Il bilancio 2024 dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica mostra un incremento significativo degli utili e un contributo finanziario superiore verso la Santa Sede e la Curia romana. Questo documento rappresenta un punto importante nella gestione dei beni mobiliari e immobiliari della Santa Sede, evidenziando strategie precise per consolidare le risorse destinate a sostenere le attività della Chiesa nel suo complesso.
Dati chiave del bilancio apsa 2024 e il ruolo di giordano piccinotti
Il bilancio 2024 dell’APSA registra un utile straordinario di 62,2 milioni di euro, superiore di oltre 16 milioni rispetto all’anno precedente. Il presidente dell’Amministrazione, l’arcivescovo Giordano Piccinotti, ha definito questo risultato “uno dei migliori bilanci degli ultimi anni”. Associato a questo dato c’è un contributo straordinario di 46,1 milioni di euro inviato alla Santa Sede per coprire il fabbisogno della Curia romana, che nel 2023 ammontava a 37,93 milioni.
L’APSA, istituita nel 1967 da Paolo VI, gestisce beni mobiliari e immobiliari affidatigli con autonomia giuridica, e rappresenta la principale fonte di sostentamento per la Santa Sede. Il documento di quest’anno mostra uno sforzo crescente nell’aumentare la redditività del patrimonio, non solo per ottenere maggiori introiti, ma per garantire risorse indispensabili alla missione della Chiesa e del Papa.
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Piccinotti ha sottolineato l’importanza di questo risultato, spiegando che l’APSA contribuisce al fabbisogno finanziario della Curia con un contributo fisso di 30 milioni di euro e un variabile pari a circa 16,1 milioni, che rappresenta il 50% dell’utile residuo. Questo sistema assicura una copertura totale di 46,087 milioni, superiore rispetto all’anno passato. Ma il presidente precisa anche che non si tratta di un punto d’arrivo e vede margini di miglioramento nella gestione.
Evoluzione della gestione patrimoniale e criteri adottati
L’APSA ha trasformato il proprio approccio alla gestione patrimoniale, soprattutto dopo la crisi causata dalla pandemia di Covid-19. In quel periodo ha assunto un ruolo più attivo, lavorando in modo propositivo e innovativo per tutelare e valorizzare il suo patrimonio.
Un elemento chiave della strategia è stata la valorizzazione dei beni piuttosto che tagliare spese o vendere immobili. La ristrutturazione della gestione immobiliare ha permesso di affittare molte unità abitative a prezzi di mercato, aumentando le entrate. Inoltre, l’APSA ha investito in sistemi di gestione con criteri etici e trasparenti, con processi formalizzati, controllabili e tracciabili per ogni operazione.
Piccinotti ha usato una metafora concreta: “da una pianta di ciliegie non si può ricavare più di tanto”, per spiegare che la gestione sta già operando bene e che il bilancio non dipende solo dal risparmio, ma dalla capacità di investire in modo razionale e competente.
Gestione degli investimenti mobiliari e risultati finanziari
Il bilancio dedica ampio spazio alla gestione del patrimonio mobiliare. Nei primi mesi del 2024, l’APSA ha seguito le indicazioni del Comitato degli Investimenti della Santa Sede che ha stabilito di concentrare gli investimenti in SMA , strumenti simili a fondi ma di proprietà esclusiva della Santa Sede.
Questo riassetto ha permesso di mantenere il valore del portafoglio, nonostante la flessione dei mercati finanziari, e di ottenere ottimi risultati durante la successiva fase di reinvestimento. Grazie a una strategia di acquisto e vendita ben calibrata, APSA ha ottenuto un rendimento gestionale dell’8,51%, traducendosi in circa 10 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente. Tali risultati derivano da un’attenta attività di compravendita che ha sfruttato i livelli di mercato al momento giusto, vendendo in alto e comprando in basso.
Questi utili mobiliari rappresentano gran parte dell’aumento complessivo degli introiti del 2024, confermando l’attitudine dell’APSA nel proteggere e far crescere il patrimonio anche in condizioni economiche sfavorevoli.
Dettagli della gestione immobiliare e le novità introdotte
La gestione immobiliare dell’APSA ha registrato un risultato pressoché stabile rispetto all’anno precedente, attestandosi a 35,1 milioni di euro. Questo importo deriva dall’equilibrio tra maggiori ricavi, pari a circa 4 milioni e aumenti di costi legati principalmente alle manutenzioni, che hanno superato i 3,9 milioni.
Il bilancio segnala alcune novità per la gestione degli immobili: il patrimonio del Dicastero per le Chiese Orientali è stato integrato in APSA. In più, è stato siglato un accordo col Vicariato di Roma per la donazione di edifici di culto. Vengono anche creati “pacchetti di unità” immobiliari per favorire la riduzione degli immobili vuoti, che rappresentano un problema in termini di entrate mancate.
Sono in corso progetti di riqualificazione per aumentare l’attrattività commerciale delle proprietà, gare per la gestione efficiente delle manutenzioni e una revisione dei contratti di affitto. Queste iniziative puntano a stabilizzare e migliorare i ricavi legati agli immobili in un contesto che rimane impegnativo per via dei costi crescenti.
Patrimonio immobiliare, imposte e collaborazioni esterne
Al 2024, APSA gestisce 4.234 unità immobiliari in Italia, di cui 2.866 di proprietà diretta: 1.367 a uso residenziale e 395 a uso commerciale. Le restanti 1.368 sono proprietà di altri enti ma comunque amministrate da APSA. Nonostante alcune narrazioni infondate circolate, APSA versa regolarmente imposte relative agli immobili in Italia, tra cui 6 milioni per IMU e 3,19 milioni per IRES nel solo 2024.
La gestione immobiliare si sviluppa anche attraverso società partecipate con sede in diversi Paesi: Regno Unito , Francia , Svizzera e Italia . Questi veicoli costituiscono strumenti per amministrare e valorizzare i beni diffusi a livello internazionale.
Infine, si chiarisce la collaborazione con Tecnocasa, che alcuni avevano erroneamente interpretato come una cessione della gestione amministrativa del patrimonio APSA. In realtà, Tecnocasa svolge un ruolo di supporto commerciale e di organizzazione visite per alcuni immobili di dimensioni ridotte. I contratti vengono sempre firmati direttamente da APSA, che mantiene il controllo completo delle procedure.
Servizi erogati e progetti in corso per sostenere la missione della chiesa
Un aspetto rilevante del bilancio riguarda i servizi che APSA offre ad altri enti della Santa Sede, consumando circa il 40% delle risorse umane. Questi servizi, che comprendono attività contabili e la manutenzione di strutture come le Nunziature, sono una parte importante del contributo diretto di APSA alle attività di governo e missione della Chiesa.
Il bilancio 2024 evidenzia progetti realizzati e in corso, tra cui spicca “Fratello Sole”, l’impianto agri-voltaico costruito a Santa Maria di Galeria. Questo progetto intende sostenere l’adozione di energie rinnovabili, dimostrando un impegno verso la sostenibilità e la transizione energetica, temi rilevanti anche per la Santa Sede.
Per il 2025 sono previsti ulteriori interventi mirati a migliorare la copertura del deficit della Curia e a rafforzare l’efficacia delle attività gestionali di APSA, con attenzione sia al reperimento di risorse sia al corretto funzionamento dei servizi dedicati agli enti ecclesiastici.