L’operazione condotta dai carabinieri di Poggiomarino ha portato all’arresto di Antonio Giugliano, noto come ‘o Savariello‘, accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Questo arresto rappresenta un’importante azione contro la criminalità organizzata locale rovinando i piani di chi opprime le attività commerciali nel territorio. Giugliano, una figura centrale nel panorama criminale dell’area vesuviana, era tornato in libertà da poco tempo dopo aver scontato una lunga pena detentiva.
L’operazione dei carabinieri
Il blitz si è svolto nel pomeriggio di ieri grazie all’iniziativa del nucleo investigativo del Gruppo di Torre Annunziata, coordinato dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Le forze dell’ordine sono intervenute mentre Giugliano stava incassando il pizzo in un’azienda di Poggiomarino. La cattura, avvenuta in flagranza di reato, sottolinea l’efficacia delle operazioni contro le estorsioni nel territorio e il continuo impegno nel contrastare la criminalità organizzata.
Antonio Giugliano, evidenziato dalle cronache locali come un nome di spicco nel crimine, ha già una storia di arresti e condanne alle spalle. In passato è stato oggetto di un maxi sequestro di beni da parte della DIA, il quale ha portato a confiscare una considerevole fortuna accumulata grazie all’illegalità . Questo rappresenta un chiaro avviso per altri membri della criminalità che operano nella zona.
Il lavoro investigativo ha permesso di raccogliere prove sufficienti per giustificare l’arresto, dimostrando come continui a operare una rete di protezione a favore delle attività commerciali localmente essenziali. Questo aspetto è cruciale, poiché l’estorsione rappresenta un grave problema per gli imprenditori onesti che hanno difficoltà a mantenere le loro attività libere da minacce.
I legami di Giugliano con la criminalità organizzata
Nonostante non esistano legami diretti tra Antonio e Rosario Giugliano, noto come ‘o Minorenne‘ e oggi collaboratore di giustizia, entrambi hanno avuto un ruolo significativo nel declino del clan Fabbrocino. Antonio Giugliano mantiene forti legami con le cosche della ‘ndrangheta della Piana di Gioia Tauro, una connessione che gli ha permesso di avere risorse e supporto anche all’interno del sistema penale, come dimostrato dall’uso di telefoni illegali in carcere.
Queste influenze esterne hanno reso Giugliano una figura particolarmente pericolosa, capace di gestire attività illecite anche dall’interno delle mura carcerarie. Il suo caso mette in luce fin dove possa spingersi la criminalità organizzata per mantenere il controllo, utilizzando reti complesse in grado di sfuggire a una sorveglianza più attenta.
La rivalità con ‘o Minorenne‘, suo acerrimo nemico, ha caratterizzato le dinamiche criminali a Poggiomarino. Mentre Giugliano era legato al clan Fabbrocino, Rosario Giugliano ha navigato tra vari gruppi e attualmente collabora con la giustizia. La cattura di Antonio rappresenta un simbolo di una battaglia continua tra i clan che si contendono il controllo della zona, una lotta che influisce sulla sicurezza e sull’economia locale.
Conseguenze per il territorio
L’arresto di Antonio Giugliano ha un significato cruciale per la comunità di Poggiomarino, dove le estorsioni hanno alimentato un clima di paura e incertezza per sempre più imprenditori. Le operazioni delle forze dell’ordine non solo mirano a punire i colpevoli, ma anche a rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella possibilità di un’esistenza libera da minacce mafiose.
Negli ultimi mesi, Giugliano aveva già subito un maxi sequestro di beni del valore di tre milioni di euro. L’operazione ha portato alla confisca di vari beni immobili, compresi due bar e numerosi appartamenti, insieme a beni di lusso come orologi pregiati, rappresentando un importante colpo alle finanze del clan.
Le forze dell’ordine continueranno a vigilare, in collaborazione con la comunità locale, nella speranza di indebolire ulteriormente l’influenza della criminalità organizzata e restituire serenità agli abitanti. Questo blitz e gli sviluppi futuri determineranno il clima di sicurezza e legalità per le generazioni a venire, un desiderio condiviso da molti a Poggiomarino.
Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Armando Proietti