Il contesto di abbandono e degrado che ha caratterizzato il cimitero consortile di Arzano arriva a un punto di rottura. Il consorzio tra i Comuni di Casoria, Arzano e Casavatore ha avviato il procedimento per la decadenza della concessione cimiteriale delle Arciconfraternite “Santa Maria del Buon Consiglio” e “Santa Maria della Pietà”. Una decisione che segna un cambiamento significativo nella gestione della struttura, evidenziando la necessità di restituire decoro e sicurezza a un luogo che deve rimanere sacro.
La situazione di degrado e abbandono
Negli ultimi decenni, il cimitero ha subito un deterioramento costante, frutto di una scarsa manutenzione e di provvedimenti inadeguati. Questo abbandono ha portato a una situazione che ora mette in pericolo la sicurezza dei visitatori e degli edifici stessi. A fare il punto sull’argomento è il Presidente del Consiglio, Ing. Luigi Pappadia, che ha evidenziato come le problematiche avvertite nel cimitero non siano frutto di incidenti recenti, ma si accumulino da oltre trent’anni. Durante un incontro consortile, Pappadia ha affermato che seguendo l’analisi effettuata, il consorzio non può più tollerare questo stato di cose e ha avviato una serie di provvedimenti per ripristinare la legalità e la sicurezza.
Le immagini di luoghi di culto in stato di abbandono sono spesso emblematiche di un più ampio problema sociale e amministrativo. Per molti visitatori, il cimitero rappresenta un luogo di riflessione e rispetto per i defunti, e il fatto che questo luogo sia in tale stato di incuria solleva interrogativi sulla capacità di gestione dei servizi pubblici e sull’attenzione verso le esigenze della comunità.
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Provvedimenti decisionali e futuri interventi
A dare seguito a questa nuova direzione è il Direttore ad interim del Consorzio, Sabato Terracciano, in collaborazione con il Consiglio di Amministrazione. Nell’atto ufficiale, Terracciano ha sottolineato che le strutture cimiteriali contenenti circa 2000 loculi non solo versano in uno stato di cattiva manutenzione, ma rappresentano anche un pericolo concreto per la pubblica incolumità. Le immagini della fatiscenza di questi edifici sono di un impatto tale da offuscare il senso di cura che un luogo di questo tipo dovrebbe riflettere.
Il Consorzio ha avviato un processo di accertamento, che prevede l’invio di diffide e la richiesta di interventi di recupero da parte dei concessionari delle Arciconfraternite. Qualora questi non rispondano entro trenta giorni, si procederà alla dichiarazione di decadenza della concessione, come previsto dal Regolamento di Polizia Mortuaria e dal D.P.R. n. 285/1990.
Questa scena di disinteresse da parte di coloro che avrebbero dovuto garantire la manutenzione delle strutture evidenzia la necessità di un intervento diretto da parte del Consorzio. Una volta dichiarata la decadenza, verrà avviata l’acquisizione degli edifici al patrimonio dell’Ente, colore che rappresentano il primo passo verso la rifondazione di un servizio pubblico che possa finalmente rispettare le necessità della cittadinanza.
La comunicazione alla Prefettura e alla Polizia Municipale
Il provvedimento intrapreso dal consorzio non resta isolato, ma si amplia con la trasmissione di comunicazioni ufficiali alla Prefettura di Napoli e al Comando della Polizia Municipale di Arzano. Queste azioni mirano a garantire che tutte le parti coinvolte siano in grado di monitorare gli adempimenti necessari e assicurare il rispetto delle disposizioni decretate. È fondamentale che l’intervento delle autorità competenti sia tempestivo e che vengano prese misure consolidate per il controllo della situazione attuale.
Le risposte delle autorità e le reazioni della comunità locale saranno fondamentali per il futuro del cimitero e per il ripristino della dignità di un luogo che ha sempre dovuto rimanere un simbolo di rispetto e di memoria collettiva.