondo l’assessore regionale alla Mobilità e Trasporti, Andrea Corsini, una volta completata la fase di test, le telecamere saranno a disposizione di tutti i capitreno e al personale di assistenza alla clientela di Trenitalia Tper, che attualmente conta circa 480 persone. Gli operatori potranno richiederle e indossarle durante il servizio, con l’obiettivo di fornire una maggiore protezione in situazioni di possibile rischio.

Le bodycam sono state progettate per registrare in modo discreto le interazioni del personale con i passeggeri, contribuendo a creare un deterrente verso atti di violenza o comportamenti inappropriati. L’uso di questa tecnologia può rivelarsi cruciale anche in situazioni di emergenza, dove avere una registrazione video può risultare determinante per le indagini. La speranza è che tale misura possa contribuire a ridurre episodi di aggressione verso i lavoratori e a rendere l’atmosfera dei viaggi più serena per gli utenti delle ferrovie.

L’impegno di FS Security per la tutela dei dipendenti

In parallelo, come riportato da La Repubblica, FS Security, la società del Gruppo FS Italiane dedicata alla sicurezza, ha avviato una distribuzione di telecamere al proprio personale. Questa iniziativa mira a garantire un livello di protezione sempre più elevato per tutti coloro che operano nelle aree ferroviarie. La sicurezza dei passeggeri e dei lavoratori è una priorità, e FS Security collabora strettamente con le forze dell’ordine per raggiungere questo obiettivo.

Il personale di FS Security non si limiterà a indossare le bodycam, ma avrà anche il compito di scortare i capitreno durante i turni di servizio, soprattutto nelle tratte e negli orari più critici. Questo approccio integrato rappresenta un passo avanti significativo nella gestione della sicurezza nel settore ferroviario, rispondendo così alle preoccupazioni espresse da passeggeri e lavoratori. Con un’azione coordinata, il Gruppo FS Italiane mira a creare un ambiente in cui la sicurezza sia percepita come prioritaria, aumentando così la fiducia negli spostamenti in treno.

L’importanza di una maggiore sicurezza nei trasporti pubblici

Il settore dei trasporti pubblici ha sempre affrontato sfide significative legate alla sicurezza. Gli episodi di violenza che coinvolgono i lavoratori sono purtroppo frequenti e possono creare un clima di ansia sia tra il personale che tra i passeggeri. L’iniziativa delle bodycam, insieme all’azione di FS Security, rappresenta una risposta concreta a una problematica reale.

La presenza di tecnologie di sorveglianza si sta dimostrando efficace in molte altre aree, e l’inserimento di bodycam nel panorama ferroviario potrebbe rappresentare un cambio di rotta, non soltanto in Emilia-Romagna. Questo modello potrebbe ispirare altre regioni a intraprendere percorsi simili, con l’obiettivo di garantire una maggiore protezione per coloro che lavorano nei trasporti pubblici. Ultime ma non meno importanti, queste misure possono contribuire a incoraggiare viaggiatori e utenti a utilizzare maggiormente il trasporto ferroviario, favorendo una mobilità sostenibile e sicura.

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