L’attenzione a favore dei diritti dei minori in Alto Adige si fa sempre più urgente. L’analisi del Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Daniela Höller, evidenzia un incremento significativo dei minori da assistere e una crescente complessità dei casi da trattare, fenomeni accentuati dalla pandemia di Covid-19. Un incontro recente tra Höller e le istituzioni provinciali ha messo in luce le nuove sfide da affrontare nel campo della tutela dei ragazzi e delle bambine.
L’incremento dei casi osservati dalla Garante
Secondo Daniela Höller, il suo ufficio ha notato un aumento consistente dei minori in difficoltà nei vari ambiti sociali. Ad oggi, le problematiche riguardano non solo la gestione di singoli casi, ma anche una pluralità di fattori interconnessi che richiedono un approccio multidisciplinare. Tra i temi più delicati ci sono il bullismo, il cyberbullismo, le separazioni familiari e le violenze sessuali, tutti aspetti che necessitano di un’attenzione approfondita e mirata.
Negli ultimi anni, l’Ufficio per la tutela dei diritti dei minori ha intensificato le proprie attività , cercando di raggiungere i bambini nel loro ambiente quotidiano. Sono previsti incontri regolari nelle scuole, dove i consulenti forniscono supporto diretto e materiale informativo. Questa iniziativa mira a sensibilizzare i ragazzi su temi attuali e critici, creando un canale di comunicazione efficace e diretto che possa aiutarli in momenti di crisi e di difficoltà .
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Oltre alla realtà scolastica, Höller ha sottolineato l’importanza del dialogo con altre istituzioni, come i servizi sociali e i tribunali. La continuità della comunicazione e la costruzione di relazioni solide sono elementi chiave per rendere il servizio di supporto sempre più efficace e vicino alle necessità quotidiane dei minori.
Le nuove sfide del mondo digitale
Un’attenzione particolare merita la dimensione digitale, che sta assumendo un ruolo sempre più rilevante nelle vite dei più giovani. Durante l’incontro, Höller ha evidenziato come il web possa diventare un’arma a doppio taglio, esponendo i minori a nuove forme di vulnerabilità . In questo contesto, è essenziale rafforzare la rete tra scuole, servizi sociali e famiglie per garantire una protezione adeguata e promuovere spazi di confronto aperti.
Le tematiche legate al cyberbullismo sono particolarmente cruciali. La Garante ha sottolineato che è necessaria una maggiore consapevolezza tra i ragazzi riguardo ai rischi associati all’utilizzo dei social network e degli strumenti digitali. Sensibilizzare non solo i minori ma anche genitori e insegnanti è indispensabile per costruire una rete di protezione e supporto.
Il mondo digitale, dunque, non rappresenta solo una sfida, ma anche un’opportunità per stare vicino ai ragazzi, creando ambienti sicuri in cui possano esprimersi e confrontarsi. Un’integrazione efficace tra la tecnologia e l’educazione potrebbe giocare un ruolo significativo nell’affrontare le problematiche legate all’uso di nuovi media.
Collaborazioni istituzionali e sviluppo di nuove strutture
L’incontro tra la Garante e il presidente provinciale Arno Kompatscher ha fornito uno spunto importante per riflessioni su future collaborazioni. Kompatscher ha rimarcato come l’offerta di supporto legale e sociale per i minori sia cruciale e ha parlato dell’idea di creare una struttura dedicata che raggruppi diverse entità della garanzia. Questa iniziativa mirerebbe a facilitare la cooperazione fra le varie forze in campo e a rendere la tutela dei diritti dei minori più efficace e coordinata.
Durante i colloqui con gli assessori provinciali, in particolare con Rosmarie Pamer, si è discusso dell’importanza di attenzionare i minori stranieri non accompagnati e il contributo fondamentale giocato dai consiglieri di fiducia. Questi professionisti costituiscono un punto di riferimento per i ragazzi che vivono situazioni sociali complicate, offrendo supporto e ascolto in momenti delicati.
L’impegno delle istituzioni provinciali nel collaborare con esperti e associazioni del terzo settore è sempre più riconosciuto come un elemento chiave per combattere le difficoltà vissute da questi giovani. La creazione di una rete di supporto che unisca tutti i soggetti coinvolti nella tutela dei minori potrebbe portare a cambiamenti significativi nella qualità dei servizi offerti.