La decisione della asl roma 4 di spostare le attività della facoltà di scienze infermieristiche da bracciano a civitavecchia ha scatenato reazioni forti da parte delle autorità locali. La scelta, considerata un colpo per il territorio braccianese, ha aperto un dibattito sulle conseguenze che questo trasloco potrà avere sul piano culturale, economico e sanitario nella zona. Il sindaco di bracciano e il consigliere con delega alla sanità hanno espresso il loro disappunto, sottolineando come la manovra sia stata imposta senza un confronto pubblico e senza coinvolgere i rappresentanti locali.
Perché la perdita della facoltà pesa su bracciano
Il trasferimento della facoltà di scienze infermieristiche da bracciano a civitavecchia significa che il territorio perderebbe una risorsa considerata fondamentale. La presenza dell’università aveva creato legami profondi con la comunità, tanto da diventare parte integrante del tessuto culturale locale. La suddetta facoltà non solo offriva un’opportunità formativa per molti giovani, ma aiutava anche a costruire un ambiente stimolante e attivo, capace di attrarre studenti da altri luoghi. Con la chiusura della sede universitaria di via delle coste, questo patrimonio verrebbe cancellato, lasciando un vuoto difficile da colmare.
Impatto economico e culturale
L’impatto non si limita all’aspetto formativo. La presenza della facoltà portava stimoli anche sul fronte economico: dagli studenti derivavano servizi, attività commerciali e occasioni di lavoro. Così l’intera economia locale avrebbe subito un contraccolpo, che rischierebbe di frenare la crescita e lo sviluppo della città. Gli amministratori sottolineano pure come questa scelta rappresenterebbe un distacco culturale, allontanando bracciano dalle realtà universitarie che lo avevano collegato ai grandi centri accademici della zona.
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Effetti sul sistema sanitario e sull’ospedale padre pio
Il trasferimento della facoltà comporta anche conseguenze significative per il sistema sanitario locale. La chiusura della sede universitaria di via delle coste priva l’ospedale padre pio di un punto importante per il ricambio e l’avvicendamento del personale medico e infermieristico. La presenza degli studenti infatti crea una sorta di “fidelizzazione” al territorio, facilitando il turnover interno e la formazione continua. Senza questa base, l’ospedale rischia di perdere una parte rilevante della sua capacità di rinnovamento e di mantenere alti standard nelle cure offerte.
Formazione pratica e concentrazione delle risorse
Il centro universitario rappresenta anche un riferimento logistico per la formazione pratica, fondamentale per garantire competenze aggiornate e specializzate. La sua chiusura farà venir meno un’infrastruttura preziosa per l’intero territorio, al momento ancora non sostituita da alternative valide. A ciò si aggiunge una maggiore concentrazione delle risorse e dell’attenzione su civitavecchia, che romperebbe un equilibrio faticosamente ristabilito tra i territori nell’ambito della asl roma 4. Questo sbilanciamento potrebbe compromettere alcuni servizi offerti nelle comunità minori, a favore di un centro più grande ma distante.
Come è stata presa la decisione: critiche al direttore generale della asl roma 4
Il procedimento adottato dal direttore generale della asl roma 4, dott.ssa marino, viene contestato sul piano del metodo. La decisione di trasferire le attività universitarie è stata comunicata dall’alto, senza preventivi confronti con i sindaci o i rappresentanti dei territori interessati. La scelta non è stata nemmeno discussa nella conferenza dei sindaci sulla sanità, l’organismo istituzionale preposto, che si era rivelato un’occasione persa per aprire un dialogo.
Questa mancanza di trasparenza ha provocato malumore e sfiducia nei rapporti istituzionali. I sindaci, custodi degli interessi locali, si sono sentiti esclusi da una decisione che tocca profondamente le comunità che rappresentano. La modalità adottata inoltre esaspera le tensioni all’interno della asl, rendendo più difficile un confronto costruttivo in futuro. Viene messa in luce anche la differenza con le gestioni passate, quando con i direttori generali precedenti si era riusciti a mantenere un equilibrio tra le esigenze di bracciano e civitavecchia.
Il silenzio politico regionale e le aspettative del territorio
Dal versante politico emerge un silenzio che ha sorpreso gli amministratori locali. In particolare, il capogruppo di forza italia in regione, simone simeoni, è stato richiamato per la sua mancanza di presa di posizione, nonostante il suo partito abbia appoggiato la nomina del nuovo direttore generale. Le lotte per difendere il territorio, come ricordano i sindaci, non dovrebbero seguire le linee di partito. In passato, quando si doveva salvare l’ospedale di bracciano, erano scese in campo azioni legali decise contro amministrazioni regionali di diverso colore politico.
L’assenza di interventi da parte del centrodestra regionale, in questo caso, alimenta un senso di abbandono per le comunità interessate. I rappresentanti locali si aspettavano un coinvolgimento e una maggiore attenzione, soprattutto perché si tratta di temi che toccano la vita di migliaia di cittadini. La partita per mantenere le attività universitarie a bracciano resta aperta e vede anche il confronto con le istituzioni regionali.
Forme di opposizione e prospettive future
Nella nota congiunta, sindaco e consigliere ribadiscono la disponibilità al dialogo per tentare di far tornare indietro questa decisione. Se però non ci saranno aperture, annunciano che la lotta per salvaguardare gli interessi del territorio proseguirà. Le iniziative passate contro tagli o trasferimenti, anche con ricorsi al tar e a tribunali superiori, sono citate come esempio di quanto siano pronti a difendere la comunità.
La battaglia viene intesa come una questione di tutela concreta degli abitanti e delle risorse locali, al di là degli schieramenti politici. L’appello rivolto alle istituzioni è chiaro: si attendono fatti concreti e non solo parole o promesse elettorali. La città di bracciano resta vigile rispetto agli sviluppi di questa vicenda, pronta a intervenire per mantenere la propria identità e le opportunità legate alla formazione universitaria.