Attività di caccia illegale nel Napoletano: quattro denunce e ingenti sequestri

Attività di caccia illegale nel Napoletano: quattro denunce e ingenti sequestri

Controlli dei carabinieri a Napoli denunciano quattro persone per caccia illegale, sequestrando armi e richiami elettronici, evidenziando la crescente preoccupazione per la protezione della fauna selvatica.
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Attività di caccia illegale nel Napoletano: quattro denunce e ingenti sequestri - Gaeta.it

Controlli rigorosi da parte dei carabinieri del Gruppo Forestale di Napoli hanno portato alla denuncia di quattro persone per attività venatorie illegali, in seguito a operazioni svolte nella provincia di Napoli. L’intensa sorveglianza ha rivelato pratiche illecite, in particolare nell’uso di richiami elettronici vietati, sollevando interrogativi sulla protezione della fauna selvatica nella regione.

I controlli nella zona di Giugliano in Campania

Nella località di Giugliano in Campania, precisamente nelle aree di Ripuaria e Ponte Riccio, i militari hanno effettuato una serie di verifiche congiunte con le guardie zoofile e venatorie della LIPU. Durante questi controlli, tre uomini sono stati colti sul fatto mentre utilizzavano richiami elettronici per attirare gli uccelli. I richiami in questione erano specifici per il canto del tordo bottaccio, una pratica decisamente proibita dalle normative italiane, tese alla salvaguardia della fauna avicola.

I carabinieri hanno proceduto al sequestro di significativo materiale, che includeva tre fucili e nove cartucce di calibro 12, oltre ai tre richiami acustici elettromagnetici completi di timer, batteria, altoparlanti e cavi elettrici. Inoltre, sono state rinvenute le carcasse di quattro volatili della specie tordo bottaccio, sollevando ulteriori preoccupazioni sulla sorte degli animali selvatici in tali aree.

Il valore delle sanzioni amministrative elevate per le attività illecite scoperte ammonta a un totale di 412 euro, a testimonianza della serietà delle infrazioni e dell’impegno delle autorità nel reprimere simili pratiche dannose per l’ambiente.

Un’altra denuncia a Marigliano

La battaglia contro la caccia illegale non si è fermata a Giugliano. A Marigliano, i carabinieri hanno rivelato un altro caso di infrazione venatoria, portando alla denuncia di un individuo trovato in possesso di un fucile utilizzato per l’abbattimento di due esemplari di tordo bottaccio e di una gazza ladra. Anche in questo caso, la tecnica del richiamo elettronico è emersa come modalità di caccia, evidenziando un trend preoccupante tra i cacciatori della zona.

Successivamente, i carabinieri hanno provveduto al sequestro di un fucile, di tre cartucce di calibro 12 e del richiamo acustico elettromagnetico, attrezzatura essenziale per l’attuazione di queste pratiche illecite. Le operazioni di Marigliano, come quelle di Giugliano, sottolineano l’importanza del monitoraggio e della vigilanza continua per garantire il rispetto delle leggi in materia di caccia e protezione della fauna selvatica.

Questi eventi testimoniano un impegno costante da parte delle forze dell’ordine nel contrastare fenomeni di illegalità che mettono a rischio la biodiversità locale e la tutela della fauna in generale, seguendo la direzione di politiche sempre più rigide per la salvaguardia dell’ambiente.

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