Barcellona: il sindaco annuncia la fine delle licenze per appartamenti turistici entro il 2028

Barcellona: il sindaco annuncia la fine delle licenze per appartamenti turistici entro il 2028

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Barcellona: il sindaco annuncia la fine delle licenze per appartamenti turistici entro il 2028 - Gaeta.it

L’incredibile afflusso di turisti a Barcellona ha scatenato forti reazioni tra gli abitanti, preoccupati per i crescenti problemi legati al sovraffollamento e alla dipendenza economica dal settore turistico. Dopo manifestazioni di grande impatto, il sindaco Jaume Collboni ha rivelato che le licenze per appartamenti turistici non saranno rinnovate a partire dal 2028. Questa decisione segna un punto di svolta nella gestione del turismo nella città catalana.

Un turismo in crescita e le sue conseguenze

L’industria turistica a Barcellona

Barcellona, con i suoi 5,5 milioni di residenti, è diventata una delle mete turistiche più ambite in Europa. Nel 2023, la città catalana ha accolto la straordinaria cifra di 26 milioni di turisti, portando a un impatto economico diretto di circa 13 miliardi di euro. Le meraviglie architettoniche, il clima mediterraneo e la vivace cultura spagnola sono solo alcuni dei motivi che attraggono i visitatori da tutto il mondo. Tuttavia, questo boom turistico ha suscitato preoccupazioni tra gli abitanti, stanchi di un turismo di massa che ha stravolto la vita quotidiana della città.

Le ripercussioni sul clima urbano

Il sovraffollamento turistico ha portato a una serie di problematiche, tra cui l’aumento del costo della vita e la difficoltà per i residenti di accedere a un alloggio dignitoso. Secondo i dati, negli ultimi dieci anni, gli affitti a Barcellona sono aumentati del 68%, mentre i prezzi delle proprietà in vendita sono cresciuti di quasi il 40%. Questo ha reso l’accesso alla casa un problema serio, in particolare per i giovani e le famiglie a basso reddito, amplificando la disuguaglianza sociale.

La manifestazione del 6 luglio

Mobilitazione contro il turismo non sostenibile

Il 6 luglio, in risposta ai crescenti disagi, migliaia di cittadini di Barcellona si sono uniti in una manifestazione contro il turismo di massa, esprimendo il loro malcontento con slogan come “turisti, andate a casa!”. L’evento è stato organizzato da oltre cento associazioni, rischiarando il chiaro desiderio della popolazione di rivedere l’attuale modello turistico. Le richieste principali si concentrano su un turismo più sostenibile e rispettoso delle esigenze dei residenti.

Il ruolo dell’Assemblea de Barris pel Decreixement Turístic

Alla guida della mobilitazione c’era l’Assemblea de Barris pel Decreixement Turístic, un gruppo attivo da anni nella promozione di un dibattito sulla sostenibilità e l’impatto del settore turistico sul tessuto urbano. L’assemblea ha presentato proposte concrete per un ripensamento del turismo a Barcellona, sostenendo l’idea che la città debba dare priorità ai propri abitanti piuttosto che ai visitatori.

La decisione del sindaco Collboni

La fine delle licenze per appartamenti turistici

A seguito della manifestazione, il sindaco Jaume Collboni ha annunciato che a partire dal 2028 non verranno rinnovate le licenze per gli appartamenti turistici. Questa misura mira a ridurre drasticamente il numero di appartamenti dedicati alle locazioni brevi, attualmente fissato a 10.101, ed è prevista l’attuazione di un decreto già approvato dal parlamento regionale della Catalogna. L’intento è chiaro: liberare abitazioni per i residenti e affrontare l’emergenza abitativa che affligge la città.

Le reazioni fiscalmente motivate

Collboni ha dichiarato che la decisione è necessaria in un contesto in cui “la difficoltà di accesso agli alloggi e gli effetti negativi del sovraffollamento sono evidenti”. Nonostante il supporto della ministra spagnola dell’edilizia abitativa, Isabel Rodriguez, alcuni membri della sinistra ritengono che il 2028 sia una data troppo lontana per risolvere una questione così urgente.

Le critiche dell’industria turistica

Risposta negativa da parte degli operatori

L’iniziativa del sindaco ha sollevato forti critiche da parte dell’industria turistica locale. L’associazione degli appartamenti turistici, Apartur, ha denunciato che la decisione di Collboni potrebbe portare a un aumento della povertà e della disoccupazione nella città. Secondo l’associazione, gli appartamenti turistici rappresentano solo lo 0,77% delle unità abitative e la loro completa eliminazione potrebbe costituire un grave danno per l’economia locale.

L’importanza dei turisti per il commercio

Gli operatori commerciali locali, come ristoratori e proprietari di negozi, hanno espresso preoccupazione per l’impatto di questa misura sulle loro attività. Marc, gestore di un ristorante, ha fatto notare che durante l’estate il 50% della clientela proviene dai turisti, evidenziando come il settore potrebbe subire conseguenze devastanti dalla riduzione del flusso di visitatori.

I prossimi anni saranno decisivi per Barcellona nella ricerca di un equilibrio tra la vivibilità della città per i suoi abitanti e la sostenibilità del suo settore turistico. La scommessa è quella di ripensare il turismo, mettendo al centro le esigenze della comunità locale, senza perdere di vista l’importanza economica che il settore turistico rappresenta per la città.

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