Arriva la nuova app lepidaid per accedere con spid ai servizi online della pubblica amministrazione

Arriva la nuova app lepidaid per accedere con spid ai servizi online della pubblica amministrazione

LepidaID, la nuova app di Lepida per l’accesso con Spid ai servizi della pubblica amministrazione, offre un’interfaccia semplificata, maggiore sicurezza e supporto tramite Punti Digitale Facile.
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LepidaID ha lanciato una nuova app per l’accesso con Spid ai servizi pubblici, con interfaccia semplificata e maggiore sicurezza, disponibile solo su sistemi operativi aggiornati. - Gaeta.it

Lepida, gestore della nuova app LepidaID, ha avviato il rilascio graduale della sua applicazione per l’accesso con Spid ai servizi digitali della pubblica amministrazione. L’aggiornamento punta a una interfaccia semplificata e a una migliore protezione dei dati personali degli utenti. Questo passaggio avviene su un numero ristretto di sistemi operativi, con l’obiettivo di innalzare la sicurezza contro le minacce informatiche ormai sempre più frequenti.

Innovazioni e funzionalità della nuova versione di lepidaid

La nuova app LepidaID si presenta con un’interfaccia grafica completamente rinnovata. Questa modifica punta a facilitare l’accesso ai servizi digitali, rendendo il login più immediato e privo di complicazioni, soprattutto per chi non ha dimestichezza con il mondo digitale. L’accesso richiede di associare l’account Spid una sola volta, dopodiché si potrà entrare direttamente nella nuova piattaforma, più intuitiva.

L’app punta molto alla sicurezza: tutte le procedure sono state sottoposte a controlli rigorosi e adottano soluzioni avanzate per proteggere i dati sensibili degli utenti. Questa misura serve a ridurre i rischi di furti di identità e accessi non autorizzati, un problema comune nelle applicazioni di autenticazione digitale. Le novità non incidono solo sulla parte front-end con cui l’utente interagisce, ma coinvolgono anche protocolli di sicurezza aggiornati a livello tecnico.

Compatibilità con sistemi operativi e restrizioni tecniche

Il nuovo LepidaID è compatibile soltanto con dispositivi Android dalla versione 9 in poi, iOS a partire dalla versione 13 e Huawei dotati di HarmonyOS 1. Questa scelta limita l’uso della nuova app a terminali con sistemi moderni, in grado di supportare le ultime misure di sicurezza implementate. Chi possiede dispositivi meno recenti o versioni precedenti dei sistemi operativi potrà continuare a utilizzare la vecchia versione dell’app, ma senza il supporto di aggiornamenti o nuovi miglioramenti.

Questa decisione nasce dall’esigenza di contrastare in modo efficace le vulnerabilità legate a sistemi datati, che risultano spesso meno protetti contro gli attacchi informatici. Scegliere di puntare solo su piattaforme aggiornate garantisce all’utenza una maggiore tranquillità nei passaggi di autenticazione e nello scambio di dati con la pubblica amministrazione.

Supporto e punti digitale facile per l’assistenza agli utenti

Per agevolare la transizione, gli utenti che incontrano difficoltà possono rivolgersi ai Punti Digitale Facile, presenti in ogni regione. Si tratta di spazi fisici dove personale preparato offre supporto gratuito per l’utilizzo dell’app e dei servizi digitali pubblici. Qui è possibile ricevere guida pratica per effettuare l’associazione dell’account Spid, gestire la nuova interfaccia e trovare risposte alle domande più comuni.

Questi centri nascono per colmare il divario digitale, soprattutto nelle fasce di popolazione più svantaggiate dal punto di vista tecnologico o meno familiari con il mondo digitale. Il loro ruolo diventa centrale nel facilitare un passaggio più sereno e inclusivo, evitando il rischio di lasciare utenti fuori dai servizi pubblici online per problemi legati alle competenze informatiche.

Le parole dell’assessora elena mazzoni sull’importanza della digitalizzazione sicura

Elena Mazzoni, assessora regionale, ha posto l’accento sulla necessità di un rinnovamento che metta al primo posto la protezione dei dati personali e il facile accesso ai servizi pubblici. La sua dichiarazione testimonia l’impegno della regione nel portare avanti un percorso che non si limita ai miglioramenti tecnici, ma coinvolge soprattutto la tutela degli utenti.

Secondo Mazzoni, investire in strumenti digitali come LepidaID serve a garantire aggiornamenti continui e protezioni più robuste, per difendersi da minacce oggi sempre più diffuse. Pone inoltre attenzione sull’inclusione digitale, in modo che le persone meno pratiche possano seguire questa transizione senza difficoltà. Questo approccio cerca di mantenere al centro le esigenze reali degli utenti, senza dimenticare che dietro ai codici e protocolli ci sono cittadini che devono poter usare questi strumenti con fiducia e sicurezza.

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