La mostra ‘All Things Laid Dormant’, in corso alla Triennale di Milano, segna un importante traguardo per il panorama artistico italiano. Quest’allestimento è il risultato del lavoro di Benedetta Casagrande, vincitrice dell’edizione 2024 del Giovane Fotografia Italiana – Premio Luigi Ghirri, un riconoscimento concesso a talenti sotto i 35 anni. L’esposizione non solo celebra il premio, ma arricchisce il dialogo tra arte e natura, ponendo domande sulla relazione fra gli esseri umani e il mondo animale.
Un premio dal valore significativo
Il Premio Luigi Ghirri si distingue per il suo sostegno agli artisti emergenti. Il riconoscimento per il vincitore include un premio in denaro di 4mila euro e l’opportunità di esporre le proprie opere in una location di prestigio come la Triennale di Milano. Questo premio è reso possibile dalla sinergia tra il Comune di Reggio Emilia e la Triennale, un’iniziativa che mira a promuovere artisti di grande talento in un contesto artistico e culturale dinamico. La mostra di Casagrande rappresenta un’occasione unica per esplorare la sua visione artistica e il suo approccio innovativo all’arte contemporanea.
La ricerca artistica di Benedetta Casagrande
Benedetta Casagrande, originaria di Milano e classe 1993, si dedica a esplorare il complesso rapporto tra gli esseri umani e gli animali. La mostra ‘All Things Laid Dormant’ si concentra su come interagiamo e ci relazioniamo con le altre specie, un tema di particolare attualità nella nostra società . Le opere esposte non si limitano alla fotografia, ma sperimentano con materiali e forme diverse, creando una contaminazione visiva e concettuale. Questo approccio riflette la tensione e l’armonia tra elementi naturali e artificiali.
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Contaminazione materica e interazione tra le opere
Il tema della contaminazione emerge non solo sul piano concettuale ma anche su quello materico. In ‘All Things Laid Dormant’, le immagini fotografiche, realizzate con una tecnica di slow search, vengono accompagnate da sculture in ceramica. Queste ultime sono state elaborate con l’aggiunta di sali d’argento, residui dello sviluppo delle fotografie. Tale scelta artistica sottolinea il legame tra il processo fotografico e le sculture, creando un dialogo continuo tra le due forme espressive. Gli oggetti esposti, come lumache e zampe d’uccello, offrono una dimensione ulteriore all’interpretazione visiva, accentuando l’unione dei diversi linguaggi artistici.
La curatela della mostra e il suo impatto
La mostra è curata da Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, che hanno scelto di enfatizzare non solo il lavoro di Casagrande, ma anche il tema della contaminazione in senso ampio. La scelta dei curatori di includere sculture e fotografie offre una visione multifocale sull’arte contemporanea, invitando i visitatori a riflettere sulla complessità delle relazioni tra gli esseri viventi. Le fotografie, prevalentemente in bianco e nero, creano una connessione visiva con le sculture, rafforzando la narrazione artistica complessiva.
Allestita in un’ambientazione prestigiosa come la Triennale di Milano, ‘All Things Laid Dormant’ si propone come un’esperienza immersiva che non solo celebra il talento di una giovane artista, ma invita anche a riflettere su temi ecologici e relazionali fondamentali per il nostro tempo.