Avviato il progetto per il nuovo polo d'emergenza dell'ospedale di Fano

Avviato il progetto per il nuovo polo d’emergenza dell’ospedale di Fano

Avviato il progetto per il nuovo polo d’emergenza dell’ospedale Santa Croce di Fano, con un investimento di 25 milioni di euro per migliorare i servizi sanitari e l’accessibilità.
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Avviato il progetto per il nuovo polo d'emergenza dell'ospedale di Fano - Gaeta.it

Un importante passo avanti per la sanità marchigiana è stato fatto con l’avvio ufficiale del progetto per il nuovo polo dell’emergenza urgenza dell’ospedale Santa Croce di Fano. Questo intervento, che include anche un parcheggio aggiuntivo, rappresenta un investimento significativo per la comunità locale e mira a migliorare l’offerta di servizi sanitari in un’area che risponde a esigenze crescenti. La realizzazione di questo polo avrà impatti diretti sui cittadini, aumentando la disponibilità di posti auto e potenziando le capacità dell’ospedale nel trattare casi di emergenza e interventi chirurgici.

Dettagli e investimento del progetto

Il progetto ha visto oggi il suo avvio con una serie di verifiche archeologiche, condotte alla presenza di figure chiave come l’assessore alle infrastrutture della regione Marche, Francesco Baldelli, e il direttore del dipartimento regionale per infrastrutture, Nardo Goffi. Questo intervento comporterà un investimento complessivo di circa 25 milioni di euro, una cifra considerevole destinata a rafforzare la struttura ospedaliera esistente.

Le opere prevedono l’aggiunta di 190 posti auto, un elemento cruciale per migliorare l’accessibilità dell’ospedale. La carenza di parcheggi è infatti un problema spesso segnalato dai cittadini che, in situazioni d’emergenza, necessitano di un tempestivo accesso ai servizi sanitari. Inoltre, il progetto comprende la realizzazione di quattro sale operatorie all’avanguardia, di cui due saranno classificate ISO 7, in grado di garantire standard elevati per interventi chirurgici anche complessi, inclusi quelli ortopedici. Questa nuova dotazione mira a ridurre il flusso di pazienti verso altre regioni, offrendo servizi di qualità direttamente a Fano e nelle vallate limitrofe del Metauro e del Cesano.

Sicurezza e tempistiche di realizzazione

È stata evidenziata da Baldelli l’importanza della sicurezza strutturale, sottolineando che il nuovo edificio sarà progettato per operare anche durante eventi sismici. Questo aspetto è cruciale in una zona come quella marchigiana, frequentemente interessata da scosse sismiche. Gli architetti e ingegneri coinvolti nel progetto stanno collaborando per garantire che l’ospedale non solo risponda agli attuali standard di sicurezza, ma possa anche adattarsi a possibili future sfide.

Per quanto riguarda la tempistica dei lavori, l’assessore Baldelli ha manifestato l’intento di completare gran parte degli interventi entro il 2026. Questo obiettivo ambizioso è fortemente legato alle richieste avanzate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , che promuove progetti volti a migliorare l’infrastruttura pubblica, in particolare nel settore sanitario. Nello stesso periodo, è prevista l’avvio dei lavori per l’ospedale di Muraglia a Pesaro, a ulteriore conferma che la regione Marche sta investendo in modo significativo nella ristrutturazione e ampliamento della propria rete sanitaria.

L’importanza del progetto per la comunità locale

La creazione di un nuovo polo d’emergenza e la sua dotazione di moderni strumenti e spazi operativi giocano un ruolo fondamentale nel rispondere alle necessità sanitarie della comunità marchigiana. Questo progetto non solo migliorerà la qualità dei servizi forniti, ma contribuirà anche a ridurre i tempi di attesa per i pazienti e ad aumentare la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario locale. In un periodo dove l’attenzione alla salute è divenuta di primaria importanza, la realizzazione di queste strutture diventa un elemento centrale nella strategia di risposta alle emergenze sanitarie e nella garanzia di servizi efficienti e tempestivi per la popolazione.

La speranza è che, con l’avanzamento di questi lavori, la regione possa fornire un servizio di assistenza sanitaria di eccellenza, capace di attrarre pazienti anche da altre aree e di garantire il ritorno a casa dei cittadini marchigiani che in passato cercavano cure altrove.

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