La situazione in Ucraina si fa sempre più complessa a causa degli attacchi aerei provenienti dalla Russia, che hanno raggiunto un nuovo picco. Nella notte, Kiev ha respinto un attacco massiccio composto da 188 droni, accompagnati da quattro missili balistici Iskander-M. L’Aeronautica ucraina ha confermato che un numero considerevole di questi aerei senza pilota è stato abbattuto, ma i danni causati sul territorio sono preoccupanti, colpendo diversi edifici civili e infrastrutture critiche.
La nottata di attacchi e i danni subiti
Nell’ultima notte, l’Aeronautica ucraina ha informato riguardo a un attacco senza precedenti, sottolineando come siano stati utilizzati ben 188 droni. Tra questi, sono stati identificati molti droni di tipo Shahed, noti per la loro capacità di infliggere danni significativi. Le forze ucraine hanno confermato di essere riuscite ad abbattere almeno 76 di questi droni, evitando danni maggiori.
Malgrado il tentativo di contrasto, ci sono stati impatti su edifici residenziali e infrastrutture. In molte delle regioni interessate, come Kiev, Cherkasy e Sumy, i raid notturni hanno provocato danni ingenti, ma fortunatamente senza segnalazioni di vittime o feriti. Tuttavia, l’intensità e la strategia di questi attacchi denunciano un’evidente escalation nel conflitto.
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La scia di rovine si è estesa attraverso molte altre aree, come Kirovohrad, Chernihiv e Odessa, generando un clima di ansia tra la popolazione civile. La rapidità e il volume dell’attacco hanno lasciato i responsabili della difesa ucraina in allerta, preoccupati per futuri assalti di questa portata.
La risposta del Regno Unito e il sostegno a Kiev
Mentre Kiev affronta questa nuova ondata di aggressioni, il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, ha chiarito la posizione del Regno Unito riguardo all’invio di truppe sul terreno ucraino. In un’intervista con diversi media europei, Lammy ha ribadito che non ci sono piani per inviare soldati britannici in Ucraina. La scelta del governo britannico è di offrire supporto attraverso l’addestramento e l’assistenza militare.
Il Regno Unito ha assicurato un incrollabile sostegno a Kiev, con l’intento di preparare le forze ucraine per affrontare le sfide invernali e future. “Siamo convinti che è fondamentale mettere l’Ucraina nella posizione migliore possibile”, ha affermato Lammy, che ha evidenziato i numeri: decine di migliaia di soldati ucraini sono già stati addestrati in Gran Bretagna.
Le promesse di aiuti militari sono significative, poiché il governo britannico si è impegnato a stanziare tre miliardi di aiuti annui finché sarà necessario. Lammy ha anche sottolineato l’urgenza di continuare a sostenere l’Ucraina, dato l’inquietante coinvolgimento di forze esterne, come le truppe nordcoreane, nel conflitto. La posizione del Regno Unito appare chiara: il sostegno militare deve continuare e intensificarsi per contrastare le aggressioni russe.