La banca del sangue per cani dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie insieme all’Ente Nazionale Protezione Animali ha avviato un progetto per promuovere e ampliare le donazioni di sangue tra cani ospitati nei rifugi di Mira e Mestre, in provincia di Venezia. L’obiettivo è rispondere all’aumento delle richieste di trasfusioni da parte di cliniche veterinarie e assicurare il supporto necessario a più pazienti animali in difficoltà.
La gestione delle donazioni e la crescente domanda veterinaria
La banca del sangue dell’IZSVe, con sede a Legnaro , gestisce circa 400 donazioni ogni anno. Si tratta di un’attività consolidata, ma recentemente la richiesta da parte di ambulatori e cliniche veterinarie ha superato la disponibilità attuale. Per far fronte a questa situazione, è nata l’idea di coinvolgere i cani ospitati nei rifugi Enpa del territorio veneziano. Il primo passo si è concretizzato al rifugio di Mira, dove 12 cani sono stati sottoposti a uno screening sanitario approfondito prima di iniziare le prime donazioni di sangue. Il rifugio di Mestre, situato presso il Parco di San Giuliano, verrà attivato nei prossimi mesi per ampliare ulteriormente il numero dei donatori.
Il ruolo del rifugio di Mira nella selezione dei donatori
Il rifugio Enpa di Mira è diventato un punto cruciale in questa iniziativa. Secondo la responsabile del progetto, Marta Vascellari, la struttura risponde a rigorosi standard igienico-sanitari. Qui i cani considerati per la donazione vengono selezionati in base al carattere e allo stato di salute. Gli animali scelti sono docili e privi di malattie, qualità che li rende adatti non solo alla donazione, ma anche all’adozione. In effetti, i cani continueranno a essere donatori di sangue anche una volta affidati alle famiglie, garantendo così un supporto duraturo e diffuso. Questa doppia funzione valorizza sia la salute degli animali sia il servizio al territorio.
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Il valore sociale del progetto enpa
Roberto Martano, responsabile dei rifugi Enpa, sottolinea che il progetto si allinea con le finalità sociali dell’associazione. La missione dell’Enpa si concentra sull’assistenza e la cura degli animali in situazioni di difficoltà, e questa iniziativa ne rappresenta un esempio concreto. Portare avanti la donazione di sangue tra i cani ospitati nei rifugi significa offrire un aiuto diretto a quei soggetti che potrebbero beneficiare di trasfusioni salvavita, rafforzando al contempo il legame tra protezione animale e comunità.
Criteri e procedure per la donazione di sangue
Per essere ammessi come donatori, i cani devono superare una visita clinica dettagliata, includendo la determinazione del gruppo sanguigno e una serie di esami di laboratorio, svolti a titolo gratuito. Le condizioni richieste prevedono che l’animale sia sano, abbia un’età compresa tra i 2 e gli 8 anni e un peso minimo di 25 chili. Il prelievo di sangue dura al massimo 15 minuti e si effettua tramite una procedura indolore, studiata per non mettere a disagio l’animale. In più di 12 anni di attività, la banca del sangue ha distribuito più di 3.000 sacche di sangue in tutta Italia, curando sia cani che gatti bisognosi di trasfusioni.
I prossimi sviluppi nella produzione di componenti sanguigni
L’attività della banca del sangue dell’IZSVe non si fermerà a questo. Tra i prossimi passi c’è infatti l’avvio della produzione diretta di emocomponenti, in particolare globuli rossi e plasma. Questo avanzamento permetterà di fornire trattamenti più specifici alle patologie veterinarie e migliorare la qualità delle trasfusioni disponibili. L’ampliamento del progetto attraverso i rifugi di Mira e Mestre contribuirà a garantire una fornitura più costante e ampia per le esigenze veterinarie nel nord-est d’Italia.