Assegnazione piazzole sul lungomare di sabaudia revocata per mancato rispetto degli obblighi da parte di un imprenditore di latina

Assegnazione piazzole sul lungomare di sabaudia revocata per mancato rispetto degli obblighi da parte di un imprenditore di latina

L’amministrazione comunale di Sabaudia revoca l’assegnazione delle piazzole a un imprenditore di Latina per mancato rispetto di documenti e pagamenti, garantendo trasparenza e sicurezza sul lungomare.
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L’imprenditore di Latina ha perso l’assegnazione di cinque piazzole sul lungomare di Sabaudia per mancato rispetto di documentazione e pagamenti, e il Comune procederà con l’assegnazione ai successivi operatori in graduatoria, garantendo trasparenza e sicurezza. - Gaeta.it

La vicenda legata all’assegnazione delle piazzole sul lungomare di Sabaudia mette in luce le difficoltà che possono nascere nel rispetto delle regole previste dai bandi pubblici. Un imprenditore di Latina, risultato aggiudicatario provvisorio, ha perso il diritto alle cinque piazzole dopo non aver rispettato i termini riguardanti la consegna della documentazione e i pagamenti richiesti dall’amministrazione comunale. Questa decisione apre una nuova fase per il Comune, che procederà con l’attribuzione delle aree ai successivi operatori nella graduatoria.

Problemi con la documentazione e i pagamenti richiesti

L’imprenditore di Latina ha ottenuto la posizione provvisoria per cinque piazzole sul lungomare di Sabaudia a partire dal 29 maggio 2025. Tuttavia, non ha presentato tutta la documentazione necessaria nei tempi stabiliti dal bando. Oltre a questo, i pagamenti richiesti per completare l’assegnazione sono stati effettuati in modo incompleto e con notevole ritardo. Le mancate consegne e i versamenti solo parziali hanno portato il Comune a entrare in azione, affinché venissero rispettate le regole previste dal regolamento comunale.

Secondo il regolamento, chi si aggiudica un’area ha l’obbligo di presentare la documentazione entro sette giorni dalla comunicazione ufficiale. Chi deve pagare deve farlo nello stesso periodo o secondo le scadenze indicate, in maniera integrale. Nel caso di Sabaudia, il mancato rispetto di questi termini ha rappresentato un elemento chiave per la revoca della concessione. Altri tentativi di mediazione sono stati messi in campo dall’amministrazione, ma non hanno avuto esito positivo.

I tentativi del comune per evitare la decadenza dell’assegnazione

Gli uffici comunali di Sabaudia hanno mostrato una certa flessibilità rispetto alle scadenze iniziali. Dopo il mancato adeguamento agli obblighi entro la prima settimana, l’amministrazione ha concesso un’ulteriore proroga di cinque giorni per mettersi in regola. Questa scelta voleva accompagnare l’imprenditore verso un adempimento completo, evitando disparità tra i partecipanti alla gara e tutelando l’andamento della procedura in corso.

Nonostante questa seconda opportunità, l’imprenditore ha risposto oltre il termine previsto perentorio del 30 giugno 2025 a mezzogiorno e con un pagamento soltanto parziale. Questa mossa ha di fatto chiuso ogni margine per proseguire con l’assegnazione a suo favore. La diffida formale inviata prima della scadenza non ha sortito l’effetto di far completare gli adempimenti richiesti dall’ente pubblico.

Le azioni messe in campo dallo staff comunale si sono concentrate su un equilibrio fra rigore procedurale e apertura al dialogo. Si è scelto di non procedere in modo immediato alla decadenza senza tentare una mediazione, ma la legge ha imposto i suoi limiti e ha spinto l’amministrazione a dichiarare la perdita della concessione.

La posizione del sindaco di sabaudia e le implicazioni per la balneazione

Il sindaco di Sabaudia, Alberto Mosca, ha sottolineato chiaramente la volontà dell’amministrazione di applicare le regole senza deroghe. La decisione di revocare l’assegnazione tiene conto della necessità di garantire pari trattamento a tutti i soggetti che hanno partecipato alla gara. Questo principio mira a evitare favoritismi e mantiene la competizione trasparente e corretta.

Un altro punto segnalato dal sindaco riguarda la sicurezza della balneazione nel lungomare. Senza le strutture previste assegnate agli operatori, la zona rimane priva di controlli e dispositivi utili alla tutela pubblica. La mancata attivazione delle piazzole genera rischi che il Comune deve prevenire con interventi appropriati. Per questo la revoca è anche un atto volto a salvaguardare l’interesse collettivo che va oltre le problematiche di un singolo soggetto.

Mosca ha quindi motivato la decisione con questi due elementi: il rispetto delle norme del bando e l’esigenza di mantenere condizioni di sicurezza sulle rive del mare di Sabaudia.

Il prossimo passo: assegnazione delle piazzole ai successivi operatori della graduatoria

Dopo l’annuncio della decadenza, l’amministrazione comunale di Sabaudia si prepara a scorrere la graduatoria del bando pubblico. Le cinque piazzole ritornano così disponibili per gli altri operatori coinvolti nella selezione. Questo passaggio rappresenta una fase tecnica, ma cruciale, per concludere la procedura di assegnazione e garantire che le aree vengano regolarmente affidate.

La graduatoria tiene conto dell’ordine di merito basato sulle offerte presentate e le condizioni richieste. Al turno degli altri candidati spetta dimostrare di rispettare tempi e obblighi burocratici per mantenere il diritto alle piazzole. Il Comune vigilerà attentamente sul rispetto degli accordi, per evitare situazioni analoghe a quella appena conclusa.

Così la vicenda si inserisce in un quadro più ampio dove la trasparenza e la rispondenza alle regole amministrative assumono un ruolo essenziale per la gestione degli spazi pubblici lungo il mare di Sabaudia, che resta un punto nevralgico per l’attività turistica e commerciale della città delle dune.

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