Avviato il dibattito pubblico sul nuovo ponte ferroviario e stradale tra Calusco d’Adda e Paderno d’Adda

Avviato il dibattito pubblico sul nuovo ponte ferroviario e stradale tra Calusco d’Adda e Paderno d’Adda

Rete Ferroviaria Italiana avvia un confronto pubblico a Milano per il nuovo ponte ferroviario e stradale tra Bergamo e Lecco, parte del potenziamento della linea da Seregno a Bergamo con raddoppio Carnate-Ponte San Pietro.
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Rete Ferroviaria Italiana avvia un confronto pubblico per progettare il nuovo ponte ferroviario e stradale che sostituirà il ponte San Michele tra Bergamo e Lecco, migliorando capacità, sicurezza e mobilità regionale. - Gaeta.it

Rete Ferroviaria Italiana ha lanciato un confronto aperto sul progetto del nuovo ponte ferroviario e stradale che sostituirà il ponte san Michele, tra le province di Bergamo e Lecco. Questa iniziativa fa parte dei lavori sul potenziamento della linea ferroviaria da Seregno e Monza verso Bergamo, con particolare attenzione al raddoppio del tratto tra Carnate e Ponte San Pietro. Il dibattito punta a raccogliere opinioni e suggerimenti prima della scelta definitiva.

Un ponte per migliorare capacità e sicurezza

Il nuovo ponte che collegherà Calusco d’Adda e Paderno d’Adda è concepito per migliorare la capacità e la sicurezza della direttrice ferroviaria e stradale esistente. Il manufatto andrà a sostituire il ponte san Michele, attuale infrastruttura di RFI, facendo parte di un più ampio intervento di raddoppio della tratta tra Carnate e Ponte San Pietro. Questo raddoppio mira a velocizzare il traffico ferroviario e a ridurre i disagi causati da limitazioni tecniche dovute all’assetto attuale.

Obiettivi del progetto

L’obiettivo fondamentale è rendere più efficiente il collegamento tra alcune zone chiave della Lombardia e garantire maggiore flessibilità nei trasporti, soprattutto in vista della crescente domanda locale. Aumentare le capacità della linea ferroviaria renderà più rapido il passaggio di treni passeggeri e merci, con ripercussioni positive per pendolari e attività economiche della zona.

Avvio del confronto pubblico a palazzo lombardia

La presentazione ufficiale del progetto si è tenuta a Milano, all’interno della sede di Regione Lombardia, alla presenza di rappresentanti istituzionali locali. Il confronto pubblico aperto al territorio inizierà giovedì 22 maggio dalle ore 10, sempre presso palazzo Lombardia, per offrire una sede in cui cittadini, associazioni e portatori di interesse potranno esprimere osservazioni e idee sulle soluzioni proposte.

Questo incontro fa parte di una fase partecipativa che durerà fino a novembre. Durante questo periodo, saranno approfondite diverse ipotesi progettuali alternative e verranno ascoltati punti di vista che potranno influire sull’aspetto finale e sulle caratteristiche dell’opera. L’obiettivo è rendere trasparente il percorso decisionale e coinvolgere attivamente la comunità.

Fase di consultazione e partecipazione

Il dialogo aperto con i vari attori interessa la definizione dei dettagli tecnici e delle scelte progettuali, con la volontà di includere osservazioni provenienti dal territorio.

Prospettive e fase finale del dibattito

Alla fine del dibattito pubblico sarà elaborato e reso disponibile un documento che raccoglierà tutti i contributi, le proposte, e le motivazioni che emergeranno durante gli incontri e le consultazioni. Questo verbale sarà pubblicato sul sito ufficiale di Rete Ferroviaria Italiana per garantire ampia accessibilità alle informazioni.

Il documento conclusivo sarà inviato anche al Ministero dei Trasporti e alle amministrazioni coinvolte, in modo da orientare le fasi successive del progetto verso la realizzazione dell’opera nel rispetto delle esigenze espresse dal territorio e dalle istituzioni. Questo passaggio segna un momento importante per la definizione dei dettagli tecnici e per il completamento delle procedure burocratiche necessarie.

Un intervento chiave per la mobilità regionale

La trasformazione della direttrice ferroviaria tra Bergamo e Lecco, passante dal nuovo ponte, rappresenta un intervento chiave per la mobilità locale e regionale. Il percorso partecipativo in corso garantisce che le scelte siano condivise e basate su un dialogo aperto con la popolazione.

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