Attacco informatico ai sistemi di emergenza e viabilità in alto adige: ripristino in corso dopo il blackout

Attacco informatico ai sistemi di emergenza e viabilità in alto adige: ripristino in corso dopo il blackout

Un attacco informatico ha bloccato i sistemi telefonici di emergenza e viabilità in Alto Adige il 23 giugno, ma grazie all’intervento coordinato di agenzie e tecnici i servizi sono stati rapidamente ripristinati.
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Un attacco informatico ha compromesso i sistemi telefonici delle centrali operative dell'Alto Adige il 23 giugno, causando problemi nelle comunicazioni di emergenza. Grazie all'intervento rapido di tecnici e agenzie locali, i servizi sono stati prontamente ripristinati e rafforzati per prevenire futuri attacchi. - Gaeta.it

Un attacco informatico ha colpito diverse centrali operative dell’Alto Adige il 23 giugno scorso, causando problemi ai sistemi telefonici fondamentali per la gestione dell’emergenza e della viabilità. I tecnici di varie agenzie provinciali hanno operato per riportare tutto alla normalità e riattivare i servizi indispensabili per la sicurezza pubblica.

Attacco informatico ai sistemi telefonici della centrale provinciale d’emergenza e altre strutture

La notte del 23 giugno ha visto un’interruzione critica ai sistemi telefonici di alcuni centri nevralgici del territorio altoatesino. Tra questi, la centrale provinciale d’emergenza dell’azienda sanitaria, la centrale viabilità provinciale, il corpo permanente dei vigili del fuoco e il servizio radiocomunicazione provinciale. Tutte queste strutture si basano su sistemi telefonici per coordinare operazioni di soccorso, interventi urgenti e la gestione del traffico. L’attacco ha causato un blocco massiccio delle comunicazioni, creando un pericolo concreto per la tempestività degli interventi.

Immediata la mobilitazione delle squadre tecniche dell’Agenzia per la protezione civile, di Informatica Alto Adige S.p.A. , nonchè del personale specializzato dell’azienda sanitaria e di consulenti esterni. La sfida era triplice: individuare la natura dell’attacco, contenere i danni e avviare un piano di recupero rapido. Nei giorni successivi, le squadre hanno lavorato con turni serrati, anche nel weekend, per riattivare le connessioni interrompendo, al tempo stesso, ogni possibile infiltrazione nel sistema.

Progressi nel ripristino dei servizi telefonici e della rete di emergenza

Le prime notizie positive sono arrivate pochi giorni dopo l’attacco, quando buona parte dei sistemi telefonici della centrale provinciale d’emergenza ha ripreso a funzionare. I numeri di servizio, fondamentali per accedere alle chiamate di emergenza, risultano nuovamente attivi e monitorati con attenzione. Anche la centrale viabilità ha visto riattivarsi i numeri dedicati e l’Infomobilità, servizio chiave per aggiornare in tempo reale sui flussi di traffico, limita così i disagi per gli automobilisti.

I tecnici hanno lavorato non solo sul ripristino delle linee, ma anche sull’implementazione di sistemi di difesa per evitare un nuovo blocco. Vengono effettuati controlli costanti sulla stabilità della rete e sulle possibili vulnerabilità che potrebbero essere sfruttate in eventuali attacchi futuri. Il coordinamento tra diverse agenzie e realtà territoriali è stato essenziale in questa fase di riorganizzazione delle infrastrutture critiche.

Centrali dei vigili del fuoco rimesse in funzione con sistemi protetti e server aggiornati

Anche il sistema telefonico del corpo permanente dei vigili del fuoco ha subito l’impatto diretto dell’attacco. Qui, a pochi giorni dall’incidente informatico, è stato possibile ripristinare la maggior parte delle funzionalità grazie a un intervento mirato sull’infrastruttura. Il nuovo server, installato in sostituzione del precedente compromesso, assicura una gestione più sicura e automatizzata delle chiamate.

Questa sostituzione include lo spostamento del sistema su una rete aggiuntiva, isolata e protetta da accessi non autorizzati, che contribuisce a mantenere stabile l’operatività. Il personale dei vigili del fuoco ha potuto riprendere il lavoro con i consueti strumenti, garantendo così interventi tempestivi in caso di emergenza. Il monitoraggio sulla piattaforma aggiornata continua per mantenere livelli elevati di sicurezza, riducendo potenziali rischi legati a nuovi attacchi.

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