Un importante progetto di sensibilizzazione ha preso avvio questa settimana presso il Polo Liceale Illuminati di Atri. Gli studenti, appartenenti a diverse discipline, sono stati coinvolti in un incontro con Claudio Ferrante, affrontando temi cruciali come felicità, solidarietà, empatia e civiltà. L’incontro ha anche offerto spunti di riflessione sulla disabilità, portando gli studenti a esaminare pregiudizi e idee non inclusive, con l’obiettivo di arricchire il loro bagaglio culturale.
Un dialogo sui diritti umani e la disabilità
Durante il progetto, gli studenti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con Mariangela Cilli, avvocato e segretario dell’associazione Carrozzine Determinate. La discussione è iniziata con l’analisi dell’Articolo 1 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, che offre una definizione chiara e spesso sottovalutata di cosa significhi vivere con una disabilità.
Adottata nel 2006, questa convenzione ha rivoluzionato il modo di affrontare i diritti delle persone disabili, sottolineando l’importanza di garantire loro un accesso equo e completo alla vita politica, sociale, economica e culturale. Il documento sottolinea la necessità per gli Stati di adottare misure concrete affinché siano eliminati tutti gli ostacoli che limitano la piena realizzazione di questi diritti fondamentali.
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Particolare attenzione è stata rivolta all’Articolo 9, che pone l’accento sull’accessibilità. Questo articolo richiede che le persone con disabilità possano vivere in modo indipendente e partecipare attivamente a tutti gli aspetti della vita. Gli studenti, appositamente preparati, sono stati impegnati in attività pratiche, testando l’accessibilità degli spazi attorno alla scuola, evidenziando come la disabilità non debba essere considerata come una condizione di malattia, ma piuttosto come una realtà influenzata dall’ambiente circostante.
Vivere la disabilità: un’esperienza diretta
L’incontro ha avuto una forte carica emotiva, con gli studenti in carrozzina che hanno avuto la possibilità di vivere sulla loro pelle le sfide quotidiane che affrontano le persone con disabilità. Attraverso questa esperienza diretta, i ragazzi hanno potuto comprendere le frustrazioni e le umiliazioni provocate da barriere sociali e architettoniche, impedendo una piena realizzazione delle normative internazionali in materia di diritti.
Il Dirigente Scolastico, Adriano Forcella, ha espresso grande soddisfazione per l’iniziativa. Ha sottolineato come il progetto rappresenti una preziosa occasione di formazione per oltre 100 studenti delle classi seconde, terze e quarte, contribuendo alla loro crescita come cittadini consapevoli e responsabili. L’incontro è stato categorizzato come una esperienza formativa che aiuta a sviluppare una nuova prospettiva sull’ambiente e sulle interazioni quotidiane.
Un’azione collettiva per il cambiamento sociale
A seguito di questi momenti di riflessione, Claudio Ferrante ha rimarcato l’importanza del progetto. Ha evidenziato che gli studenti devono acquisire consapevolezza riguardo a comportamenti incivili che possono diventare veri e propri ostacoli per le persone disabili, come l’occupazione abusiva di posti auto riservati e il parcheggio davanti agli scivoli.
L’iniziativa non si limita a una scoperta temporanea, ma il suo obiettivo è quello di spingere verso una società inclusiva e accessibile per tutti. Questo approccio richiama all’azione collettiva, dove ciascuno ha un ruolo nel promuovere un ambiente di rispetto e inclusione.
Il progetto di Atri si chiuderà il 6 dicembre, giorno in cui gli studenti parteciperanno a un’attività di restituzione all’interno delle loro classi. Qui, avranno la possibilità di discutere e riflettere sulle esperienze vissute e sugli insegnamenti ricevuti.
La sanitaria Artes di Montesilvano ha collaborato attivamente al progetto, fornendo carrozzine per garantire il corretto svolgimento delle attività progettuali.