L’edizione 2024 di Atreju, in corso al Circo Massimo, si distingue per il forte contributo delle donne, protagoniste assolute nell’ambito della kermesse organizzata da Fratelli d’Italia. La manifestazione, iniziata l’8 dicembre, si concluderà domani con l’intervento della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La presenza femminile si è rivelata centrale nel programma, affermandosi attraverso diversi panel che hanno affrontato temi attuali e socialmente rilevanti.
Un’apertura dedicata al bulismo visto dalle donne
Il 9 dicembre, uno dei panel più significativi è stato dedicato al tema “Il bullismo visto dalle donne“, dove diverse personalità del mondo dello spettacolo e dello sport si sono alternate al microfono. Tra i nomi illustri, l’attrice e produttrice cinematografica Maria Grazia Cucinotta ha raccontato le sue esperienze e visioni, esprimendo l’importanza di una rete di sostegno per le vittime. La campionessa olimpica Elisa Di Francisca ha condiviso la sua lotta contro le ingiustizie nel mondo dello sport, sottolineando come il bullismo possa assumere diverse forme, anche nei contesti più inaspettati. Al dibattito hanno partecipato anche Anna Falchi, Martina Stella, Nina Zilli e Sara Ciocca, tutte unendo le forze per sensibilizzare il pubblico sul fenomeno del bullismo e sulle sue conseguenze.
A introdurre i lavori è stata Tiziana Rocca, produttrice riconosciuta nel panorama cinematografico italiano, che ha sottolineato come questi incontri possano contribuire a creare una maggiore consapevolezza sul problema. L’evento ha sottolineato l’importanza di affrontare tematiche di grande rilevanza sociale attraverso la voce delle donne, aprendo spazi di confronto e discussione.
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Rompere il soffitto di cristallo: un dibattito sulla parità di genere
Il 13 dicembre ha visto un altro importante panel intitolato “Rompere il soffitto di cristallo – La via italiana per una vera parità di genere contro la violenza“. In questo incontro, Ester Mieli, senatrice di Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento Pari opportunità, ha moderato un dibattito che ha coinvolto diverse figure istituzionali e della società civile. Isabella Rauti, sottosegretario di Stato al Ministero della difesa, ha condiviso la sua esperienza sul tema della parità e sull’importanza di politiche concrete per il supporto alle donne.
Durante l’incontro, Arianna Meloni, sorella della presidente del Consiglio, ha evidenziato come la cultura del merito debba prevalere su quella del “piagnisteo”. La Meloni ha affermato che ogni individuo deve avere pari opportunità, indipendentemente dal genere o dalla condizione sociale, sottolineando l’importanza di promuovere il talento individuale. “Serve un impegno concreto contro la violenza di genere, che è una piaga culturale e sociale. Dobbiamo affrontare queste sfide insieme,” ha concluso, lanciando un messaggio chiaro a tutte le partecipanti.
L’importanza delle ministre e delle parlamentari alla manifestazione
La presenza delle ministre del governo Meloni, come Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia e le Pari opportunità, ed Elisabetta Casellati, ministra delle Riforme, ha dato un ulteriore impulso alla manifestazione. Roccella ha discusso l’importanza di politiche familiari inclusive, mentre Casellati ha toccato temi legati al premierato e all’autonomia. Altri membri del governo, come Elvira Calderone, ministra del Lavoro, e Daniela Santanchè, titolare del Turismo, si sono uniti al dibattito, dimostrando l’importanza della prospettiva femminile nelle questioni politiche e sociali.
All’evento hanno partecipato anche varie parlamentari, tra cui Chiara Colosimo, deputata di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Antimafia, e Alessandra Maiorino, senatrice del M5S. La loro presenza ha evidenziato il ruolo delle donne nei processi decisionali e nella lotta per la giustizia sociale. Tra le premiate dell’evento, ci sono state personalità come Olivia Maurel, nota per il suo attivismo contro l’utero in affitto, e Kimia Yousofi, atleta olimpica afghana, che hanno portato avanti messaggi di resilienza e forza.
La manifestazione di Atreju non solo ha celebrato il contributo femminile, ma ha anche promosso una riflessione profonda su tematiche sociali e politiche di grande attualità, in un contesto che riconosce e valorizza le competenze e le esperienze delle donne.